martedì 8 maggio 2012

[Week 12] I protagonisti: Francesco Morra | Crabs Pescara

Pescara, 8 Maggio 2012 - Un bel colpaccio quello messo a segno dai Crabs sabato pomeriggio. Riuscire ad avere la meglio su una bella squadra come gli Eagles di coach Pironti non è di certo un compito semplice. I salernitani, forti della leadership nel girone C, hanno affrontato la trasferta abruzzese a ranghi rimaneggiati causa infortuni, ma questo nulla toglie alla grande prestazione dei granchi pescaresi la difesa dei quali è riuscita ad imbrigliare nella seconda parte della gara la offense delle aquile campane e mettere a segno delle ottime giocate in attacco che alla lunga hanno steso gli avversari. Abbiamo scelto di raccogliere le impressioni proprio di uno dei componenti della batteria di ricevitori dei padroni di casa, ascoltiamo quindi dalle parole di Francesco Morra, WR #83 dei Crabs Pescara, come sono andate le cose in questo affascinante big match della dodicesima giornata di regular season e approfittiamone per conoscerlo meglio:

Ciao Francesco e benvenuto. Strepitoso successo contro gli Eagles sabato. Ci racconti come è andata?

E’ stata una partita molto tirata e combattuta. Gli Eagles, anche se non al completo, hanno confermato, qualora ve ne fosse bisogno, che vendono sempre cara la pelle e di saper giocare un ottimo football. Noi, dal canto nostro, dovevamo riscattare, oltre la sconfitta dell’andata, anche qualche prestazione opaca che non è piaciuta né a noi giocatori, ne ai nostri coach.

Cosa ti è piaciuto di più di questi tuoi Crabs e cosa meno?

Abbiamo giocato una partita grintosa, sempre concentrati e non ci siamo fatti abbattere nei momenti delicati della gara; l’aspetto psicologico è stato determinante, riuscire a maturare sotto questo aspetto non potrà farci che bene. Aspetti negativi? Non saprei, non spetta a me dirlo; è compito dei nostri allenatori. Quando si vince può sembrare che tutto sia filato liscio ma sicuramente i coach avranno visto eventuali errori e sapranno come intervenire.

Come giudichi invece la tua prova?

La mia prestazione credo e spero sia stata buona, in linea con quella di tutti i miei compagni. Cerco sempre di fare quello che dicono i coach, peccato che gli avversari di turno non sempre me lo permettono ehehehe. Certamente ho da lavorare per migliorare sotto l’aspetto tecnico, allenarsi costantemente e dare sempre il massimo sono gli unici metodi per diventare più bravi oltre ed anche ascoltare i consigli di chi ha più esperienza non guasta. Non si finisce mai d’imparare.

Grande verità, Francesco….Senti un po', secondo te…c'è stato un vero e proprio momento clou?

Credo che il terzo quarto della gara sia stato quello decisivo. Potevamo andare al riposo con un vantaggio maggiore, peccato che la crew arbitrale non abbia sentito il time out chiamato dal nostro capitano. Rientrare in campo e subire il TD del sorpasso poteva tagliarci le gambe, come già accaduto in passato, invece l’attacco ha saputo reagire con orgoglio: il TD di Baldonero, imbeccato dal nostro QB Iannucci, ha indirizzato la partita a nostro favore, poi la difesa ha stretto benissimo le maglie non concedendo più punti agli avversari.

A questo punto della stagione, puoi tracciare un bilancio di come sia andata complessivamente per te? Cosa vorresti chiedere in più a questo campionato?

A conti fatti la soddisfazione maggiore è quella di aver migliorato il nostro tabellino di marcia nella regular season rispetto allo scorso anno. Chiudere con una sola sconfitta e cinque vittorie ci da più fiducia per il finale di stagione. Ma certo non si possono nascondere le delusioni per partite giocate male dove abbiamo sbagliato l’approccio mentale. Bisogna far tesoro di certi errori per non commetterli più in futuro. Speriamo di aver imparato la lezione. L’unica cosa che posso chiedere a questo campionato, oltre ad andare il più avanti possibile, è di farci diventare sempre più coesi, perché le soddisfazioni personali in questo sport lasciano il tempo che trovano se non ci fosse un gruppo solido su cui fare affidamento.

Come giudichi la prestazione degli Eagles visti in campo sabato?

Ribadisco quanto detto, hanno venduto cara la pelle anche se non a pieno organico. Sono una squadra solida, esperta e disciplinata, con una preparazione atletica di tutto rispetto. Tecnicamente e tatticamente non sono secondi a nessuno e questo rende ancora più merito alla nostra gara.

Qual è secondo te la qualità che i tuoi compagni apprezzano di più in te?

Bisognerebbe chiederlo direttamente a loro, sperando nella loro clemenza. Ma spero apprezzino tutti i miei sforzi nel sopportarli … scherzi a parte spero che l’essere sempre a disposizione della squadra ed essere sempre pronto al dialogo siano qualità apprezzate dal resto del gruppo.

Con quale spirito ti prepari ad un incontro? hai un gesto scaramantico? qualcosa che fai prima di ogni match?

Prima di ogni match mi confronto con gli altri ricevitori, per chiarire eventuali dubbi sulle chiamate di gioco o definire alcune modifiche con i QB. Trovare la giusta concentrazione è fondamentale prima di ogni partita, ognuno la trova a modo suo; personalmente preferisco restare in silenzio e pensare a ciò che devo fare in campo. Gesti scaramantici ne ho ma non li dico per … scaramanzia, anzi, una cosa posso dirvela: calzettone celeste.

Calzettone celeste??…bah…verificheremo!… comunque, tornando seri…Cosa rappresenta il football nella tua vita?... che spazio gli dai?

Il football è entrato da pochi anni nella mia vita ma è già sul podio delle mie priorità. Richiede un investimento di tempo e di serietà notevole per poter scendere in campo nella migliore condizione possibile, ma è uno sport che sa ripagare come nessun altro di tutto questo impegno profuso e di tutti i sacrifici fatti.

Cosa ti piace di più di questo sport? Quali sensazioni ti trasmette far parte del tuo team?

Ho sempre praticato sport di gruppo, far parte di uno spogliatoio per me è una cosa naturale; ma il senso di appartenenza e lo spirito di fratellanza che si respira all’interno di una squadra di football, è certamente amplificato rispetto a qualsiasi altra passata esperienza e non lo si può comprendere fin quando non ne sei parte integrante. Ti fa sentire veramente come una grande famiglia con 50 fratelli, maggiori e minori, pronti a dare tutto e a dar battaglia insieme. Come in tutte le famiglie che si rispettino è ovvio che qualche piccola incomprensione salti fuori , per fortuna ci sono i coach che da bravi genitori sanno sempre come rimetterti in riga. Il bello di questo sport? esiste un ruolo per tutti, nessuno escluso.

Il numero che porti sulla maglia … rappresenta qualcosa in particolare per te?

Volevo un numero dispari e il numero 83 non mi dispiaceva, in più è il numero con cui gioca Wes Welker, flanker de Patriots di New England, giocatore che ammiro molto.

Hai un nickname? …

Professore, per via dei miei studi classici ma anche Duca Conte per i miei modi di fare...

Ahahaha…suppongo che nel secondo caso sia un eufemismo….Comunque…Qual è la squadra più forte che avete incontrato finora?… e quale è la squadra che vorresti incontrare prima o poi?

Escludendo I Red Riders, squadra del Northwestern College dell’ Iowa, con i quali abbiamo avuto l’onore di giocare un’amichevole nel 2010, certamente i Barbari di Roma Nord, affrontati durante il campionato di A2 nel 2010, hanno dimostrato un’organizzazione ed una conoscenza del football decisamente superiore. Per quanto riguarda il campionato Cif 9 i Cardinals di Palermo sono senza ombra di dubbio un esempio da seguire. Con i Bills di Cavallermaggiore, abbiamo disputato un’interessante amichevole a novembre conclusasi con la loro vittoria: sarebbe bello vedere i passi in avanti fatti..

Giochiamo a fare un pronostico…Qual è la squadra favorita per la vittoria finale di questo campionato?

A giudicare dalla classifica e dai risultati delle divisions, direi Cardinals e Bills ma bisognerebbe avere dati più validi per dare un giudizio più ponderato.

Esiste un giocatore al quale ti ispiri?

No, uno in particolare no. Come detto ammiro molto Welker dei New England Patriots, ma mentirei se non dicessi che osservo con attenzione tutti i ricevitori della NFL.

Ci racconti un episodio curioso o particolare che ti è capitato in campo oppure in allenamento?

Ricordo con piacere l’amichevole che giocammo, prima del campionato di A2, a Pesaro contro gli Angels; molti di noi, me compreso ovviamente, erano alla prima esperienza ed avevamo delle facce tese e preoccupate per ciò che avremmo dovuto fare in campo, nonostante le parole di conforto dei giocatori più esperti, i minuti di avvicinamento a quella partita furono fra i più emozionanti della mia vita. Quelle facce non le dimenticherò tanto facilmente.

Qual è la cosa più bella che ti ha insegnato il football fino ad adesso?

Impari a convivere con tante persone e con altrettanti caratteri, più o meno diversi dal tuo, quindi devi anche adeguarti a loro esattamente come loro si adeguano a te. C’è sempre un costante e quotidiano confronto con pensieri altrui che aumenta anche il tuo bagaglio personale.

Spazio ad un tuo pensiero finale per chiudere...

Prima di tutto mi sembra doveroso salutare la dirigenza e il coaching staff dei Pescara Crabs, è merito (o colpa?) loro se io e i miei compagni possiamo mettere casco e spalliera e praticare questo fantastico sport, invece di poterlo vedere solo in TV: grazie per la possibilità e per aver creduto in noi. Poi un abbraccio a tutto il resto della famiglia Crabs: i compagni di squadra, collaboratori ed alla neo-nata, ma già grintosa, squadra femminile delle Lobsters, nonché tutta la tifoseria che è sempre pronta a sostenerci e a perdere la voce per noi. L’ultimo pensiero mi sembra doveroso dedicarlo a mia moglie Silvia e a nostra figlia Diana, è lei che da 8 mesi mi riserva gli allenamenti più duri. Grazie e buon football a tutti.

Grazie a te, Francesco e alla prossima.

US Cif9.com

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