domenica 4 marzo 2012

Caribdes: Quando il risultato finale non conta



La cornice dello stadio del CUS di Catania è stata teatro ieri dell’ennesima conferma di quanto il Football americano rappresenti una galassia a parte nel firmamento dello sport italiano ed internazionale. Si sono trovate di fronte due formazioni di belle speranze con solo un anno di esperienza alle spalle, infarcite di giovani e giovanissimi, che già nello scorso campionato avevano dato vita a due confronti ad alta tensione emotiva. Quest’anno, considerato il potenziale del girone A del campionato CIF9 e la procedura che consente alle migliori terze classificate di passare il turno di regular season, i Catanesi ed i Messinesi covano concrete possibilità di accedere per la prima volta nella loro storia ai Playoff. Va da sé quindi che la sfida di ieri ha rappresentato una pietra miliare per il prosieguo del campionato. Ebbene la logica del Football è solo una, la vittoria. Per sancirla esistono regole chiare affinché il migliore in campo persegua il primato. Gli avversari saranno solo sconfitti, non può esistere un pareggio.



Quanto avvenuto ieri a Catania, sebbene l’arido risultato finale sancisca la vittoria giallorossa, esula dalla logica del football sconfinando nella filosofia dello sport. Per la terza volta le due squadre hanno dato vita ad una partita entusiasmante in ogni suo minuto di vita. Tre ore di botta e risposta che hanno sconfinato abbondantemente oltre il concetto concreto del tempo che si è magicamente fermato durante l’over time. La cronaca risulta già di per sé abbastanza eloquente. Catania inizia i giuochi d’artificio con il QB Conticello a dirigere l’orchestra catanese andando a segno al primo possesso pescando in End Zone Wendmagene lasciato completamente solo dalla distratta difesa dei Caribdes. La successiva trasformazione da due porta il risultato sul 8-0 per gli Elephants. Palla ai Caribdes che attraverso un gioco di corse riesce a segnare con Milioti e siamo sul 8-6. Catania non riesce ad essere efficace e il possesso passa ai Caribdes che ancora con l’imprendibile Milioti marca il TD del sorpasso: 8-14 dopo la trasformazione per Messina. Gli Elephants non ci stanno e tramite il gioco aereo pizzicano sempre i DB di Messina colpevolmente in ritardo avanzando palla fino alla red zone per poi segnare con una corsa da 14 yard di Conticello che trasforma anche da 2 con un passaggio per Wendmagene per il nuovo sorpasso degli Elephants, 16-14. I Caribdes non mollano e questa volta entrano in campo mostrando una offense in grado di sciorinare sia corse che passaggi unitamente a screen ben riuscite. In Red zone questa volta ci pensa il rookie Liossis alla prima soddisfazione personale della carriera. Ancora una volta l’attacco catanese viene fermato dalla defense giallorossa ben gestita da Roberto Cardile. I messinesi hanno pochi secondi sul cronometro. Muovono bene palla e a 10 secondi dalla fine lanciano in profondità su Quadrana che sciaguratamente esce dal campo per tentare di fermare l’orologio quando il tempo era oramai scaduto, non rendendosi conto di essere rimasto da solo a percorrere le yard che lo separavano dal TD. Il Primo tempo finisce 16-22 col rammarico messinese ma con il pubblico assolutamente divertito.



Il terzo periodo comincia all’insegna delle difese. Gli unici a marcare però sono ancora i Messinesi con un irresistibile Failla che di forza supera l’End zone nonostante lo strenuo tentativo catanese. PAT buona con corsa del QB Petrullo e volo acrobatico sulla safety in rimonta e siamo a 16-30 alla fine del terzo quarto. Partita che si mette bene per Messina? Neanche a pensarlo quando c’è l’attacco Elephants in campo. I giovani del presidente Correnti non concedono nulla agli avversari, neppure la minima sbavatura, segno che il lavoro dei coaches catanesi è di ottimo livello. Conticello oltre a lanciare sa anche correre e mette a segno il TD del 22-30. Trasformazione di Gulisano: 24-30. Palla ai Caribdes che ancora una volta si dimostrano poco concentrati e a metà campo commettono un fumble che spalanca le porte per la rimonta definitiva degli Elephants. Nel 2 minutes warning Catania pesca ancora Wendmagene da solo in profondità, una rimonta disperata di Ardiri impedisce la segnatura che arriva però qualche drive dopo, con una corsa di Castello 30-30. Messina è alle corde e nelle mani della offense catanese che però proprio sul più bello fallisce la trasformazione da 2, concedendo ancora vita ai Messinesi nei 27 secondi rimanenti.



Messina ancora contro l’orologio. Petrullo dispensa ottime scelte portando l’attacco messinese a prendere molto terreno sino ad arrivare ancora agli ultimi secondi. Lancio lungo su Quadrana ancora da solo ma l’intervento dei pass rusher Catanesi ostacola il completo movimento del QB ed è intercetto Elephants. Conticello ha solo 6 secondi, si finirà con un Sack che aprirà al primo over time della storia delle due compagini siciliane. Inizia Catania ad attaccare. 3 drive e Gulisano è in End Zone, no good la trasformazione: 36-30. E’ il turno di Messina che oramai stenta anche sulle corse. Ciononostante Failla riesce a segnare ma la PAT della vittoria non riesce, 36-36 e si continua ad oltranza. Oramai in campo i ragazzi si reggono solo sui nervi. Attacco Caribdes e nuovo TD di Failla. La corsa per la PAT di Galletta si ferma a una yard dalla End Zone 36-42. Ora la pressione è sui giovani elefanti. Canticello mette su ancora due buoni drive. La difesa di Messina stavolta regge fino al quarto tentativo a 5 yarde dal TD. L’ultimo gioco è un passaggio, Galletta in extremis riesce a deflettare per l’incompleto che sancisce la fine di un incontro al cardiopalma. Sebbene il freddo risultato premi Messina, ieri in campo ha vinto solo il Football giocato da giovani siciliani dal glorioso futuro. L’appuntamento per il prossimo show è a Messina per il match di ritorno.

US Caribdes


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