martedì 15 maggio 2012

[Week 13] I protagonisti: Andrea Zambon | Cavaliers Castelfranco

Castelfranco Veneto (TV), 15 Maggio 2012 - Mancava solo il sigillo del primo posto nel girone G per poter definire la regular season dei Cavaliers più che positiva. Grazie alla vittoria di sabato contro gli Hurricanes, i bianco-rosso-neri veneti si confermano leader della division e staccano un biglietto importante per i playoff, quello che li vede etichettati come Testa di Serie n.4 al Nord. I ragazzi guidati da coach Paolo Lazzaretto osserveranno quindi un ulteriore turno di riposo, attendendo la vincente dallo scontro (wild card round) tra le teste di serie n.5 e n.12 del Nord (Predatori vs Redskins in caso di vittoria sabato prossimo dei Predatori a La Spezia…oppure Pirates vs Redskins in caso di vittoria dei Wolfpack sui bianco-arancio genovesi). Comunque vada sarà un turno di playoff interessante. Intanto godiamoci, dalle parole di Andrea Zambon, QB #5 dei Cavaliers Castelfranco, le impressioni su quest'ultimo match di regular season contro i vicentini Hurricanes e approfittiamone per conoscere meglio il playmaker della formazione castellana:

Ciao Andrea e benvenuto. Finalmente questa leadership della division G è realtà. Battuti gli uragani vicentini, siete primi del girone e testa di serie n.4 al nord. Un'altra partita avvincente quella di sabato pomeriggio..ci racconti come è andata?

Era in pratica lo spareggio per il primo posto in girone. Una specie di derby qui da noi. Entrambi eravamo già qualificati con 4-1, ma sono convinto che anche gli Hurricanes abbiano giocato sul serio, il primo posto vuol dire molto. Siamo riusciti ad andare in vantaggio, e a mantenerlo fino alla fine.

Cosa ha funzionato di più secondo te del vostro collettivo?…e cosa meno?

Io dico che il punto di forza è stato proprio il collettivo, la palla la tiene uno solo, gli altri 8 sono il suo punto di forza. Ovviamente vale lo stesso anche per la difesa. Ed è altrettanto importante (chiodo fisso dei coachs) avere tanti giocatori a bordo-campo, forti tanto quanto gli starter, per fare cambi decisivi. Punto debole..no, non posso proprio svelarlo..

Ahahahah…hai ragione, potrebbe essere oggetto di studio dei prossimi avversari ai playoff…Come giudichi invece la tua prestazione?…

Guarda, io devo migliorare sotto tutti gli aspetti, mi sento bravo solo in altezza e peso. Il mio ruolo è sempre stato tight end, ma per un leggero infortunio di mio fratello, l’altro QB, l’ho dovuto sostituire, ora siamo teste di serie, questo dimostra che una panchina lunga è una gran cosa.

Raccontaci un momento-chiave della partita...

Secondo me la partita è stata decisa dal fatto che, dopo due segnature per parte, eravamo 14-12.
Poi noi abbiamo segnato ancora e tenuto bene...

A questo punto della stagione, puoi tracciare un bilancio di come sia andata complessivamente per te? Cosa vorresti chiedere in più a questo Campionato?

Io sono molto contento, ho in mente molti episodi ed emozioni da ricordare, vedo un bel margine di miglioramento e non potrei chiedere di meglio. Sarebbe bello che fosse solo un inizio, possiamo davvero andare lontano.

Come giudichi la prestazione degli Hurricanes visti in campo sabato?

Vicenza è una squadra forte. Credo che questo termine li descriva bene, non ho visto un loro punto debole, lo dimostra il loro record. In più credo avessero un paio di assenze importanti.

Qual è secondo te la qualità che i tuoi compagni apprezzano di più in te?

Non te lo saprei proprio dire, neanche se tirassi ad indovinare. Io cerco di esserci sempre, sia come presenza agli allenamenti, sia come sostegno ai compagni. E poi sono il più vecchio in spogliatoio, una vera mummia…Ce lo diranno loro…

Con quale spirito ti prepari ad un incontro?…hai un gesto scaramantico? Qualcosa che fai sempre prima di ogni match?

E’ bello perché la partita la sento già qualche giorno prima. Ecco, io non credo nella scaramanzia, ma se posso le provo tutte! Chi può dire che poi non serva davvero.. Prima della partita mi spalmo una bella dose di anti-infiammatorio, tanto male non fa..

Cosa rappresenta il Football nella tua vita?….che spazio gli dai?

Il football si è preso un bel terzo posto sul podio delle mie priorità. Dopo famiglia e lavoro. Chissà se non anche secondo.. Rappresenta una bella valvola di sfogo, completa.

Cosa ti piace di più di questo sport? Quali sensazioni ti trasmette far parte del tuo team?

Il bello è il gruppo, ognuno trova un suo posto, facilmente o a fatica, ma alla fine lo trova. E non ci sono sotterfugi o chiacchiere da bar, tutto viene a galla in campo. È una bella metafora della vita. Essere un Cavs è un onore, per le tante persone che mi permettono di divertirmi e crescere giocando, per il tanto lavoro che c’è dietro le quinte, per il gran spirito di squadra.

Il numero che porti sulla maglia…rappresenta qualcosa in particolare per te?

C’erano due maglie rimaste quando ero secondo TE e terzo QB, 5 e 15. Mio fratello mi ha detto che gli piaceva il 15, io gli ho detto: ma sì, perche no! Predilo tu. Adesso al mio 5 ci sono affezionato...

Hai un nickname?…

No, niente soprannome. Ormai è passato tanto tempo, e mi piace anche di più così...

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?..e quale è la squadra che vorresti incontrare prima o poi?

Credo siano state le Aquile e i Neptunes, l’anno scorso, siamo riusciti a scalfirli ma ci hanno chiuso la porta per i playoff. Mi piacerebbe incontrare i Bills, vorrei vederli con i miei occhi, in campo.

Qual è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato?

Ovviamente per i pronostici valgono le classifiche, Bills e Cardinals. Se dico Cavaliers porta male? Ok non lo dico...

Esiste un giocatore al quale ti ispiri?

In Nfl ci sono 32 QB giusto? Bene allora a tutti quei 32, più i secondi e terzi. Tutti secondo me possono insegnarmi qualcosa, per questo cerco di ascoltare sempre. Comunque Brady e Gronkowsky sono dinamite...

Ci racconti un episodio curioso o particolare che ti è capitato in campo oppure in allenamento?

Mi viene in mente, proprio contro Vicenza, che nella mia prima (e unica) azione in difesa, in uno special team, ho fatto proprio io il placcaggio, e gli arbitri hanno prontamente espulso sia me che il ritornatore.. scena teatrale... Poi mi sono spiegato con il ritornatore e ci siamo fatti una gran risata, perchè il fallo per fortuna non c'era...

Qual è la cosa più bella che ti ha insegnato il football fino ad adesso?

Prima di iniziare a giocare credevo di essere uno che non mollava mai, ora il football mi ha insegnato meglio questo concetto.

Libero spazio adesso alle tue conclusioni ed eventuali saluti o dediche...

Devo per forza salutare e dedicare questo attimo a tutti i miei compagni, i miei coach (veri maestri), alla presidentessa e alla dirigenza, ai miei veri amici dentro la squadra, ai collaboratori (genitori e appassionati), ai tifosi (sempre in campo con noi), i miei genitori e al mio fratellone, e alla mia prima supporter, la mia neo-moglie Anna. Se sono qui è grazie a loro.

E anche noi ci accodiamo ai saluti a tutta la famiglia Cavs. Un grazie a te e a presto, Andrea. Alla prossima.

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