giovedì 31 marzo 2011

Match Preview: Aquile-Neptunes



Quella che si terrà domenica prossima al motovelodromo “Fausto Coppi” di Ferrara, sarà una sfida tutta da vedere che si preannuncia decisamente interessante ed avvincente. Appaiati al comando del raggruppamento “nord D”, Aquile Ferrara e Neptunes Bologna entrambe imbattute, si apprestano a dar vita ad un derby incandescente dove conterà solamente la vittoria per stabilire il valore effettivo delle due compagini, la matematica sicurezza di un posto nei playoffs ed ipotecare il successo nel girone. Difficilissimo fare un pronostico, i bolognesi hanno mostrato di possedere un ottimo organico, basato su un roster molto ampio con giocatori fisici e d’esperienza, un gioco offensivo concreto e bilanciato basato sulle corse di uomini chiave come i bravi runners Leprotti e Omar e un gioco aereo gioco aereo pungente con il quarteback Valdisserri ed i receivers Maranesi e Michaeler. Anche la difesa si è mostrata solida e compatta nella quale spiccano i placcatori Lo Biondo e Sarti.
Le Aquile arrivano al big match in buona forma, dopo aver sfruttato i due turni di riposo offerti dal calendario del campionato, il coaching staff ha potuto lavorare sulla condizione fisica e tecnica della squadra riuscendo inoltre a recuperare qualche giocatore acciaccato. Inoltre gli estensi potranno presentarsi sul campo da gioco a ranghi completi avendo definitivamente risolto i problemi di tesseramento che riguardavano tutti gli atleti acquisiti ad inizio stagione, tra questi spiccano i nomi dei difensori Andrea Pasquali e Domenico Amore mentre in attacco si attende il debutto del quarterback Alberto Romagnoli ed i runner Marco Papa e Dario Mingozzi che daranno un sicuro contributo al reparto. “Abbiamo studiato i Neptunes molto attentamente e sono un avversario decisamente temibile, sarà quindi importante mantenere alta la concentrazione e l’intensità ma non ci inventeremo nulla di particolare e giocheremo il nostro football come al solito” dichiara l’head coach Matteo Mantovani che, pur sottolineando le difficoltà e le insidie dell’incontro, appare comunque sereno ed ottimista. Al campo, come sempre, spetterà la sentenza, per tifosi ed appassionati l’appuntamento è fissato per le ore 15:00.

Ufficio Stampa Aquile | Ferrara




È un derby di vecchia data, ma soprattutto è lo scontro al vertice. Aquile Ferrara e Neptunes Bologna s’affronteranno domenica al motovelodromo “Fausto Coppi” (kickoff alle 15) per la supremazia nella Division D della North Conference del campionato italiano di football a 9 e per fare un deciso passo in avanti verso i playoff. Si gioca anche per conservare l’imbattibilità, considerando che entrambe le squadre arrivano all’appuntamento con tre vittorie in altrettante gare. Partita cardine, dunque, che molto dirà sulle ambizioni future dei due team. Non solo un derby, ma anche un confronto fra due società che hanno fatto la storia del football in Emilia Romagna. Con tanti ex, soprattutto in casa Neptunes: su tutti l’head coach gialloblù Bob Ladson, il coordinatore d’attacco Graziano Petix e l’allenatore dei linebackers Stefano Ferrari, che delle Aquile è stato giocatore e presidente. Un motivo in più, per i ‘Tunes, per cercare una vittoria di prestigio. «Giocare contro le Aquile per me è sempre un’emozione – dice coach Petix – sono state una parte importante della mia carriera. Affrontarli è sempre duro, perché tradizionalmente giocano un football molto fisico: cercare di batterli sarà per tutti i Neptunes un fortissimo stimolo». «Sarà una vera partita di football – spiega coach Ferrari - loro sono completi in ogni reparto, dagli allenatori ai giocatori, ma anche noi abbiamo completezza. Sarà un confronto che dovrà sfruttare i punti deboli degli avversari. Prevedo una partita che sarà giocata fino all’ultimo secondo e dovrà essere disputata con intensità. Conterà molto anche la strategia, e fisicamente stiamo bene perché veniamo da due settimane di riposo e possiamo fare affidamento su degli ottimi buoni back up. Attenzione però alle Aquile, perché non mollano mai e cercheranno di stancarci. Si deciderà all’ultimo, e vincerà chi avrà più forza di volontà». Aquile al gran completo, mentre c’è qualche problema d’infermeria per i Neptunes, che non potranno contare sul runningback Leprotti, sul linebacker Bressan e sono in forte dubbio i defensive backs Sarti e Santilano e il linebacker Lo Biondo. A confortare i ragazzi di coach Ladson c’è però il ricordo dell’ultimo confronto, un anno fa in preseason, quando i Neptunes s’imposero sul campo delle Aquile col punteggio di 13-7.

Dario Giordo | Ufficio Stampa Neptunes | Bologna


Match Preview: Seamen-Rhinos



C’e’ un derby della Madonnina che sembrerebbe passare in secondo piano, ma che in realtà riveste non meno importanza muovendo grandi passioni. E’ un derby fatto di gioventù, con qualche debita eccezione, che precede solo di ventiquattro ore l’attesa stracittadina di serie A1 che manca all’appello da ventuno anni. La sfida di cui parliamo è ovviamente quella valida per il “retour match” del campionato di football a nove in cui Rhinos e Seamen schierano in questa stagione i rispettivi team di sviluppo. Dopo anni d’oblio e progetti che tardavano a decollare il football milanese rialza prepotentemente la testa con numeri, in termini di praticanti e tesserati, che fanno in qualche modo sfigurare persino i dorati anni ottanta. A dare un contributo unico e sostanzioso concorrono i “marinai” che in soli due anni hanno saputo coagulare al Vigorelli oltre centocinquanta atleti, tralasciando la nutrita schiera di dirigenti e tecnici che collaborano con la società blue navy. Capita così che il cammino dei ragazzi di CJ Robertson, Paolo Mutti e Massimo Coculo, partito con tanti sogni e poche pretese, si sia fatto giorno dopo giorno sempre più sicuro con tre successi nitidi, due con gli Hammers e uno proprio coi cugini Rhinos, e un solo insuccesso patito nel fango di Gorla Minore. Nell’intervista concessa due giorni orsono Mutti e Coculo, due dei massimi artefici dell’organizzazione tecnica dei Seamen 9, hanno avuto parole d’elogio per i propri ragazzi rimarcandone la crescita e i notevoli margini di miglioramento. Nulla di più vero se si pensa ai progressi compiuti da Marin e compagni che hanno trovato conferma nell’agevole vittoria sugli Hammers, nell’ultimo turno, arrivata con un rotondo 40 a 0. La sfida ai Rhinos, che ha visto il primo atto all’”Aldiniana” sorridere decisamente ai marinai, avrà pertanto una triplice valenza: confermare la leadership meneghina nella categoria, affinare ulteriormente l’intesa della squadra e ridurre, per quanto possibile, il gap tecnico dalla capolista Blue Storms che chiuderà al Vigorelli la regular season. Una bella sfida per i tanti, giovani Seamen, che grazie all’esempio dettato in campo da una piccola pattuglia di decani, messisi al servizio della squadra, e a uno staff tecnico di assoluto rilievo sono oggi una realtà vitale e in continua crescita. La filosofia marinaia che vede nel tradizionale motto “Non mollare mai” lancia pertanto la prima sfida di un week end a tutto derby in cui è lecito sognare la vittoria, obbligatorio lottare fino all’ultima stilla d’energia. Seamen-Rhinos, versione CIF9, andrà in scena sabato pomeriggio - kick off alle ore 15.00 - al Vigorelli per uno spettacolo che i veri intenditori di football non possono perdere.

Roberto Rizza | Ufficio Stampa Seamen | Milano

Match Preview: Marines-Crusaders



C’è una voglia incontrollabile di tuffarsi tra spigolosi e intrepidi baluardi umani per assestare e respingere legnate di ogni tipo. Dal giorno dell’esordio ufficiale in campionato è passato già un mese e a causa delle variazioni di calendario il team cagliaritano si ritrova in credito di partite. La mancata sfida con i Marines di due settimane fa si ripropone a campi invertiti. Nulla di nuovo è successo nel frattempo nella cronistoria dei due club. Il presidente del sodalizio sardo Emanuele Garzia rinfranca i tifosi con un rassicurante “siamo pronti”. Anche se poi deve ammettere che tra i venticinque che faranno parte della spedizione ostiense, mancheranno diversi giocatori, ancora ammaccati in seguito ad infortuni di fine allenamento dovuti a stanchezza o a colpi ben assestati. Al loro posto partiranno dei giovani di belle speranze, smaniosi di lasciare un segno importante nell’economia del gioco isolano. Si ipotizza che l’offensiva dei Marines si basi sui lanci ma le loro prime apparizioni sono state condizionate dal maltempo: pare che non siano riusciti ad esprimere appieno il loro gioco. Il timore dei Crusaders è che con una giornata di sole i loro avversari rivelino la vera natura. Finora i laziali hanno totalizzato una sconfitta ed una vittoria di misura, mentre i rosso argento travolsero per 41 a zero i Legio XIII, attuali leader della classifica con quattro gare e tre vittorie. Per gli uomini allenati dall’head coach Giacomo Clarkson si profila un mese di aprile abbastanza movimentato: il 10 esordio casalingo con i Legio XIII e se verranno trovati degli arbitri disponibili, il 17 aprile si recupererà l’incontro di andata con i Marines.

Gipi Puggioni | Ufficio Stampa Crusaders | Cagliari


Le interviste sul sito ufficiale dei Crusaders.

Le interviste: Luigi Del Bello | GOBLINS Lanciano



Siamo al "giro di boa" della regular season, coach...Quali sono i punti di forza espressi maggiormente dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

Sicuramente unità e sostegno reciproco non mancano come anche la combattività e la tenacia, ma dobbiamo migliorare su tecnica e schemi.

Quali sono realisticamente, in  percentuale, le speranze di arrivare ai playoff?…E, comunque, rispetto alle tue previsioni, come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

Come previsto i play off sono fuori portata, siamo una squadra ancora giovane

Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti? Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?

C'è la parte di atletica che non va trascurata, anche se va scemando in vista del campionato per lasciare più spazio a tecnica e schemi, poi si cerca di insegnare la sportività e la disciplina che sono fondamentali per questo sport. Senza però mai dimenticare che si gioca per passione e divertimento.

In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane, diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

Per fortuna abbiamo molti giovani, direi un buon 50%

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?

Sicuramente gli eagles salerno, hanno un ottimo gioco, sia in attacco che in difesa.

E' anche quella che esprime il miglior gioco?

Nel nostro girone credo proprio di si

Come vi preparate ad un incontro?…qual'è lo spirito giusto con il quale affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

Cercando di non creare troppa tensione nei giocatori e incoraggiandoli per le loro doti, secondo me è il modo migliore per farli rendere al massimo.

Come giudichi l'organico a tua disposizione? Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo senz'altro parlare, a tuo avviso?

Ho un buon organico e ragazzi con potenzialità enormi, ma non farò i nomi, se lo devono guadagnare sulle statistiche.

Qual è la situazione del football americano in Italia? Quali iniziative possono risultare utili per promuovere la diffusione del Football nella tua città?...e in generale in tutta Italia? Come giudichi la "spinta" alla pratica di questo sport nella tua regione?

Purtroppo poco pubblicizzato dai media e anche poco supportato da enti come comuni, si fa troppa fatica ad avere campi, strutture e qualsiasi altro appoggio. Puoi avere una squadra di 40 atleti ma si viene sorpassati sempre da una squadra di calcio locale con magari solo 15 o 20 atleti. Lo sforzo per spingersi avanti è enorme e lodevole, ma sempre e solo degli “addetti ai lavori” avremmo bisogno di più collaborazione, comunque ultimamente stiamo migliorando parecchio.

Da quanto tempo alleni questa squadra?

Questo è il secondo anno

In quale squadra hai militato come giocatore?

Nelle squadre della mia zona che nel corso degli anni hanno cercato di crescere come i wilddogs

Cosa rappresenta il football nella tua vita?….che spazio gli dai?

È una grande soddisfazione e cerco di donargli il maggior tempo disponibile

Un aggettivo per definirti?

Tenace, avvolte testardo

Quale lato del tuo carattere pensi sia più apprezzato dai ragazzi della tua squadra?....e perchè?

Questo dovreste chiederlo a loro....

Possiedi un motto che ripeti spesso?

No...

Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?...

Siamo qui per divertirci e portare a casa la partita

...e al termine del match?

Se abbiamo perso: “ragazzi comunque ci siamo divertiti, adesso ci impegneremo di più e miglioreremo”. Se abbiamo vinto:” complimenti ragazzi, e ora birra per tutti!!!”

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato. Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente...o semplicemente, se credi...dei saluti o dei ringraziamenti.

Sono un coach giovane ed ancora inesperto, e ringrazio tutti i membri e collaboratori della squadra per la possibilità di crescita che mi danno. E un grazie anche a voi per la considerazione, ciao.



Le interviste: Mauro Solmi | WARRIORS Bologna



Siamo al "giro di boa" della regular season, coach...Quali sono i punti di forza espressi maggiormente dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

Il punto di forza di questa squadra è l’aver superato fondamentalmente la difficoltà iniziale: amalgamare atleti provenenti da più squadre, di diverse categorie, di cultura, età ed esperienza. Nei warriors9 militano giocatori dei white wings, knights, W.U21, W.U18 e si sono uniti anche alcuni giocatori di esperienza che hanno permesso di facilitare il compito di un coaching staff completamente nuovo con metodi di allenamento a loro desueti. Ovviamente dobbiamo migliorare nell’essere una squadra.

Quali sono realisticamente, in percentuale, le speranze di arrivare ai playoff?…E, comunque, rispetto alle tue previsioni, come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

100%....Il progetto W9 è stato pensato ancor prima di iniziare gli allenamenti e nn finisce al termine del campionato… stiamo rispettando il programma ma la strada è ancora lunga e in salita.

Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti?

Cerchiamo di mantenere un’intensità e un’attenzione molto alta, tecnica e teoria sono alla base visto la giovane età dei ragazzi; scrimage al 100% e fare in modo che si meritano la doccia a fine allenamento.

Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?

Il rispetto e l’essere rispettato dai propri compagni di squadra, la conquista della fiducia e il senso completo e totale di appartenenza al nostro gruppo. Correttezza nei confronti dell’avversario e al contempo colpirlo duramente per conquistare il suo rispetto.

In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane, diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

Sono pochi mesi che alleno i ragazzi però sono in grado di dirvi di ognuno di loro nome, cognome e ruolo. l’età di tutti nn la conosco ma so che la grande maggioranza l’anno prossimo giocherà nelle rispettive under.

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?

Sicuramente i wolfpack La Spezia per la loro fisicità.

E' anche quella che esprime il miglior gioco?

Direi che il miglior gioco è quello espresso dai Warriors

Come vi preparate ad un incontro?…qual'è lo spirito giusto con il quale affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

Concentrazione massima, richiamo mentale a tutto ciò che succede in campo, simulazione di tutte le situazioni e prevedere l’imprevedibile in pratica farsi trovare pronto in qualsiasi situazione.

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato a tuo avviso?...e la favorita della Conference alla quale appartieni?

Non faccio troppa fatica nel dire Crusaders per due motivi: sono gli attuali campioni in carica e alcuni di loro lo ho conosciuti personalmente ad un raduno e il loro atteggiamento in campo e fuori, il loro approccio mi ha colpito favorevolmente. Direi Bills, Blu Storms, Aquile, Neptunes e in ultimo anche noi pure essendo un farm team disponiamo di ottimi atleti.

Come giudichi l'organico a tua disposizione? Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo
senz'altro parlare, a tuo avviso?

Semplicemente fantastico e con margini di miglioramento elevati. Nella nostra squadra non fa la differenza il singolo ma il gruppo non ho un giocatore che spicca ma molti giocatori che si impegnano e crescono ogni giorno.

Qual è la situazione del football americano in Italia? Quali iniziative possono risultare utili per promuovere la diffusione del Football nella tua città?...e in generale in tutta Italia?

Dopo la sbornia degli anni d’oro abbiamo toccato il fondo ora direi che il movimento è in ripresa e in continua crescita. Promuovere iniziative nelle scuole e per la strada, provare ad avvicinare tutti a questo sport e decontestualizzarlo dal concetto di “solo per pochi”. Promuovere il flag football a livello scolastico. organizzare tornei tra le varie scuole e portare vari osservatori delle squadre a fare reclutamento, ciò che succedeva ai miei tempi con i giochi della gioventù.

Come giudichi la "spinta" alla pratica di questo sport nella tua regione?

Direi molto buona il numero delle squadre è piuttosto elevato ma si può sempre migliorare.

Da quanto tempo alleni questa squadra?

Da qualche mese.

In quale squadra hai militato come giocatore?

Warriors, Green Machine, Towers, Tigers, Phoenix, Virtus.

Cosa rappresenta il football nella tua vita?….che spazio gli dai?

Posso dirti solo questo. Sono un imprenditore ed ho impostato la mia azienda con le regole fondamentali del football. Ho giocato 20 anni e gli amici più sinceri sono quelli con cui ho condiviso le fatiche sul campo e le gioie al di fuori. Un giocatore di football lo rimani per sempre: dentro, fuori dal campo e nella vita.

Un aggettivo per definirti?

Corretto

Quale lato del tuo carattere pensi sia più apprezzato dai ragazzi della tua squadra?....e perchè?

Non amo impormi alla squadra per il ruolo ricoperto ma preferisco conquistare la fiducia di ogni singolo giocatore per ciò che sono in grado di trasmettergli. Esiste un tempo per tutto: sono il loro primo alleato nel “cazzeggio” ma un despota quando nn ottengo da parte loro attenzione e dedizione.

Possiedi un motto che ripeti spesso?

In verità ne ho diversi che conio di volta in volta in base alle esigenze. Normalmente creo parallelismi con la vita di tutti i giorni.

Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?...

Ricordatevi di Alamo.

...e al termine del match?

Mi complimento e rimando tutte le considerazioni al lunedì.

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato. Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente...o semplicemente, se credi...dei saluti o dei ringraziamenti.

Ringrazio gli amici dei Warriors che ci hanno permesso di condividere e realizzare un progetto. Alla base di questo progetto esiste un coaching stff coeso di amici veri che pensano e condividono metodi di allenamento e colgo l’occasione per nominarli non per importanza di ruolo ma per quello che hanno rappresentato e rappresentano per me. Toni Mangiafico, Daniele Berti, William Ziosi, Pellegrino Barbantini, Andrea Poggi, Daniele Marchi, Francesco Benelli e se ne ho dimenticato qualcuno peste mi colga.


Le interviste: Giacomo Clarkson | CRUSADERS Cagliari



Siamo al "giro di boa" della regular season, coach...
Quali sono i punti di forza espressi maggiormente
dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

Mah, veramente per noi la partita di sabato sarà la seconda, quindi non posso dire che siamo al giro di boa. Per quanto riguarda i miglioramenti, il football è uno sport dove la perfezione è un obbiettivo cui tendere costantemente, per cui... dobbiamo migliorare in tutto!!!

Quali sono realisticamente, in percentuale, le speranze di arrivare ai playoff?
…E, comunque, rispetto alle tue previsioni,
come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

Penso che abbiamo buone speranze di arrivare alla post season, che + l'obbiettivo minimo della stagione. La partita contro la Legio XIII, l'unica sin qui disputata, è andata molto bene, per cui non posso che essere contento di quello fatto finora anche se, ovviamente, è ancora tutto da vedere.

Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti?
Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?


Essendo dilettanti, gli allenamenti qualche volta sono costruiti in base al numero dei giocatori presenti. Cmq, in linea di massima, tendiamo a fare tre allenamenti alla settimana, così organizzati: riscaldamento, agilty, special team, individuals, team e stretching.

In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane,
diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

Basti dire che l'under 21 è stata fatta “salire” tutta o quasi nel CIF9

Come vi preparate ad un incontro?…qual'è lo spirito giusto con il quale
affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

Se conosciamo la squadra avversaria cerchiamo di fare un game plane conforme alle caratteristiche dell'avversario. Sennò ci limitiamo ad allenare le nostre formazioni base. Mentalmente amo dire ai ragazzi che devono dare il massimo e che solo così possono pensare di aver fatto il loro dovere. Poi la vittoria verrà come conseguenza.

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato a tuo avviso?
...e la favorita della Conference alla quale appartieni?

Penso a Bari, a Palermo e Catania. Le prime due le conosco per averci giocato contro negli anni scorsi, Catania per il fatto che il loro sistema, se a punto, può infastidire moltissimo chiunque. Le altre squadre non le conosco. La Legio XIII....se a punto fisicamente, può essere una cliente molto difficile, considerato il peso, l'esperienza e la classe di diversi loro giocatori.



Come giudichi l'organico a tua disposizione? 
Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo
senz'altro parlare, a tuo avviso?

Siamo sempre troppo pochi. Da qualche tempo la società ha messo su un programma di reclutamento intensivo, del quale spero di vedere i frutti a breve. In ogni caso ho diversi giovani molto promettenti, sia in difesa che in attacco, alcuni dei quali segnalati anche per la nazionale. Devono crescere tutti, sia fisicamente che tecnicamente.

Qual è la situazione del football americano in Italia? Quali iniziative possono
risultare utili per promuovere la diffusione del Football nella tua città?...e in generale
in tutta Italia? Come giudichi la "spinta" alla pratica di questo sport nella tua regione?

Mi sembra che le cose stiano migliorando, grazie agli sforzi che fa la federazione. Certo siamo ancora lontani dagli anni '80, ma con costanza possiamo tornare a quei livelli. Per quanto riguarda la situazione di Cagliari ed ella Sardegna, purtroppo paghiamo il fatto di essere l'unica squadra attiva (i Sirbons si sono formati da poco tempo), situazione non necessariamente vantaggiosa. Per di più la Sardegna ha pochi abitanti, così è difficile fare reclutamento. Certo è che per formare nuovi giocatori bisogna andare a cercare i giovani e giovanissimi. Spero sia finito il tempo in cui arrivavano a provare 30enni, magari suggestionati da quello che avevano visdto in televisione. Il futuro del Football è nella gioventù.

Da quanto tempo alleni questa squadra?

Sono HC da 3 anni, prima allenavo la difesa.

In quale squadra hai militato come giocatore?


Ho giocato OG nei “vecchi” Sirbons

Un aggettivo per definirti?

Burbero penso che renda bene l'idea...

Quale lato del tuo carattere pensi sia più apprezzato dai ragazzi
della tua squadra?....e perchè?


Mah, è sempre difficile immaginare cosa gli altri pensino di te. Spero che mi vedano come una persona appassionata di football, onesto nelle scelte e attento non solo al giocatore ma anche alla persona. Un buon Coach, insomma.

Possiedi un motto che ripeti spesso?

Non sono riferibili...


Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?...
...e al termine del match?

Una volta avevo un approccio “emozionale” da questo punto di vista. Oggi cerco di richiamare i punti tecnici importanti. L'approccio mentale lo si deve costruire negli allenamenti, come ogni altra abilità coinvolta nel football. Poi può succedere che serva motivare la squadra, ma tutto sommato preferisco che i giocatori abbiano presente quello che dovranno fare in campo.

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato.
Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente
un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente...
..o semplicemente, se credi...dei saluti o dei ringraziamenti

Grazie a voi e viva il Football, lo sport più bello del mondo!!!


Le interviste: Paolo Mutti e Massimo Coculo | SEAMEN Milano



Paolo Mutti:

Tre limpide vittorie e una netta sconfitta coi favoriti Blue Storms. Come giudicate l'inizio della stagione?

Sicuramente positiva, abbiamo avuto tante belle sorprese e la sconfitta, forse di dimensioni esagerate, non ha influito sul carattere della squadra.

Football a nove. Tante differenze con il football a undici, ma anche un'ottima occasione per lanciare giovani. Come giudicate questa "versione" del football americano?

Le differenze non sono poi così tante. Ci mancano due uomini di linea e secondo me gli attacchi hanno più possibilità di divertire. Sul discorso giovani invece, per quanto ci riguarda, sono particolarmente soddisfatto. Stiamo facendo crescere tanti ragazzi dando spazio a molti che anche nei campionati giovanili non avevano avuto modo di esprimersi. Un aspetto positivo è anche il fatto che questo campionato permette ai giocatori più anziani, che non sono più in grado di affrontare un campionato maggiore, di continuare a divertirsi. Anzi, il mix giovani e anziani e' forse il segreto della nostra formazione.






Quant'è cresciuta la squadra da inizio torneo e quale margine di miglioramento resta da "esplorare"?

All'inizio non avevamo molto idea della potenzialità della squadra. Pensavamo di avere un buon telaio, ma fino a che non giochi non puoi sapere. I margini sono enormi. Dobbiamo migliorare tanto nella tecnica di base.

Parliamo del torneo. Una cosa che vi ha colpito in positivo e un difetto che vorreste proprio cambiare.

Mi ha colpito il numero delle squadre partecipanti. Difetto: campi da gioco a volte non all'altezza.

Quant'è importante la CIF 9 in funzione della IFL?

E' molto importante non solo per IFL. E' un trampolino anche per I due campionati under che andremo a svolgere a settembre

Il motto dei Seamen è "unità e mai mollare". Stessa filosofia in CIF 9?

“Mollare mai” in tutti I sensi perché la partita finisce quando l'arbitro alza la palla al cielo, perché ogni azione può essere decisiva, perché le sconfitte aiutano a crescere, perché il nostro progetto e' a lungo termine.

Quanto influisce avere un coach del livello di CJ Robertson a disposizione della squadra?

Moltissimo. Fa capire ai giocatori più inesperti la filosofia del football e questo ci aiuta a formare sempre più la loro attitudine al gioco di squadra, la sopportazione della fatica e la ricerca dell'eccellenza.

Qual è l'obiettivo finale della stagione per i Seamen?

Non ci siamo posti obiettivi veri. Giochiamo una partita alla volta e vediamo cosa succede. La squadra sta crescendo molto e sta prendendo coscienza dei propri mezzi.

Sappiamo che avete un passato importantissimo nel mondo del football italiano. Avete provato un emozione in CIF9 che non avete mai sperimentato?

L'emozione e' sempre la stessa. Mi vengono sempre I brividi quando entro negli spogliatoi e vedo gli occhi dei giocatori pronti per la battaglia.






Massimo Coculo:

Tre limpide vittorie e una netta sconfitta coi favoriti Blue Storms. Come giudicate l'inizio della stagione?

Direi molto positivo. Si sapeva che avremmo avuto difficoltà con i Blue Storm, una squadra che lo scorso anno non ha sfigurato in A2 e ricca di giocatori di esperienza, ma nelle partite vinte abbiamo dimostrato un organico di tutto rispetto.

Football a nove. Tante differenze con il football a undici, ma anche un'ottima occasione per lanciare giovani. Come giudicate questa "versione" del football americano?

Considerando che ricalca proprio il formato dei campionati giovanili a nove, penso ne sia la giusta prosecuzione, con in più l'opportunità di “testare” i giovani con qualche giocatore più anziano.

Quant'è cresciuta la squadra da inizio torneo e quale margine di miglioramento resta da "esplorare"?

La squadra è cresciuta sia nell'organico che, soprattutto, nel gioco

Quant'è importante la CIF 9 in funzione della IFL?

Abbiamo sempre considerato Seamen 9 una squadra di sviluppo, fatta con l'intento di far cresce i giovani e valutare la possibilità di portarli in A1 e penso che ci stia riuscendo.

Il motto dei Seamen è "unità e mai mollare". Stessa filosofia in CIF 9?

Certamente! La prova si è avuta a Gorla malgrado il risultato e la superiorità dell'avversario, superiorità dovuta anche alle difficoltà logistiche. Si fatto il possibile fino alla fine.

Quanto influisce avere un coach del livello di CJ Robertson a disposizione della squadra?

E' sicuramente un grande motivatore e riesce sempre a trovare il modo di caricare i ragazzi.

Qual'è l'obiettivo finale della stagione per i Seamen 9?

L'obiettivo, come detto prima è quello di far fare esperienza ai giovani, non solo anagraficamente. Il mio personale obiettivo è quello di riuscire ad arrivare più lontano possibile!

Sappiamo che avete un passato importantissimo nel mondo del football italiano. Avete provato un emozione in CIF9 che non avete mai sperimentato?

Penso che si provi una emozione particolare quando si vede che il lavoro che stai facendo, specialmente con i più giovani, porta a dei risultati.



Match Report: STORMS-IRISH 8-0 [30 mar 2011]



Nel cuore di Pisa si è di nuovo accesa la speranza. Con la vittoria contro Massa il campionato dei cussini non è ancora finito e i playoff, seppur ancora lontani, sono un obiettivo nuovamente perseguibile. Quella contro gli Irish è stata una partita dominata dalla difesa pisana, che ha concesso pochissime occasioni sia ai lanci che alle corse degli avversari, lasciandoli a bocca asciutta fino al fischio finale. Se confrontata con la prima partita disputata dai ragazzi del Cus, questa contro i massesi sembra giocata da una squadra diversa: notevole la crescita, come la grinta dimostrata sul campo di gioco, affrontando due partite e vincendole entambe nell'arco di soli quattro giorni. Stranamente mercoledì non pioveva sul campo degli Storms e un centinaio di spettatori ha potuto godere appieno dello spettacolo. Dopo il lancio della moneta d'inizio partita, vinto dai pisani, si ha subito un touchback e la formazione di casa riparte dalle venti yards. Grandioso il primo drive dell'attacco gialloblu, che attraversa il campo macinando primi down per poi trovare difficoltà a pochi centimetri dalla endzone. Ma avere una difesa con i denti affilati aiuta molto. I turnover si susseguono fino all'inizio del secondo quarto, quando il runningback Moretti prende una superstrada tra le linee avversarie che lo porta in touchdown. La trasformazione da due punti è il corredo perfetto e la partita si congela su 8 a 0 per i pisani. Il resto è difesa. I pisani non concedono più di qualche yards ai massesi fino al quarto quarto, mantenendo il risultato così com'era e permettendo alla squadra di portarsi a casa un risultato che vale oro. Peccato per l'attacco dei cussini che, dopo un exploit da foto ricordo, non riescono a mantenere la giusta miscela di pressione e concentrazione. Ora il girone è di nuovo aperto, arrivare ai playoff è possibile. Tutto è nelle mani e nella volontà degli Storms. La strada che si prospetta ai cussini è certamente in salita: dovranno infatti vincere le prossime due sfide per poter vivere il sogno. I numeri per farcela sono presenti e gli allenatori dei pisani lo hanno constatato, ora avranno una decina di giorni per aggiustare il tiro e riuscire a centrare il bersaglio al prossimo match.

Andrea Valtriani | Ufficio Stampa Storms | Pisa








mercoledì 30 marzo 2011

Le Aquile alla Maratona di Ferrara



Domenica scorsa, nella prima meravigliosa giornata di sole primaverile, le “ARA Radiatori” Aquile hanno approfittato del turno di riposo offerto dal calendario del campionato di football americano per partecipare, su invito, alla bellissima manifestazione della maratona di Ferrara organizzata da Atletica CorriFerrara a.s.d e patrocinata da Ferrara Terra e Acqua e dal Comune di Ferrara. Nonostante l’entrata in vigore dell’ora legale e la conseguente ora in meno di sonno, la città si è svegliata pimpante ed energica, con tantissima affluenza di pubblico e partecipanti che hanno fatto da cornice a questa colorata manifestazione sportiva, con le Aquile che hanno vissuto un piccolo ruolo da protagoniste nella funzione di "spettacolo e sicurezza" con una rappresentativa di giocatori vestiti con tutta l’attrezzatura da gioco in piazza Duomo e nei dintorni del Castello Estense e soprattutto facendo da cordone di apertura della gara. Numerosissime le richieste di informazioni e curiosità sullo sport statunitense e molte le foto concesse a turisti ed appassionati. A parte questa divertente parentesi per il team continua intanto il duro lavoro sul campo di allenamento in preparazione del big match di domenica quando al velodromo arriveranno i Neptunes Bologna, uno scontro diretto tra le due formazioni imbattute che stabilirà le vere forze del girone D della conference Nord.

Ufficio Stampa Aquile | Ferrara

martedì 29 marzo 2011

Le interviste: Vito Nigro | DRAGONS Salento



Siamo al "giro di boa" della regular season, coach...Quali sono i punti di forza espressi maggiormente dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

Un giro di boa al quanto sofferto , ma comunque raggiunto con positivita’ nonostante i risultati direi. Senza dubbio il nostro punto di forza in questo momento è l’aria che si respira nel team stesso , serena , positiva e tanta voglia di far bene. Siamo un team che si allena insieme (stesso roster) da due anni , sicuramente l’obiettivo è migliorare.

Quali sono realisticamente, in percentuale, le speranze di arrivare ai playoff?…E, comunque, rispetto alle tue previsioni, come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

Statisticamente è palese che nei playoff dovremmo esserci anche se non come prima…ovviamente le aspettative erano altre , ma va bene cosi , il percorso è ancora lungo. Fin ora abbiam fatto bene , le prestazini individuali e di team son cresciute , lo staff si è ampliato…diciamo si respire vera aria di football ora nel Salento…

Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti? Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?

I nostri allenamenti da quest’anno sono aumentati in vista degli obiettivi che ci siamo prefissati per questa stagione.
I Ns allenamenti sono del tutto programmati , nulla viene per caso. Cerchiamo di perfezionare al meglio il lavoro concentrandoci su SCOUTING REPORT e curando I dettagli divisi per settori e ruoli. Abbiamo un iter da seguire in allenamento ormai ben avviato...diciamo che sotto il profilo disciplinare siamo quasi PERFETTI.


In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane, diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

Diciamo circa 15%

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?

Senza dubbio il team da affrontare piu forte per noi sono I PATRIOTS BARI , Team nuovo ma composto da elementi che militano in campionati da diversi anni. Roster molto ricco e quindi con possibilita’ di disporre in campo di ricambi e giocatori sempre “freschi”.

E' anche quella che esprime il miglior gioco?

Tecnicamente I PATRIOTS BARI giocano un buon football , semplice ma molto efficace….poi a volte ci vuole anche un po di fortuna.

Come vi preparate ad un incontro?…qual'è lo spirito giusto con il quale affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

Consideriamo 4 fattori molto importanti che valutiamo prima di ogni partita: ASPETTO ATLETICO, ASPETTO TECNICO INDIVIDUALE E TEAM, UMORE INDIV E TEAM, ASPETTO STRATEGICO (COACHES). Questi I nostri punti chiave su cui lavoriamo con molta insistenza.

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato a tuo avviso?...e la favorita della Conference alla quale appartieni?

Per il campionato credo sia Cagliari, anche se penso che per la south conference i Patriots Bari gli daranno del filo da torcere.



Come giudichi l'organico a tua disposizione? Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo senz'altro parlare, a tuo avviso?

Sicuramente ho un organico piu ricco rispetto alle altre stagioni.Vorrei poter citare tutti I ragazzi della squadra perchè è grazie a tutti che si otttengono I risultati, ma in particolar modo vorrei menzionare Quarta Daniele(RB) Flavio Piliego(TE,DE) Emanuele Prete(NG), I fratelli Marco e Gabriele Di Gennaro(entrambi LB) e Pulli Lorenzo (CB).

Da quanto tempo alleni questa squadra?

Da 3 stagioni.

In quale squadra hai militato come giocatore?

Dragons San Vito, Hawks Taranto, Salento Dragons, Nazionale Italiana.

Cosa rappresenta il football nella tua vita?….che spazio gli dai?

Vi dico solo…se non avessi iniziato a giocare a footbal 14 anni fa non so se ora avrei un lavoro… dire che mi ha cambiato la vita sarebbe banale…ma e’ la pura verita’… tutto cio che sono, faccio e penso deriva da una formazione che solo il football a saputo darmi.

Un aggettivo per definirti?

Critico.

Possiedi un motto che ripeti spesso?

"Facciamo cio che sappiamo , ne di piu , ne di meno."

Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?...e al termine del match?

Diciamo che i discorsi, le parole e gli atteggiamenti non sono poi cosi diversi da quelli assunti in allenamento. Cerchiamo di tenere una linea costante e dura negli allenamenti per non trovarci in affano durante le partite. Ricordo loro il duro lavoro affrontato nelle settimane e gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato. Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente...o semplicemente, se credi...dei saluti o dei ringraziamenti.

Ringrazio voi per il tempo dedicato a sostenere e diffondere questo sport. E poi...Io ci tengo ad evidenziare come negli anni il lavoro ripaga gli sforzi. Salento Dragons era un team composto da 13 persone e un solo dirigente….dopo ben 3 anni siamo in campo con 27 a roster, 3 coaches, team flag football, team manager, addetto statistiche, 7 chherleaders , 1 waterboy , 2 segretarie, 1 addetto stampa , 2 fotografi sportivi professionisti, 50 supporters fissi che ci seguono anche in trasferta , web designer...questi sono i Salento Dragons...ci tenevo a farlo , lavoriamo tutti sempre al 100 per cento per costruire un base solida per dare un futuro al nostro team.

Le interviste: Francesco Imbesi | CARIBDES Messina



Siamo al "giro di boa" della regular season, coach...Quali sono i punti di forza espressi maggiormente dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

Purtroppo a causa di contingenze poco fortunate, il “giro di boa del campionato” è ancora lontano. Abbiamo disputato solo un match contro i Cardinals di Palermo per giunta in condizioni meteo estreme, tali da non concedere granché all’espressione tecnico tattica. Quello che fino ad ora è emerso dalle nostre prestazioni è una defense assai combattiva e spregiudicata contro un attacco asfittico e privo di quei fondamentali di base che non gli permettono di esprimere alcune potenzialità che di fatto esistono tra i miei atleti.

Quali sono realisticamente, in percentuale, le speranze di arrivare ai playoff?…E, comunque, rispetto alle tue previsioni,
come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

Di fatto del 100%. I fatti sono che i posti per accedere ai Playoff sono 2. Considerando i Cardinals ormai già passati al turno successivo visto il 4°successo consecutivo, le restanti 3 formazioni ancora possono adire alla seconda piazza. In verità i nostri obiettivi per la stagione 2011 non prevedono l’accesso alla seconda fase ma il nostro sport ha solo un’opzione, la vittoria, che coincide con il nostro obiettivo minimo perseguibile ad ogni incontro. Ad oggi appunto abbiamo disputato un solo incontro proprio contro quello che doveva essere l’avversario più ostico e, potenza del dio del Football, abbiamo quasi giocato un tiro mancino ai ragazzi di Palermo proprio all’esordio.

Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti? Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?

Normalmente ci alleniamo 3 volte a settimana. Il nostro atteggiamento è di formare atleti in grado di giocare in tutti i ruoli. Sebbene ad alcuni, quanto ho appena detto, possa sembrare paradossale è l’unico modo che conosco per infondere la conoscenza di questo sport in ogni ragazzo che ha voglia di imparare. Poi, in una seconda fase, saranno le indicazioni del campo a dirigere il singolo giocatore verso il suo ruolo finale ma le esperienze fatte nell’apprendere tutti gli altri ruoli risulteranno fondamentali nella specializzazione del ruolo definitivo. La puntualità e l’attenzione massima agli allenamenti sono condizioni irrinunciabili alla buona riuscita di un’intera annata di football.

In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane, diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

Circa il 40% dei nostri atleti non supera i 21 anni. Un altro 35% non va oltre i 24 per una media totale di squadra di 23 anni. Siamo senza dubbio una formazione giovanissima formata nel suo modulo centrale da esordienti. Solo un paio dei nostri atleti possono vantare presenze ed esperienza in altri campionati. Tutti gli altri hanno cominciato da zero meno di dieci mesi fa.

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?

Metterei certamente sullo stesso piano i Cardinals e gli Highlanders. Non riesco a propendere verso una delle due squadre, sebbene i Cardinals abbiano già sconfitto due volte gli Highlanders.

Sono anche quelle che esprimono il miglior gioco?

Entrambe esprimono molto bene il gioco voluto dai rispettivi Head Coaches Leone e Marino. Due visioni del Football diametralmente opposte che però perseguono e raggiungono il medesimo scopo, la vittoria. Stiamo per incontrare gli Elephants 9 e, sebbene i Catanesi vengano da due sconfitte, anche loro hanno mostrato una offense del tutto simile a quella dei fratelli maggiori della IFL, basti guardare le statistiche per rendersi conto della bontà del lavoro di Coach Giuliano e del suo staff.

Come vi preparate ad un incontro?…qual'è lo spirito giusto con il quale affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

Giocare in casa o in trasferta non fa alcuna differenza. Il campo ha le stesse dimensioni e fondo, il pallone è il medesimo sia per noi che per i nostri avversari. La partita quindi rappresenta l’esame da superare dopo aver lavorato sodo durante la settimana.

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato a tuo avviso?...e la favorita della Conference alla quale appartieni?

Non amo fare pronostici, li ritengono inutili e faziosi. Conta solo il risultato del campo. Inoltre per dare una risposta del genere bisognerebbe conoscere in maniera approfondita tutte e 35 le squadre del nostro campionato che comunque si metamorfizzano nel corso delle giornate di campionato. Basti tornare allo scorso campionato per vedere l’inconsistenza di tali pronostici e la bellezza disarmante del Football nel far trionfare i Crusaders e incredibilmente, ma solo per i calciofili, vedere uscire una squadra come gli Sharks che può comodamente risiedere in IFL.



Come giudichi l'organico a tua disposizione? Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo senz'altro parlare, a tuo avviso?

I miei atleti sono un gruppo meraviglioso e di questo ne vado immeritatamente fiero. Professionalmente sono ogni giorno a contatto con i giovani e con le loro problematiche. Ho un quadro ben chiaro dei nostri giovani e non è certo esaltante, di questo però loro sono incolpevoli. Al contrario in squadra mi ritrovo fenomeni di professionalità e di intelligenza ma soprattutto di rispetto delle regole, realtà che pensavo appartenere a un passato oramai remoto. Come dicevo non amo fare pronostici. Sarà sufficiente osservare le classifiche delle varie statistiche per vedere spuntare il nome di qualche Caribdes.

Qual è la situazione del football americano in Italia? Quali iniziative possono risultare utili per promuovere la diffusione del Football nella tua città?...e in generale in tutta Italia? Come giudichi la "spinta" alla pratica di questo sport nella tua regione?

Al momento in Italia il fotball gode di nuova linfa e rinnovato entusiasmo. Somiglia molto a noi Caribdes. Appena rinati dalle ceneri di altre esperienze si respira un’aria di rivoluzione e progresso. E’ esattamente questo il momento in cui le istituzioni tutte dovrebbero stringersi attorno al nostro movimento con massimo rigore ma con altrettanta attenzione poiché siamo quanto mai fragili. Ho giocato a football senza casco e shoulder, perfino senza pallone. Senza un campo da gioco però è impossibile. Ogni società dovrebbe avere a disposizione la propria casa. Solo allora si può richiedere l’interessamento dei media all’intero movimento, in maniera tale che quando finalmente grandi quantità di persone volgeranno lo sguardo allo sport più bello del mondo, vi siano delle strutture capaci di assorbire un evento di tale portata. In Sicilia ci sono delle profonde radici, frutto del lavoro impagabile e spesso sommerso, di personaggi che rasentano il mito. Città come Catania e Palermo sono dei fulgidi esempi da seguire anche se mi risulta che il problema dei campi è ancora fortemente presente. A Messina, siamo fermi all’età della pietra.

Da quanto tempo alleni questa squadra?

Alleno i Caribdes da tre stagioni. La prima, passata per lo più a reclutare ragazzi di buona volontà. Il secondo anno a Marzo avremmo potuto tentare un campionato, ma ho preferito continuare a seminare football. Quest’anno ci siamo presentati di fronte al pubblico nazionale pronti a mettere sul campo il lavoro svolto.

In quale squadra hai militato come giocatore?

La mia prima esperienza non è stata in Italia. Nel 1994/95 ho giocato per i Falken di Costanza nel Campionato universitario tedesco culminato con il nostro trionfo. Al ritorno a casa la tentazione era di trasferirmi a Palermo dove il Football già era una realtà ma la situazione era improponibile. Cinque anni di Football in TV. Poi nel 2002 sono entrato a far parte dei Neptunes Messina. Nel 2008 è iniziata l’avventura con i Caribdes.



Cosa rappresenta il football nella tua vita?….che spazio gli dai?

Non può bastare una semplice intervista per rispondere a questa domanda. Ho sempre pensato che il football fosse speciale dal primo istante in cui ho visto una partita. Sebbene ci sia dentro da anni non riesco ancora bene a comprendere il perché di questo fenomeno. Eppure ogni volta che qualcuno viene a provare “l'ebbrezza”, viene magicamente attratto. Magari pochi scappano via, ma è una fuga da se stessi, infatti restano sempre li a girare attorno al fuoco che arde, giusto per beneficiare di quel calore immenso che questo sport emana. Si tratta di una droga! Altrimenti, chi sa spiegarmi il motivo per cui un individuo continua a venire a giocare nonostante i lividi e le ossa rotte? Senza mai lamentarsi del dolore se non per il fatto che non può dare il massimo. Al momento il football rappresenta una sfida impossibile ma è già troppo riduttivo. Basti il fatto che passo una enormità di tempo giornalmente a studiare e a tentare di migliorare me stesso e l’intero team.

Un aggettivo per definirti?

Ipertrofico

Quale lato del tuo carattere pensi sia più apprezzato dai ragazzi della tua squadra?....e perchè?

Ti prego di chiederlo a loro perché mi piacerebbe proprio saperlo.

Possiedi un motto che ripeti spesso?

Si, diversi, ma il più gettonato in assoluto è “Il dolore… fortifica!”

Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?...e al termine del match?

Dipende dalla partita e da come sento la squadra.

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato. Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente..o semplicemente, se credi...dei saluti o dei ringraziamenti.

Si, ringrazierò Te e questo sito che ritengo importantissimo per l’intero movimento.


Le interviste: Nico Amoroso | PIRATES Savona



Siamo al "giro di boa" della regular season, coach...Quali sono i punti di forza espressi maggiormente dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

Sicuramente tra I punti di forza c’è la freschezza e l’entusiasmo, vista la presenza di tanti rookie. Vien da se che bisogna lavorare sulla crescita tecnica, tattica e fisica di tanti

Quali sono realisticamente, in percentuale, le speranze di arrivare ai playoff?…E, comunque, rispetto alle tue previsioni, come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

Più che speranza parlerei di possibilità di arrivare ai play-offs che quest’anno sono suddivise equamente tra le tre squadre che si giocheranno la piazza d’onore. Noi, Blitz e Centurions. Sin’ora la squadra si è comportata benissimo (la sconfitta con I Bills non fa testo, loro hanno una marcia superiore a tutti gli altri team del girone) e sta giocando come avevamo chiesto.

Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti? Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?

Quest’anno ci alleniamo due volte alla settimana più una seduta straordinaria teorica o pratica, in aggiunta. All’inizio stagione sono state evidenziate delle basi comportamentali che rischiavano anche di ridurre il roster ad un numero non sufficiente per giocare. Per es. chi avesse avuto impegni di lavoro che avrebbero potuto compromettere la totalità degli allenamenti veniva escluso in partenza. Attualmente abbiamo un roster di 35 persone. Poi viene biasimato e sanzionato con la sospensione dale gare ogni comportamento non sportivo in campo verso avversari e arbitri. La disciplina quest’anno è stata messa come conditio sine qua non, per cambiare rotta rispetto alle esperienze degli anni precedenti dove regnava troppa anarchia.

In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane, diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

La metà del roster

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?

Senza ombra di dubbio I Bills. Forti, allenati, tecnici, per chi ama il football è davvero bello vederli giocare

E' anche quella che esprime il miglior gioco?

Certo, anche se a me personalmente sono piaciuti anche I centurions

Come vi preparate ad un incontro?…qual'è lo spirito giusto con il quale affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

Diciamo che offense e defense affrontano diversamente la preparazione mentale. Quest’anno abbiamo optato per una co-gestione a livello di coaching staff. Un off coordinator e un def coordinator. Ognuno con impostazione sostanzialmente diversa ma, secondo me, ottimale per gestire I due reparti. Agonisticamente più aggressivi in difesa, più attenti e razionali in attacco. La cosa incredibile è che abbiamo uno spogliatotio unito come non mai.

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato a tuo avviso?...e la favorita della Conference alla quale appartieni?

Sinceramente non ne ho idea. Tante squadre nuove, e tante rinnovate. Ho visto I Bills e conosco bene coaching staff e giocatori dei Blue Storms. Punterei su una delle due sia per la conference, e magari anche per arrivare alla fine. Naturalmente non dimenticando I campioni in carica dei Crusaders.

Come giudichi l'organico a tua disposizione? Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo senz'altro parlare, a tuo avviso?

L’organico a ns disposizione quest’anno rispecchia un po’ quello che piace a me. Un team giovanissimo su cui lavorare per qualche anno. Gli anni passati con la formazione juniores, pur non potendo contare su numeri importanti, mi ha consentito di arrivare in prima squadra con un buon gruppo di giovani con cui poter lavorare. Questo credo sia davvero il nostro anno zero. Per quanto riguarda I nomi non saprei. Aspetterei che questi meravigliosi frutti, ancora acerbi, prendano le sembianze di frutti più maturi.



Qual è la situazione del football americano in Italia? Quali iniziative possono risultare utili per promuovere la diffusione del Football nella tua città?...e in generale in tutta Italia? Come giudichi la "spinta" alla pratica di questo sport nella tua regione?

La situazione attualmente credo sia di un trend importante. Piani di sviluppo a più livelli, dal flag under 13 all’attività senior, con particolare riferimento alle new entry. In particolare, per quanto riguarda lo sviluppo dei giovani credo sia fondamentale il progetto Junior Player Development di coach Gianluca Leone, in cui vengono formati gli atleti under 17 tackle con coaching staff composti da coach di varie squadre suddivisi in macro-regioni. Quest’anno in particolare, relativamente allo sviluppo regionale, si sta vivendo una nuova primavera. Oltre alle squadre che disputano I campionati FIDAF, stanno nascendo due piccole realtà, una in provincial di Savona e una in provincial di Imperia, dedicate al flag football giovanile. Un bel viatico per aspettarsi nuovi team “dopodomani”.

Da quanto tempo alleni questa squadra?

La mia prima esperienza da allenatore risale al 1991 come assistant per le linee. Ma l’incarico di offensive coordinator l’ho ricevuto quest’anno in questa co-gestione con Mauro Ferrari, , già HC per I cinque anni precedent, che ricopre l’incarico di defensive coordinator.

In quale squadra hai militato come giocatore?

Metà anni 80 Pirates Savona, fine anni 80 Saints padova. Poi rientro a Savona per chiudere a metà degli anni 90 negli Squali Golfo del Tigullio.

Cosa rappresenta il football nella tua vita?….che spazio gli dai?

Bella domanda. Ho cominciato a fare agonismo a 10 anni e lo sport è sempre stato parte integrante delle mie giornate e quindi della mia vita. Attualmente, anche per esigenze tecniche, occupa parecchio spazio.

Un aggettivo per definirti?

Sovrappeso. A parte gli scherzi, qualcuno mi definisce meticoloso, altri dispotico, qualcuno irascibile, spero che qualcuno mi definisca in modo più gradevole.

Quale lato del tuo carattere pensi sia più apprezzato dai ragazzi della tua squadra?....e perchè?

Forse il fatto che con loro sono sempre a disposizione sia dentro che fuori dal campo, sia per motivi tecnici che personali. A loro dico sempre che senza di loro io non avrei motivo di esserci e quindi è giusto che loro possano “utilizzarmi” ogni volta che ne sentono la necessità, e per qualunque motivo.

Possiedi un motto che ripeti spesso?

(mi viene da sorridere perchè ormai è un tormentone)si, “se siete venuti qui per divertirvi sappiate che a gardaland ci si diverte di più”...

Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?...e al termine del match?

Non vi fate male e non fate male a nessuno. Al termine del match, indipendentemente dal risultato, semplicemente “grazie”

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato. Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente..o semplicemente, se credi...dei saluti o dei ringraziamenti.

Grazie a voi dell’opportunità e del privilegio offerto. Negli ultimi anni sto ricevendo tante gratificazioni e soddisfazioni pur essendo passato dal casco alla lavagnetta. Questo per me vuol dire continuare a vivere una passione che non smette mai di farmi sentire innamorato di questo sport.

Le interviste: Alessandro Patroncino | CRABS Pescara



Siamo al "giro di boa" Della regular season, coach... Quali sono i punti di forza espressi maggiormente dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

I punti di forza della squadra sono sicuramente la compattezza della difesa e la varietà di gioco dell’attacco, dobbiamo migliorare l’efficacia del nostro passing game

Quali sono realisticamente, in percentuale, le speranze di arrivare ai playoff?...E, comunque, rispetto alle tue previsioni, come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

Nel football non si vive di speranze, ma di probabilità. Gran parte dei tuoi risultati dipende da te stesso, quindi ognuno è l’artefice del proprio destino sportivo. La squadra ha un buon 70% di probabilità di accedere ai playoff e l’andamento di quest’anno è sicuramente positivo e confortante.

Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti? Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?

Potendoci allenare solo un’ora e mezza per tre volte a settimana, gli allenamenti hanno un ritmo scandito dai minuti e dobbiamo ottimizzare il tempo al massimo con tutta la miriade di cose che c’è da fare. Gli aspetti sportivi curati maggiormente sono i fondamentali di base (placcaggio, blocco e ball handling), l’accuratezza degli schemi difensivi ed offensivi e la pulizia del gioco (particolare attenzione è posta sull’uso del casco come protezione e non come arma d’offesa). Gli aspetti disciplinari vertono sul rispetto dei compagni di squadra, dei coaches, della dirigenza e sulla presenza assidua agli allenamenti.

In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane, diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

Circa il 50%, ma su questo aspetto stiamo lavorando per aumentare considerevolmente la percentuale di under 21.

Qual'é la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?

Sicuramente Salerno. In attacco è ben strutturata ed ha giochi semplici, ma efficaci e ben eseguiti. In difesa è abbastanza coriacea ed aggressiva.

E' anche quella che esprime il miglior gioco?

Sempre Salerno.

Come vi preparate ad un incontro?…qual'é lo spirito giusto con il quale affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

Se riusciamo a fare un minimo di scouting della squadra avversaria possiamo prepararci per impostare la gara in maniera da agire sui loro punti deboli e correggere i nostri. Se non c’è possibilità di visionare filmati e/o vedere giocare gli avversari, in attacco bisogna eseguire i nostri schemi alla perfezione ed in difesa bisogna cercare di sapere affrontare situazioni inconsuete. Fermo restando che durante l’incontro si effettueranno aggiustamenti “in corso d’opera”



Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato a tuo avviso? ...e la favorita della Conference alla quale appartieni?

Preferisco dire chi secondo me si contenderà il Nine Bowl. Azzardo un Blue Stroms vs Legio XIII.

Come giudichi l'organico a tua disposizione? Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo senz'altro parlare, a tuo avviso?

Sono tutti ragazzi (chi più chi meno……) in gamba e motivati, ben preparati dal nostro trainer Max Zenobio. Citerei per la nostra difesa di sicuro Michele Labianca, capitano ed OLB, Eros Buglione MLB (under 21) ed in generale il pacchetto dei defensive backs. L’attacco è un buon misto di veterani con tanta esperienza ed ottimi innesti giovani. La linea d’attacco è guidata da Alessandro Gammelli veterano del football con Giuseppe Giannuzzo (under 21) che migliora rapidamente, i nostri QB Simone Iannucci (under 21) e Francesco D’Onofrio sono giovani e di talento, i running backs hanno l’esperienza di Nino Verì a fargli strada e le gambe veloci di Max Zenobio ed Harouna Sall (senegalese under 21) ed il pacchetto di ricevitori dà ottime garanzie “di presa”.

Qual è la situazione del football americano in Italia? Quali iniziative possono risultare utili per promuovere la diffusione del Football nella tua città?...e in generale in tutta Italia? Come giudichi la "spinta" alla pratica di questo sport nella tua regione?

Ci sarebbe da parlare per giorni... La situazione del nostro sport potrebbe essere un ottimo punto di partenza; abbiamo 35 squadre in CIF9, 21 squadre in Lenaf e 10 squadre in IFL più le squadre di flag football e quelle in LIF. Bisogna a mio modesto parere riunire tutto sotto l’egida di una sola federazione e parlare un solo linguaggio in termini di promozione sul territorio e marketing. Ci si sta muovendo bene con i media, ma dobbiamo migliorare almeno la presenza sui quotidiani o periodici a tiratura nazionale. Nel territorio invece è basilare la lungimiranza dei presidenti per veicolare la promozione con iniziative giuste (media, manifestazioni “in piazza”, eventi legati a partite e così via). E poi scuole, scuole, scuole e scuole. Capisco che gli sforzi sono sempre rivolti alla prima squadra perché è lì che gli sponsor contribuiscono al sostentamento della franchigia, ma bisogna abbassare l’età dei praticanti e penso che gli sforzi della federazione debbano indiscutibilmente dirigersi in questa direzione. Per avere ottime prime squadre abbiamo bisogno di squadre giovanili eccellenti.

Da quanto tempo alleni questa squadra?

Da head coach quest’anno, ma sono nel coaching staff da sempre

In quale squadra hai militato come giocatore?

Crabs

Cosa rappresenta il football nella tua vita?... che spazio gli dai?

Una passione infinita, un impegno sociale ed educativo, uno stile di vita. Dopo la famiglia ed il lavoro tutto il resto del mio spazio è del football.

Un aggettivo per definirti?

Simili giudizi li lascio agli altri.

Quale lato del tuo carattere pensi sia più apprezzato dai ragazzi della tua squadra?...e perchè?

Il mio telefono per i giocatori è acceso 24 ore su 24.

Possiedi un motto che ripeti spesso?

Il coach vi vuole bene, voi volete bene al coach? (di solito la risposta è si...) Allora andiamo a prenderci questa vittoria.

Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?...e al termine del match?

Ogni partita una cosa diversa che rispecchia le sensazioni del momento. Al termine del match si vinca o si perda c’è sempre qualcosa da dire, ma soprattutto il lunedì dopo c’è sempre qualcosa di nuovo e migliore da fare sul campo. Parlare ai giocatori è importante, ma insegnargli qualcosa di nuovo per vincere un’altra partita è molto importante.

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato. Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente... o semplicemente, se credi... dei saluti o dei ringraziamenti.

Insegniamo ai nostri giocatori un football ben giocato nel rispetto delle regole e degli avversari, ed insegniamo ai più giovani ad essere dei bravi giocatori, ma anche dei bravi uomini. Saluto tutti i praticanti di questo splendido sport e ringrazio con infinito amore la mia famiglia per la pazienza con cui mi sopporta e mi supporta. Un ringraziamento particolare va agli amici di una vita che condividono con me gioie e dolori del coaching staff e le interminabili serate del dopo allenamento. A loro va tutta la mia stima e la mia amicizia.

Le interviste: Bart Iaccarino | MARINES Lazio



Siamo al "giro di boa" della regular season, coach...Quali sono i punti di forza espressi maggiormente dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

I nostri punti di forza sono sicuramente racchiusi all’interno della difesa, che vanta tra le sue fila atleti di alto valore tecnico e di giovane età, tutti “made in Marines”, inoltre abbiamo giocatori molto esperti sul campo provenienti da altre realtà, ciò fà si che ci sia un mix esplosivo tra le due miscele!
Da migliorare invece è l’attacco, abbiamo tanti ragazzi alle prime esperienze che devono lavorare sodo per arrivare ad un buon livello di football, ma sono tutti giovani ed affamati di football e sono sicuro che per i prossimi campionati ci daranno tantissime soddisfazioni.


Quali sono realisticamente, in percentuale, le speranze di arrivare ai playoff? …E, comunque, rispetto alle tue previsioni, come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

Sinceramente il nostro obiettivo principale è quello di far giocare tutti i nostri ragazzi, prevalentemente provenienti dai settori giovanili, per dare loro la possibilità di accumulare quanta più esperienza possibile in modo da creare un cambio generazionale nel team IFL il prima possibile. Il risultato per me non conta, l’importante è che nessuno dei miei ragazzi si faccia male e che si divertino tutti giocando allo sport più bello del mondo!



Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti? Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?

Noi ci alleniamo due volte a settimana ogni martedì e giovedì, basiamo il format dell’allenamento sulla stessa base di quello della IFL, quindi Warm up, individuals, 7vs7, inside run, team e special teams. In questo modo vogliamo far si che quando l’atleta passi dal CIF alla IFL non abbia nessuna differenza nella tipologia d’allenamento e possa sentirsi a suo agio il più possibile. Per ciò che concerne il lato tecnico-sportivo, improntiamo tutto il nostro football style nello stesso modo, dalla IFL alla Under15, abbiamo deciso di percorrere questa politica seguendo l’esempio di teams come Hogs e Panthers, in modo da creare una vera e propria scuola football che accompani ogni giocatore durante tutta la sua permanenza all’interno dei Marines. Inoltre curiamo molto l’aspetto disciplinare, anche per rispecchiare il più possibile il nostro nome, e i risultati vista la giovane età dei nostri atleti si rispecchiano, per la gioia delle famiglie, anche all’interno della loro vita quotidiana.

In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane, diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

Dovrebbe essere all’incirca il 90% del nostro roster, come dicevo prima il nostro CIF9 team è basato in gran parte da giocatori che prendono parte ai campionati giovanili.

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?

Senza ombra di dubbio i Crusaders Cagliari, sono un team molto compatto e con altissima esperienza, nonchè campioni in carica attuali, annoverano tra le loro fila grandi atleti come Mattia Pisu e secondo me sono di nuovo in corsa per il titolo.

E' anche quella che esprime il miglior gioco?

Forse non il migliore ma senza dubbio il più efficace!

Come vi preparate ad un incontro?…qual'è lo spirito giusto con il quale affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

Ci piace studiare il nostro avversario, vedere i loro video e prepararci al meglio per l’incontro, abbiamo la fortuna di avere un coaching staff di alto livello, oltre ai miei collaboratori italiani Fiordalice, Gasparini e Cappellacci disponiamo anche di tutti gli atleti e coaches impegnati nella IFL. Cerchiamo di tenere altra la concentrazione di tutti durante la durata di tutto l’allenamento e nel pre-game facciamo in modo che ognuno si focalizzi nel proprio lavoro per dare a tutti la opportunità di entrare in campo al 110%.

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato a tuo avviso?...e la favorita della Conference alla quale appartieni?

Per entrambe le domande i Crusaders!

Come giudichi l'organico a tua disposizione? Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo senz'altro parlare, a tuo avviso?

Penso che ogni Coach che abbia la fortuna di allenare qui in Italia vorrebbe un organico come quello del CIF9 dei Lazio Marines. Ho la fortuna di potermi avvalere ad ogni allenamento di minimo 40-45 persone, e nel pre-season siamo arrivati a 61 durante un allenamento, neanche in nazionale ho visto così tanti giocatori. Dovrei citarli tutti per la passione e la dedizione che mettono quando scendono in campo, ma farò solo alcuni nomi di quelli a mio avviso sono i più promettenti e dei quali sentirete parlare presto... Mingoli E., Scaringella, Capra, Datturi, Grillo, Picariello e Romor, l’età media di questi ragazzi è di 17 anni e 6 su 7 fanno già parte della nazionale Under 19.



Qual è la situazione del football americano in Italia? Quali iniziative possono risultare utili per promuovere la diffusione del Football nella tua città?...e in generale in tutta Italia? Come giudichi la "spinta" alla pratica di questo sport nella tua regione?

Il football in Italia sta crescendo ogni giorno di più, la Federazione sta facendo un buon lavoro e il CIF9 nè è il risultato, ben 35 teams che hanno aderito a questo campionato che non sono pochi calcolando la miseria del football negli anni passati. Per ciò che concerne il nostro piccolo devo dire che nostra società si muove molto bene nel volantinaggio per il reclutamento, basta pensare che lo scorso settembre ai try&out estivi abbiamo avuto 107 ragazzi in totale, frutto di un’ottima campagna pubblicitaria messa in pratica dalla nostra dirigenza. Per la promozione del nostro sport ed per avere una spinta concreta penso che ci sia bisogno di investire di più negli spazi televisivi è l’unico modo per arrivare a quanti più utenti possibili e tornare nel minor tempo ai fasti degli anni ’80, sogno per ognuno di noi che gioca a Football!

Da quanto tempo alleni questa squadra?

Dal 2007, ho iniziato come Assistant in Under 18 per passare in pochi anni a ricoprire la carica di Head Coach in varie categorie e responsabile dei settori giovanili.

In quale squadra hai militato come giocatore?

Ho iniziato a giocare a football nei Nightmares Sorrento nel 1999, di li a pocoi sono passato ai Seagulls Salerno, e nel 2001 sono approdato ai Marines. Ho avuto anche una piccola parentesi spagnola nelle fila degli Imperials Reus, 2005-06.

Cosa rappresenta il football nella tua vita?….che spazio gli dai?

Il football per me è tutto! Dedico ogni giorno della mia vita a questo sport sia in campo che fuori, da quando ho iniziato a giocare non ho mai smesso! Mi sono messo ogni volta in gioco per raggiungere obiettivi sempre più alti e la proposta di qualche mese fà per un contratto in GFL con i Berlin Adler, che ho rifiutato per rimanere qui ai Marines, è stata un’enorme soddisfazione.

Un aggettivo per definirti?

Testardo!

Quale lato del tuo carattere pensi sia più apprezzato dai ragazzi della tua squadra?....e perchè?

Penso la mia grinta, la mia fame di football e la voglia che ho di stimolarli ogni giorno di più, per rendere ognuno di loro un giocatore migliore di quello che sono io.

Possiedi un motto che ripeti spesso?

Il motto di tutti i veri Marines...ONCE MARINE, FOR EVER MARINE!!!

Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?...e al termine del match?

Non uso preparare un discorso pre-game, mi piace molto dire loro quello che sento in quel determinato momento e cercare di stimolarli sul alcuni punti sui quali sono sensibili...Penso di esserci sempre riuscito sin ora, non ho mai visto nessuno dei miei giocatori esprimere meno del 110% indossando la divisa dei Marines. A fine partita mi piace sottolineare alcuni punti dell’incontro, stimolare la squadra anche dopo una sconfitta e non vedere l’ora di visionare il video.

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato. Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente...o semplicemente, se credi...dei saluti o dei ringraziamenti.

Voglio ringraziare tutti voi dello staff CIF9.com per il Vs impegno nel divulgare quante più informazioni possibili sulla lega più importante del football italiano. Inoltre voglio ringraziare sentitamente tutta la dirigenza della società Lazio Marines, nella fattispecie la persona di Demetrio Bacaro, che mi ha dà la possibilità di poter lavorare come un professionista in una realtà del tutto amatoriale.

WEEK 6: Comunicato Stampa FIDAF | a cura di Sergio Brunetti



Sabato si gioca una gara sola: quella tra la farm team degli Elephants Catania e i Cardinals Palermo. Finisce con i palermitani vincitori con un buon margine. Gli ospiti chiudono la gara nel primo tempo con i td di Spataro, D'Amico, Zarcone e Rizzo, mentre nel terzo quarto si assiste alla segnatura degli Elephants, giunta per mano del quarterback Conticello dopo un buon ritorno del kickoff di apertura dell'incontro. Le altre squadre scendono in campo la domenica. Buona la prova dei Seamen a 9 che si sbarazzano degli Hammers Lario. Victor Marin lancia 4 tdpass, uno per Iversen e 3 per Vezzoli, che segna anche 4 trasformazioni da un punto. Un altro touchdown su passaggio lo segna Sorteni che riceve da Terramocci. A referto anche Marin. Davanti ad un centinaio di spettatori i Goblins non hanno molte difficoltà nel disfarsi dei Leones nel derby d'Abruzzo. Molto buona la prestazione del quarterback Menè, leading scorer dei gialloverdi con 4 td all'attivo. Bene anche Di Nunzio con tre td segnati, uno dei quali su ritorno di punt. Un touchdown anche per Donatucci. Pasquini centra 5 volte i pali e Tatonetti segna una trasformazione da due punti. I Dragons Salento non lasciano spazi agli Spartans Taranto. Vitale, quarterback di casa, lancia tre td-pass a Schirinzi, Leuzzi e Calò con quest'ultimo che recupera un pallone deflettato dal difensore tarantino, e Quarta con le sue corse fa il resto. Per gli ospiti la segnatura arriva nell'ultimo quarto per mano del quarterback Monaco. Il derby veneto tra Hurricanes Vicenza e Cavaliers Castelfranco termina a favore degli ospiti che allungano solo nel finale, dopo che i padroni di casa smettono di ribattere alle segnature dei Cavaliers. Gli Storms battono tra le mura amiche, e sotto l'ormai classica pioggia, i Wolfpack La Spezia. Aprono le danze i padroni di casa, che chiudono il primo quarto 6-0, ma nel secondo gli ospiti pareggiano e sorpassano. Le due squadre andranno al riposo sul punteggio di 6-7 per i liguri. Nella ripresa ulteriore vantaggio di casa e “quasi” pareggio ospite. La trasformazione da due punti (scelta obbligata) dei gialloneri non riesce e gli Storms mantengono il vantaggio fino al fischio finale. Tra Irish Massa e Knights Persiceto, infine, finisce 26-44 per gli ospiti. Rinviata la partita tra Napoli 82ers e Crabs Pescara.

Sergio Brunetti | Ufficio Stampa FIDAF