martedì 1 maggio 2012

[Week 11] Le interviste post-partita: Nico Amoroso | Pirates Savona

Savona, 1 Maggio 2012 - Dopo circa un mese di assenza dai campi di gioco, ritornano i Pirates e lo fanno nella dura trasferta cuneese contro la corazzata Bills. Tutto secondo quanto pronosticato alla vigilia, piemontesi che sommergono la ciurma neroazzurra con un gran numero di touchdown e savonesi che devono arrendersi alla maggiore forza e tecnica dei bufali bluarancio, obiettivamente di un'altra categoria. Termina così la prima fase del girone I. In attesa dell'inizio del turno interdivisionale, scambiamo due chiacchiere con Nico Amoroso, coach dei Pirates Savona:

Ciao Nico e ben trovato. Occasione un tantino "spiacevole" per ritornare ospite sulle nostre pagine, mi rendo conto, ma parlaci un po' di come sono andate le cose… I Bills sono una vera armata, non è così?…che partita è stata?

Più che una partita è stato uno scrimmage a senso unico. Al  primo quarto eravamo già sotto di tre segnature. A parte il loro TD subìto sul primo kickoff ha poi influito psicologicamente l’uscita immediata per infortunio di Dario Rizza.  E con questo non voglio assolutamente dire che la partita avrebbe potuto prendere pieghe diverse. Magari solo un passivo meno pesante.

Cosa ti è piaciuto di più del tuo collettivo in campo…e cosa ti è piaciuto meno…

Paradossalmente sono più le cose che mi sono piaciute. Li abbiamo affrontati comunque a viso aperto, con la consapevolezza del gap che ci separava.  I due baby Qb schierati hanno giocato con la giusta tranquillità, cercando di eseguire i giochi al meglio. La difesa è stata invece un po’ più nervosa rispetto ai suoi standard.

Cosa vuol dire questa sconfitta a questo punto della stagione?…che significato assume?

Assolutamente nessun significato. In quasi quarant’anni di agonismo giocato e allenato credo di aver imparato a distinguere dove rammaricarmi e dove no. Ci sono dei limiti che bisogna saper riconoscere, altrimenti non li potrai mai affrontare e migliorare. L’impossibile è diverso dall’oggettivamente difficile.

I playoff sono ancora un obiettivo possibile. Come la vedi?

Certo, possibilissimo. E questa fase interdivisionale, che personalmente gradisco parecchio, rimescola le carte perché, non essendoci scontri diretti all’interno del girone, mette le squadre in una condizione di corsa a distanza che tiene aperte tutte le possibilità.

Segnalaci, se ti va, gli autori di una buona prestazione in campo...

I miei personali MVP del mio team sono Castagnola e Buetto per l’attacco, e Romano per la difesa.

Il momento-chiave del match?

Il fischio finale. A parte le battute, in un match del genere non esiste un momento chiave. Come dicevo sicuramente l’infortunio di Rizza ha condizionato ulteriormente il gap soprattutto psicologicamente. E poi, nel nostro piccolo, essere stati gli unici, fino ad ora, ad aver violato la loro endzone.

Quali importanti indicazioni hai tratto da questo match, utili per il prossimo futuro?

Sicuramente l’intensità con cui abbiamo affrontato la gara. E poi alcune cose tecniche che pero’ per pretattica non ti dirò, spero mi perdonerai per questo.

Certo!..no problem, coach. Come giudichi piuttosto la prestazione dei tuoi avversari?

Quando vedi giocare dei talenti c’è solo da imparare. Loro non ti lasciano nemmeno le briciole come è giusto che sia. E’ che sono fuori target per un campionato entry level.

Un aggettivo per definire i tuoi ragazzi visti in campo.

Convincenti, nonostante la grandinata di punti subiti.

Il prossimo vostro impegno è in casa con i Commandos Brianza, una matricola niente male. Quali sensazioni in vista di questo match?

Vengono da un girone tosto e credo che la posizione in classifica in quel girone non sia di riferimento per alcuna valutazione. So che sono veloci e eseguono gli schemi con precisione. Se dovessi giocarmi un euro sul risultato finale credo che quell’euro lo userei per bermi un caffè.

E ti facciamo compagnia, Nico. Ok, lascio a te la consueta considerazione finale, coach.

Questo per noi si sta rivelando un anno particolare. Non rinnegando quelli che erano i propositi iniziali di raggiungere i playoff ci siamo ritrovati nelle condizioni di essere considerate una delle pretendenti ai playoff  stessi. E questo ci fa partire ogni volta con una responsabilità in più. Ma va bene cosi, fa parte del gioco. Sta a noi esserne all’altezza.

Grazie Nico. Alla prossima.

US Cif9.com

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