lunedì 7 maggio 2012

[Week 12] I protagonisti: Emanuele Bergamo | Hammers Lario

Como, 7 Maggio 2012 - Ancora un finale non avaro di emozioni per gli Hammers quest'anno. I nero-verdi lariani nella stagione in corso hanno proprio deciso di vivere ogni partita con grande intensità (guai se non fosse così) aggiungendo gratuitamente però, ad ogni prestazione finora sciorinata, buone dosi di ansia, nervosismo, confusione che alla lunga hanno finito per rivelarsi deleterie soprattutto per la continuità dei comaschi. Peccato per i ragazzi di Max Castiglioni, perché le buone individualità non mancano, adesso però è tempo di tirar fuori il giusto carattere e la giusta mentalità. Scambiamo due chiacchiere con una bandiera degli Hammers Lario, Emanuele Bergamo, Tight End # 47, per capire come siano andate le cose ad Alessandria nella sconfitta per 22 a 16 contro i Centurions e per conoscerlo meglio dal punto di vista sportivo e personale:

Ciao Emanuele e benvenuto. Un vostro calo di concentrazione non indifferente ha spianato la strada ai Cents per il come-back nella seconda parte del match. Che partita è stata?

E' stata una partita dai due volti. Dopo il TD subito a freddo al primo drive, ci siamo registrati in difesa e l'attacco è riuscito a marciare con continuità. Il gioco di corsa ha funzionato e la difesa Alessandrina è parsa un po' in affanno nel contenerci. Due TD con successive trasformazioni da 2 sono la prova. Questo per due quarti e mezzo di gioco. Quando inevitabilmente Alessandria ha registrato la propria difesa e si sono infortunate alcune nostre pedine fondamentali del backfield, non siamo più riusciti a reagire, le idee si sono un po' confuse e abbiamo creato poco e niente in attacco e subito in difesa. Come sia andato metà del terzo e l'ultimo quarto purtroppo lo racconta il punteggio finale.

Cosa ha funzionato di più, allora?….e cosa meno?...

Il punto di forza della squadra al momento sono dei giovani ragazzi che diventeranno sicuramente dei giocatori di livello guidati da individualità di esperienza, sia in attacco che in difesa. Il pacchetto RB  quando esegue con precisione e supportato con intensità dai bloccatori può mettere in difficoltà chiunque e lo ha dimostrato domenica per oltre due quarti Il punto debole, domenica come altre volte, è stata la scarsa lucidità e cattiveria agonistica. Penso che questa squadra debba assolutamente imparare a credere nei propri mezzi, ad essere spietata nei momenti importanti aumentando l'intensità. Senza cedere allo sconforto e alla paura di essere rimontati e di perdere. E' il salto di qualità che in tutti gli sport segna la differenza tra il mediocre e il vincente.

Come giudichi invece la tua prova?…

Giudico la mia prestazione come quella della squadra. Altalenante durante il match. All'inizio abbastanza ordinata ed in controllo. Verso la fine opaca per quello che avrei voluto e potuto dare al mio team. Ogni partita che passa vedo un miglioramento nel mio gioco, nell'intensità e nella comprensione dei momenti chiave. Ma non basta ancora. Le partite da mettersi alle spalle devono essere quante più possibile , con avversari diversi e magari più forti . Bisogna giocare tanto, fare gli special teams, cercare il confronto con se stessi. La parte atletica poi è quella che cerco di migliorare costantemente lavorando duro sul campo ed in palestra. Io amo il mio ruolo, e sono cosciente che necessita di essere onorato come si deve.

Raccontaci un momento-chiave della partita…

Il momento chiave secondo me coincide con l'halftime. Quando abbiamo constatato che alcune pedine dell'attacco non sarebbero rientrate. Era tangibile la preoccupazione che poi si è palesata nel secondo tempo impreciso, preoccupato e sterile in fase offensiva. La difesa per parte sua ha provato ad arginare gli avversari, ma in sideline la sfiducia era palpabile.

A questo punto della stagione, puoi tracciare un bilancio di come sia andata complessivamente per te? ...Cosa vorresti chiedere in più a questo Campionato?

I bilanci li faremo a campionato finito. Non ho fatto i conti, non so se possiamo ancora entrare nei Wildcard games, ma lo spero tanto. Abbiamo un'altra partita sabato sera che dobbiamo vincere a tutti i costi. Quindi per il momento chiedo, come dice il mitico Walter Talone, di non poggiare il casco sul comodino e guardare gli altri che giocano ancora. Anche noi vogliamo giocare ancora. Nient'altro.

Come giudichi invece la prestazione dei nero-oro alessandrini?

I Centurions sono una squadra fisica, come noi con tanti innesti di rookies e forse qualche giocatore di esperienza in più di noi. Hanno dimostrato nervi saldi nel momento in cui le cose non giravano, ed altrettanti nervi saldi nel gestire la rimonta. Complimenti a loro. Alessandria si è anche dimostrata una squadra correttissima che gioca un football duro ma pulito. E' stato un piacere incontrarli e spero che recapiti per una rivincita...


Qual è secondo te la qualità che i tuoi compagni apprezzano di più in te?

Beh…dovresti chiederlo a loro. Io spero apprezzino il mio impegno nel perseguire gli obiettivi della squadra e della società, cercando di essere il primo a non saltare allenamenti, a cercare di migliorare il fisico in palestra e sul campo. Il primo a non mollare. Perchè a parlare sono davvero bravi tutti, ma la stima dei compagni e dei coach va guadagnata sul campo. Stima dell'ultimo rookie arrivato da poco e del giocatore veterano.  

Con quale spirito ti prepari ad un incontro?…hai un gesto scaramantico? Qualcosa che fai sempre prima di ogni match?

Non ho un rito scaramantico preciso. Mi piace che venga ad assistere alla partita mia moglie, recarmi al campo con il mio amico QB #12 Daniele Pasini e che il #28 Simone Mandelli abbia gli occhiali della vittoria! Se queste tre cose combaciano, probabilmente sarà una buona giornata di football...

Cosa rappresenta questo sport nella tua vita?….che spazio gli dai? Quali sensazioni ti trasmette far parte del tuo team?

In questo momento specifico della mia vita, se mi fai una radiografia alla testa, scoprirai che dentro c'è una palla da football, un piccolo disco di ghisa, una maglia verde #47 e la foto della mia famiglia. Ti basta come risposta?

Certamente…a proposito del 47...Il numero che porti sulla maglia…rappresenta qualcosa in particolare per te?

Fu scelto quasi a caso al mio arrivo agli Hammers, nulla in particolare se escludi che ormai è tatuato sul petto più che stampato sulla maglia.

Hai un nickname?...

Si, al campo sono solo "Spirit". Non c'è un altro nome quando sto con la mia squadra. E' nato quasi per caso dal nickname che utilizzo da sempre in internet,  "spiritcrusher" un grande pezzo dei Death. L'abbreviazione ha dato vita a questo nick che adesso mi è molto caro.

Grandioso il compianto Shuldiner!…e grandiosi i suoi Death…The Sound of Perseverance non è il mio album preferito di Chuck & soci, ma di certo è uno dei migliori!..e Spiritcrusher è un gran pezzo! Complimenti per gli ascolti...Comunque, tornando al football…Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e quale è la squadra che vorresti incontrare prima o poi?

I più forti incontrati finora sono sicuramente i Blue Storms di Gorla. Per il secondo anno la sfida con loro è stata la più dura. Si vede che conoscono il football, hanno esperienza forza fisica e organizzazione. Aspettavo con ansia quest'anno la sfida con loro proprio perchè era un esame di maturità per noi. E purtroppo non è andata come mi sarebbe piaciuto. Ma gli esami si possono ripetere, e quindi a loro faccio i complimenti e spero di poterli incontrare ancora quanto prima. La squadra che vorrei incontrare sono i Bills Cavallermaggiore del Coach Bassi, grande coach, atleta e preparatore atletico…perché vorrei vederli in azione e misurare il mio livello con chi sta facendo finora un campionato strepitoso.

Secondo te…chi è la favorita per la vittoria finale del Campionato?

Il vostro ranking...parla abbastanza chiaro. Salvo sorprese eclatanti..

Beh…allora son tante le possibili risposte!…ad ogni modo...Esiste un giocatore al quale ti ispiri?

Beh come tifoso dei World Champions New York Giants, dico Mark Bavaro, eccezionale Tight End del passato. Ma mi vergogno solo a nominarlo mentre parlo di me stesso..

Ci racconti un episodio curioso o particolare che ti è capitato in campo oppure in allenamento?

Nella prima partita della mia vita, giocavo in difesa e dopo il kick-off return non sono uscito dal campo e sono andato in huddle con l'attacco, in nove mi urlavano di andarmene e non capivo cosa avessero tutti da urlare a quel modo. Sul filo del delay of game il QB mi ha spintonato via verso la sideline..diciamo che lo stato confusionale era abbastanza elevato...

Questo aneddoto è meraviglioso!…Dai, torniamo seri...Qual'è la cosa più bella che ti ha insegnato il football fino ad adesso?

Vivere da atleti, prepararsi al massimo sempre, indipendentemente dai risultati. Solo per il gusto di provare a conseguire la vittoria o una grande prestazione, ed accontentarsi di quello come ricompensa. Davvero in questa roba si ritrova se stessi..

Nice answer, man!…dai, adesso una dedica finale per chiudere in bellezza..

Il saluto e la dedica va a tutti i miei compagni di squadra, gli Hammers.  Ragazzi incredibili di una allegria e voglia di stare bene che ti rende davvero lo sport una gioia. Auguro a tutti di conoscere gente così. Ed anche tutto il coaching staff degli Hammers che sta credendo e spero crederà anche in futuro a questo programma di Football. Ci vogliono tempo e fatica per costruire una società e una squadra vincenti. Ma soprattutto visione sul futuro e un pizzico di follia. Ad Hammers questo c'è grazie al Presidente Head coach Max Castiglioni (un po' triste per ieri ma andrà meglio vedrai). Menzione da Offensive player per coach Ale "slow shower"  Penati e coach Mimmo "pranoterapeuta" Razzano.

Grazie mille, Emanuele. E' stato davvero un piacere. Alla prossima..e un saluto a tutti gli Hammers.

US Cif9.com

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