mercoledì 16 maggio 2012

[Week 13] I protagonisti: Marcello Milioti | Caribdes Messina

Messina, 16 Maggio 2012 – I Caribdes hanno da poco festeggiato il loro accesso ai playoff, prima volta nella loro storia. La squadra si è formata da appena due anni, ma regala già enormi soddisfazioni a chi, come i coach, atleti, staff e tutti coloro che si impegnano sia in campo che non, ha dato l’anima e forse anche di più per rincorrere questo sogno. Il loro primo anno è stato facile. Nessuno si aspettava grandi cose da loro, nemmeno i Caribdes stessi. Il secondo anno diventa pesante perché è quello della conferma e si presuppone un miglioramento. Così è stato infatti, perché con la vittoria casalinga a spese dei Sauk Wolves di Cosenza, i giallorossi messinesi migliorano il proprio score in regular season con 3 partite vinte e 3 perse (lo scorso anno 2W-4L). Una squadra che lavora bene, soprattutto in attacco. Siamo andati a trovare Marcello Milioti, #20 RB dei Caribdes Messina, che ha sempre messo la sua firma su tutte le partite in cui ha giocato e in cui, ad eccezione dell'esordio contro i Cardinals, la sua squadra ha fatto segnare punti:

Ciao Marcello e benvenuto. La partita di sabato contro i Sauk Wolves ha sancito di fatto la vostra qualificazione ai Playoff, ci racconti come è andata la partita?

La partita l’avevamo preparata bene ed è andata bene, il risultato lo conferma. Hanno giocato tutti come avevamo deciso quasi due settimane prima, quando abbiamo cominciato a prepararla. Nel finale qualche momento di incomprensione tra arbitri e giocatori dovuti alla tensione anche perché le scelte arbitrali sono spesso discutibili, ma in campo non si discutono.

Se dovessi sostituirti al Coach…e dovessi dare una valutazione su cosa è andato bene e cosa invece no, nel complesso qual è stato il punto di forza e poi di debolezza del vostro collettivo?

Abbiamo sicuramente migliorato ulteriormente il gioco di corse, che era già buono, progressi fatti grazie anche all’allenamento svolto con il QB, i RB e tutta la linea d’attacco. Cominciamo, inoltre, ad avere un discreto gioco di passaggi. Il punto debole probabilmente sono i backs della difesa che mancano fisicamente, ma anche in Offense si può ancora migliorare moltissimo.

Per quanto riguarda te? Come giudichi la tua prestazione?

Si può fare sempre di più, penso però che dovrebbe giudicarmi qualche altro. Sicuramente siamo migliorati sui blocchi e sulla lettura di gioco, io e i RB ci alleniamo bene, tutti insieme riusciamo a giocare bene in squadra. Ci copriamo molto bene a vicenda con dei blocchi quando serve, non sono livelli altissimi certo, quindi c’è margine per migliorare ancora.

Raccontaci quale è stato secondo te un momento-chiave della partita...

I primi minuti, dopo la prima segnatura del mio compagno Failla, c’è stato un fumble coperto da Coccia e sul possesso appena guadagnato abbiamo segnato ancora portando dopo i primi due minuti il punteggio sul 12-0, fino a lì la difesa non era nemmeno entrata in campo.

A questo punto della stagione, puoi tracciare un bilancio di come sia andata complessivamente per te? Cosa vorresti chiedere in più a questo Campionato? Ricordiamoci che avete anche i Playoff adesso da giocare…

Il Campionato è andato meglio dello scorso anno. Abbiamo avuto più spazio con lo scioglimento degli Highlanders di Catanzaro (che erano in pochi e quei pochi rimasti si sono trasferiti) e la presenza della neo arrivata formazione dei Sauk Wolves di Cosenza. Hanno trovato tutti molto più spazio, io su tutti. Sicuramente puntiamo a fare una bella prestazione contro la squadra che andremo ad affrontare nei Playoff (Crabs Pescara o Condor Grosseto), ci stiamo concentrando su quello negli allenamenti.

Come giudichi la prestazione di sabato dei rosso-blù calabresi?

La loro squadra è molto giovane, un po’ come noi lo scorso anno. Sicuramente tanti giovani che hanno tanta voglia di imparare questo sport, hanno del merito perché giocano sempre fino alla fine nonostante il risultato non gli sorrida. Da parte nostra giochiamo al meglio per onorarli e al tempo stesso diamo spazio anche ai nostri rookie che trovano meno spazio di solito in partite più complicate.

Qual è secondo te la qualità che i tuoi compagni apprezzano di più in te?

Questi dovresti chiederlo a loro, se proprio devo dire qualcosa diciamo che non sono un tipo che si arrende facilmente.

Con quale spirito ti prepari ad un incontro? Hai un gesto scaramantico? Qualcosa che fai sempre prima di ogni match?

No, non ho un rito scaramantico. Mi preparo come sempre allenandomi e concentrandomi al massimo per tutte le partite, giocandole come fossero tante finali.

Cosa rappresenta il Football nella tua vita? Quanto spazio gli dai?

E’ un sport bellissimo che mi ha appassionato sin dall’inizio e forse mi sono appassionato pure troppo. Gli dedico troppo tempo nella mia vita, a parte gli allenamenti in campo (3 a settimana) e quelli in palestra (due volte la settimana)...spesso mi ritrovo ad uscire con i miei compagni di squadra e il più delle volte ci ritroviamo a parlare di schemi o altro inerente al football.

Cosa ti piace di più di questo sport? Quali sensazioni ti trasmette far parte del tuo team?

E’ lo sport di squadra per eccellenza, possono giocare tutti, anche i magri…non devono essere per forza tutti grandi e grossi come si può pensare. La mia squadra non la cambierei con nulla al mondo, mi trovo molto bene, oltre al fatto che il gioco è bellissimo. L’ambiente che si crea (solo in questo sport) con i compagni e tutti gli altri è fantastico.

Il numero che porti sulla maglia rappresenta qualcosa in particolare per te?

No, era uno dei pochi rimasti liberi e che potesse rispettare il mio ruolo e me lo sono preso prima di qualche altro, ormai mi ci sono affezionato al mio numero 20...

Hai un nickname?

Mi chiamano Falco, non ricordo bene come è uscito però diciamo che mi rispecchia, magari non proprio per la vista dato che mi manca qualche grado, ma probabilmente per la mia velocità in campo.

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora? E perché? E quale è la squadra che vorresti incontrare prima o poi?

La squadra più forte che abbiamo incontrato finora sono i Cardinals Palermo, ottima difesa che ci ha sempre dato non pochi problemi. Persino chiudere un down con loro diventa impresa ardua. Poi…vorrei sfidare i Centurions di Alessandria, per incontrare Domenico Chindamo, nostro ex compagno che è lì in prestito, ma mi piacerebbe giocare anche contro i Bills Cavallermaggiore, per vedere se sono effettivamente forti quanto i Cardinals, questi ultimi dominano nella zona Sud come i Bills sembrano dominare nella zona Nord.

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato?

A parte Bills e Cardinals che ho già nominato ci sono anche Skorpions Varese e Neptunes Bologna che sono tra le prime 4 nel ranking ed hanno assolutamente tutte le carte in regola per vincere questo campionato.

Esiste un giocatore al quale ti ispiri?

No, non c’è nessuno in particolare, mi piace guardare i match dell’NFL ma un giocatore in particolare non c’è, forse Ray Rice, RB dei Ravens.

Ci racconti un episodio curioso o particolare che ti è capitato in campo oppure in allenamento?

In ogni allenamento succede qualche episodio divertente che fa ridere tutti. La prima cosa che mi viene mente è il ritorno dopo ogni partita giocata in trasferta, a prescindere da dove siam stati (quest'anno Palermo, Catania, Cosenza)…un nostro compagno si mette al microfono e per tutto il tempo improvvisa uno spettacolo di cabaret…(v. Andrea Cafarella #77…) Oppure…riprendendo il discorso che ci vediamo spesso fuori…abbiamo inventato uno schema una volta con cui abbiamo segnato e che poi abbiamo ribattezzato "Casa Pia", il nome della Piazza di Messina da dove è saltato fuori mentre giochicchiavamo lì…

Qual'è la cosa più bella che ti ha insegnato il football fino ad adesso?

Sicuramente che il gioco di squadra è la prima cosa fondamentale in questo sport, anche per prendere una yard ci vuole un compagno che ti aiuta. Mi ha insegnato inoltre ad andare sempre avanti, anche se sei sotto nel punteggio, a provarci sempre perché tutto può succedere nel Football.

Prima di salutarci ti lasciamo uno spazio libero, puoi salutare qualcuno fare una dedica, vedi tu insomma…

Allora, saluto tutto il coaching staff e ringrazio il mio QB, la mia linea, il mio full back, vorrei nominarli e ringraziarli tutti uno per uno, poiché senza di loro non avrei fatto tutti questi TD (11 al momento) e non avrei nemmeno corso tutte queste yards… Non ultima, vorrei ringraziare la società perché a questi livelli non è tanto un rapporto di lavoro che ci lega, ma è un rapporto bello, un rapporto che si può trovare solo dentro ad una famiglia.

Grazie Marcello e buona fortuna a te e tutti i Caribdes per il proseguimento di stagione.

Simone Milioti | U.S. Caribdes

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