lunedì 7 maggio 2012

[Week 12] I protagonisti: Pietro Somma | Eagles Salerno

Salerno, 7 Maggio 2012 - Con tutte le attenuanti del caso, gli Eagles incappano sabato pomeriggio nella loro prima ed inaspettata sconfitta stagionale. Lo fanno in quel di Pescara, al cospetto di una compagine, quella dei Crabs, che ha indubbiamente avuto il merito di credere fortissimamente in questo successo e di inseguirlo con tenacia e giocate efficaci. Dall'altra parte le aquile campane del sud, arrivate in terra abruzzese in formazione rimaneggiata causa numerosi infortuni e privi del loro faro, della loro guida, il coach Mario Pironti, hanno comunque reagito lottando strenuamente e si sono realmente arresi alla superiorità dei blues pescaresi solo nell'ultima parte del match. L'unica certezza che conforta entrambe le squadre è il passaggio ai playoff, che le vedrà senza dubbio protagoniste del palcoscenico meridionale. Per farci raccontare come sono andate le cose abbiamo scelto di fare due chiacchiere con Pietro Somma, capitano, socio fondatore e Center, #77, degli Eagles Salerno:


Ciao Pietro e benvenuto. Un po' dura e amara da digerire, mi rendo conto, questa prima sconfitta stagionale a Pescara. Che partita è stata?

E’ stata una partita molto particolare per noi, con tantissime assenze tra cui quella delle Head Coach Pironti. Tecnicamente, come sempre, si poteva e doveva fare meglio. Gli avversari hanno fatto meno errori e per quanto visto sul campo hanno giustamente portato a casa la vittoria. Sono però convinto che questa esperienza possa rivelarsi un ulteriore e decisivo passo verso una maturazione definitiva di tutto il gruppo.

Cosa mettiamo evidenza di positivo allora?…e cosa "castighiamo" dietro la lavagna?


L’aspetto positivo che mi ha più colpito è stata la tranquillità con la quale sono stati affrontati momenti chiave della partita. Penso al Qb Rossetti che per tutta la gara ha dovuto scegliere in prima persona gli schemi più adatti prima di farli eseguire al proprio attacco. Il punto debole? Le tante assenze che hanno inevitabilmente condizionato la gara.

Come giudichi invece la tua prova di sabato pomeriggio?

La mia prestazione, evidentemente, non è stata sufficiente dato che non siamo riusciti a sviluppare in modo fluido il nostro consueto gioco d’attacco, in particolar modo sui lanci. In questi casi la linea d’attacco ha gran parte delle colpe così come ha gran parte dei meriti quando l’attacco funziona al meglio. Grazie all’aiuto dello staff tecnico cerco di migliorare sia dal punto strettamente tecnico che dal punto di vista tattico, ossia nella lettura dei fronti difensivi che, azione dopo azione, dobbiamo fronteggiare. Essendo fisicamente più piccolo di tutti gli avversari che incontro non ho altra scelta che puntare tutto sulla velocità sia di lettura che di azione.

Raccontaci un momento-chiave della partita...


Abbiamo profuso il nostro massimo sforzo nella terza frazione di gioco. L’aver preso un td immediatamente dopo essere passati in vantaggio (14-15), dopo tanti sforzi ci ha tagliato le gambe. Penso sia stato proprio quello il momento in cui la partita ha preso il suo corso.


A questo punto della stagione, puoi tracciare un bilancio di come sia andata 
complessivamente per te? Cosa vorresti chiedere in più a questo Campionato?


Complessivamente la fase a gironi è andata bene. Siamo arrivati primi in modo agevole mettendo in luce un attacco equilibrato ed una difesa dura e molto ben organizzata. I veri “esami” però arriveranno solo ai playoff. Il mio campionato è stato in linea con quello della squadra. Tante cose buone e tante cose da rivedere, avendo ben chiaro che nelle partite “punto a punto” saranno i piccoli dettagli a fare la differenza. L’unica cosa che vorrei chiedere, se potessi, è la salute fisica per me ed i miei compagni. Vorrei vederli tutti in campo a lottare, sarebbero sicuramente felici, al di la del risultato. Meno felici sarebbero gli avversari però...

Eh beh, questo è vero…. A proposito di avversari, come hai visto i ragazzi di coach Patroncino in campo? 


I Crabs si sono dimostrati una squadra molto compatta e vogliosa di vendicare il pesante passivo dell’andata. Hanno sfruttato al meglio tutte le nostre disattenzioni offensive e difensive e sono riusciti a portare a casa il risultato. Non capita tutti i giorni di batterci, hanno compiuto una piccola impresa come hanno dimostrato con i continui festeggiamenti dopo il fischio finale.

Qual'è secondo te la qualità che i tuoi compagni apprezzano di più in te?


Sarebbe sicuramente più facile rispondere ad una domanda sui difetti. Credo e spero l’essere me stesso sempre, nel bene e nel male. Non sempre si riesce ad agire nel modo migliore, soprattutto nella gestione dei momenti più delicati sia fuori che dentro al campo. Cerco di parlare sempre chiaramente, credo sia il modo più semplice e di farsi capire dalle persone oltre che la massima forma di rispetto dovuta alle persone care.

Con quale spirito ti prepari ad un incontro?…hai un gesto scaramantico? Qualcosa che fai sempre prima di ogni match?

Per fortuna lo spirito è ancora lo stesso della prima volta. La mancanza assoluta di appetito, la gambe molli, i sogni (quando si dorme) della notte prima della partita. E’ un mix di emozioni che va via dopo il primo contatto in campo; in quel momento inizia un’altra storia. Sicuramente qualche gesto di tiro c’è…ma non è ancora il momento di svelarlo.
 


Cosa rappresenta il Football nella tua vita?….che spazio gli dai?

E’ sicuramente un pezzo importante ed ormai consolidato della mia vita. Mi ha aiutato ma superare momenti più e meno difficili e mi ha insegnato ad essere lucido anche quando la rabbia prende il sopravvento sulla ragione. Ho ricevuto sicuramente più di quello che ho dato. Probabilmente non lo spazio che merita, ma tra impegni lavorativi e familiari non è per niente facile dedicare il tempo necessario a coltivare la propria passione.


Parole sante, credimi…è una cosa comune a moltissimi questa…Cosa ti piace quindi di più di questo sport? Quali sensazioni ti trasmette far parte del tuo team?

Il mix tra strategia e forza è qualcosa di difficilmente spiegabile a chi non lo vive. In ogni azione è necessario avere estrema freddezza ed allo stesso tempo massima aggressività. Quando si crea questo equilibrio è davvero il massimo. Lo spirito di squadra è sicuramente una delle componenti più affascinanti di questo sport. Tutti insieme si lotta per un obbiettivo che non è semplicemente la conquista della palla ovale, ma la conquista del rispetto e della stima dei compagni ed anche degli avversari.



Il numero che porti sulla maglia…rappresenta qualcosa in particolare per te?


Giocando in linea avevo necessità di scegliere un numero tra il 50 ed il 79. Volevo un numero doppio ed ho scelto il 77 con il quale ho giocato tutti i campionati.

Hai un soprannome?…

No, ma dopo questa domanda sono sicuro che i miei compagni non si lasceranno sfuggire l’occasione per mettermene uno…
 

Qual è la squadra più forte che avete incontrato finora?..e quale è la squadra che vorresti incontrare prima o poi?


Sicuramente gli Sharks Palermo affrontati nei playoff di due anni fa. Squadra completa in tutti i reparti, con giovani estremamente preparati sia fisicamente che tatticamente. Semplicemente un esempio da seguire. Al momento se dovessi scegliere di affrontare una squadra sceglierei i Cardinals Palermo con i quali abbiamo qualche conto in sospeso, sportivamente parlando ovviamente.

E si, noi ci ricordiamo bene la grande partita dell'anno scorso a Salerno…Dunque…Qual è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato?


Per il sud direi Cardinals Palermo e Patriots Bari. Per il nord non mi esprimo, non ho elementi validi per dare un giudizio sensato.

Esiste un giocatore al quale ti ispiri?


Onestamente non seguo molto la NFL. Potrei dirti Matt Birk centro dei Revens con il numero 77...

Ci racconti un episodio curioso o particolare che ti è capitato in campo oppure in allenamento?

L’episodio in campo risale a qualche anno fa. Giocavo guardia ed il QB dell’epoca, non si sa per quale motivo, venne a prendere lo snap in mezzo alle mie gambe. Sono stati secondi di panico. C’è però da dire che l’azione parti regolarmente e ci fu anche un notevole guadagno. In allenamento ricordo con piacere quando, qualche anno fa, per raggiungere un campo incustodito per svolgere l’allenamento del sabato pomeriggio, abbiamo dovuto attraversare un recinto dove di notte sono raggruppate le pecore. Lascio immaginare cosa sia successo quando alcuni dei nostri sono scivolati e caduti con la faccia a terra.
 

Ahahhah….questo sta diventando, a ragion veduta, il momento più spassoso delle interviste…riuscirò a mettere in piedi una casistica?…chi lo sa…Senti un po', tornando a noi….Qual'è la cosa più bella che ti ha insegnato il football fino ad adesso?

Sarà banale ma…essendo uno sport di squadra ti aiuta tanto nella gestione dei rapporti personali con gli altri. Ti fa capire che ci sono altre persone che si battono per la stessa causa che sta a cuore a te e questo ti gratifica tanto.

Lascio a te un'ultima, libera battuta finale..


Vorrei salutare prima di tutto il mio Coach, colui che ha sempre avuto tanta fiducia in me e che mi ha trasmesso, con il suo esempio, una piccola parte della passione viscerale che prova per questo sport. Un saluto speciale a tutti i miei compagni che staranno per prendermi in giro dopo questa intervista…Un pensiero finale a coloro che con tanto sacrificio e passione cercano di onorare e diffondere, a vari livelli, questo stupendo sport. Tutto ciò nonostante i problemi di natura logistica che uno sport minore come il nostro è condannato ad avere.

E noi non possiamo che essere solidali con questo tuo pensiero finale, Pietro….grazie di tutto e complimenti ancora. Alla prossima ed un saluto a tutti gli Eagles.

US Cif9.com

2 commenti:

  1. Capitano... il tuo soprannome è Fareniello! Eagle #29

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  2. Aggiungo una ulteriore conferma....FARENIELLO!!!!! Eagle #7 Grande Capitano!

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