sabato 12 maggio 2012

[Week 12] I protagonisti: Omar Passera | 65ers Arona

Arona (NO), 12 Maggio 2012 - Doveva essere (ed è stato) per i 65ers un anno di transizione, di esperimenti che mettessero alla prova il proprio organico per capire dove possono arrivare questi ragazzi in un certo numero di stagioni e capire come sfruttare al meglio le loro potenzialità. Fino a non molti mesi fa li vedevamo calcare i palcoscenici del flag football, adesso hanno deciso di intraprendere la strada del tackle e a quanto pare alcune scommesse le stanno già vincendo i ragazzi di Arona. Ogni partita li ha visti sconfitti finora, è vero, ma ogni match ha anche avuto un valore sportivo ed umano sconfinato, nella strada verso la crescita e la maturazione di questo bel gruppo di giovani atleti. Abbiamo scambiato due chiacchiere proprio con uno di loro, uno tra i più giovani, Omar Passera, QB #17 dei 65ers all'indomani del match contro i Mastiffs. Ascoltiamo le sue impressioni:

Ciao Omar e benvenuto. Netta sconfitta contro i biancorossi eporediesi. Che partita è stata?

I Mastiffs sono una squadra molto forte e solida,la partita si è svolta con pioggia e un terreno bagnato, il che ha decisamente smorzato il nostro stile di gioco offensivo solitamente aereo. Sono comunque molto contento della partita in quanto ci ha permesso come tutte quelle disputate in campionato di crescere molto come squadra.

Nel complesso qual'è stato il punto di forza, secondo te, del vostro collettivo? Ed il punto debole?

Indubbiamente il nostro punto debole è l'inesperienza dei giocatori (me compreso) che si riscontra spesso nella difficoltà ad eseguire dei buoni placcaggi o blocchi, il nostro punto di forza è sicuramente la rapidità di apprendimento e la velocità dei nostri giocatori.

Come giudichi la tua prestazione?…

Nell'ultimo incontro la mia prestazione non è stata molto buona (la pioggia non aiuta i QB), nonostante ciò sono convinto di aver fatto molti progressi durante questa stagione specialmente dal punto di vista decisionale, mi impegno molto e quasi ogni giorno per migliorarmi sia fisicamente che mentalmente per poter ottenere migliori risultati.

Raccontaci un momento-chiave della partita.

Ad inizio partita dopo aver vinto il lancio della moneta ed aver deciso di ritornare il kickoff il nostro ritornatore ha perso il pallone che è stato subito ricoperto dalla squadra avversaria, questo ha un po' demoralizzato il nostro team...

A questo punto della stagione, puoi tracciare un bilancio di come sia andata complessivamente per te? Cosa vorresti chiedere in più a questo Campionato?

Complessivamente sono molto contento perchè mi ha permesso di crescere e di dimostrare che anche la mia squadra può far paura come abbiamo fatto nella partita con gli Hammers, piccolo rammarico di questo campionato non essere riuscito a fare tanti completi quanti volevo, ma non è mai troppo tardi!!

Gli avversari che vi siete trovati di fronte volta per volta hanno testimoniato certamente un po' la vostra inesperienza, che potrà essere colmata pian piano con la pratica, con le partite e con la crescita progressiva...

Tutti gli avversari che abbiamo incontrato sono stati molto preparati e indubbiamente più esperti di noi, in particolare i Blue Storms sono stati irraggiungibili sotto ogni aspetto per la nostra squadra.

Qual è secondo te la qualità che i tuoi compagni apprezzano di più in te?

Credo sia il fatto che amo questo sport e questa squadra e sanno che per ognuno di loro camminerei tra le fiamme...

Con quale spirito ti prepari ad un incontro?…hai un gesto scaramantico? Qualcosa che fai sempre prima di ogni match?

Nessun gesto scaramantico prima di ogni match…mi basta stringere la mano del mio center e ricordargli che la mia vita è nelle sue mani per i prossimi 40 minuti…

Io direi anche per le successive tre ore e passa…ahaahha….comunque...Cosa rappresenta il Football nella tua vita?….che spazio gli dai?

Il football per me è molto più di uno sport…è uno stile di vita, quasi ogni giorno mi impegno per questo sport, in palestra o agli allenamenti, perchè questo sport mi dà emozioni mai provate prima ed è giusto che io ricambi questo immenso dono.

Cosa ti piace di più di questo sport? Quali sensazioni ti trasmette far parte del tuo team?

Mi piace il concetto di squadra-famiglia che si crea, o che si dovrebbe creare, all'interno di una squadra. Fare parte del mio team mi rende molto felice soprattutto perchè mi ha dato la possibilità di conoscere molte persone uniche.

Il numero che porti sulla maglia…rappresenta qualcosa in particolare per te?

17 è un numero che si è riproposto spesso nella mia vita e ora sarà sempre con me, si può considerare il mio numero fortunato...

Hai un nickname?

Nessun soprannome…se non consideriamo "QB", appellativo con cui molti compagni dell'attacco mi chiamano per ovvi motivi.

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…..e quale è la squadra che vorresti incontrare prima o poi?

Sicuramente i Blue Storms, perché credo siano ad un livello superiore rispetto alle altre, hanno un gioco più completo….le Aquile invece sono una delle squadre che mi piacerebbe sfidare quando ne saremo all'altezza...

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato?

Nel nostro girone gli Skorpions sono i favoriti ed effettivamente hanno un record di segnature subite che fa spavento...

Esiste un giocatore al quale ti ispiri?

Ho un debole per Drew Brees...trovo sia un QB completo e molto molto intelligente.

Ci racconti un episodio curioso o particolare che ti è capitato in campo oppure in allenamento?

La prima volta che ho subito un vero e proprio sack dal lato cieco, ho sentito un dolore incredibile ma mi sono bastati pochi secondi per rendermi conto che nemmeno il dolore più atroce potrebbe farmi passare la voglia di praticare questo sport fantastico…

Qual è la cosa più bella che ti ha insegnato il football fino ad adesso?

Il football insegnato dal nostro coach Riccardo Robecchi mi ha insegnato a vivere, a capire cosa è importante e cosa è trascurabile.

Lasciaci con un pensiero finale...

Voglio ringraziare per il tempo e per la passione dedicata a me e alla nostra squadra il nostro coach, il giocatore a cui mi ispiro è Drew Brees ma l'uomo a cui mi ispiro è senz'altro Riccardo Robecchi, un ringraziamento anche al nostro presidente Cinzia Spadaro che ci sostiene sempre ad ogni partita nonostante i risultati. Un saluto a tutti i 65ers!

E ci uniamo anche noi a questo saluto ai ragazzi aronesi. Grazie a te, Omar. Alla prossima.

US Cif9.com

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