martedì 20 marzo 2012

[Week 5] Le interviste post-partita: Enrico Moglioni | Black Hammers Ostia

Ostia (RM) - 20 Marzo 2012 - C'è chi fa del lavoro silenzioso la sua arma vincente, del sacrificio costante e del lavoro di squadra il proprio pane quotidiano, in nome dei valori più importanti e più sani che il nostro sport possa regalarci ogni giorno. Ricetta semplice ma efficace quella degli ostiensi Black Hammers, ai quali son bastate due partite consecutive, ed altrettante vittorie, per riprendere quota e sperare in quello che pare, ora come ora e risultati alla mano, il primo dei loro obiettivi stagionali: i playoff. Sulla loro strada stavolta i capitolini Gladiatori, superati dai nero-oro attraverso una straordinaria prova di carattere. Sentiamo come è andata dalle parole di Enrico Moglioni, head coach del Team di Ostia.

Ciao Enrico. Continua l'ottimo momento per i Black Hammers. Ci racconti un po' come è andata domenica contro i Gladiatori?

La partita è iniziata in salita, soprattutto per il nostro attacco che non riesce a concretizzare un buon primo drive. Il primo quarto si conclude con le difese che neutralizzano gli attacchi. Il secondo quarto vede in vantaggio gli ospiti che si portano sul 7 a 0. Da qui sale in cattedra la nostra difesa guidata egregiamente dal Defense Coordinator Augusto Sciusco coadiuvato dall’Assistant Gianluca Bassano. Una difesa che non lascia ne spazio ne respiro all’offense avversaria e che concretizza la sua devastante efficacia provocando una safety. Alla fine del secondo quarto riesce a sferrare un altro duro colpo: il Capitano Simone Cerini intercetta e si invola per 55 magnifiche yards nella endzone avversaria siglando, allo scadere del tempo grazie alla trasformazione alla mano, il punteggio sul 10 a 7 per i Black Hammers. Il terzo quarto inizia con il nostro attacco in balia della difesa avversaria. Subiamo due safeties che riportano in vantaggio gli ospiti per 11 a 10. Il momento è difficile ma l’attacco esce dal campo supportato da tutti i compagni degli altri reparti che danno prova di grande unione e maturità agonistica.



La nostra difesa sempre superba e micidiale continua a recuperare palloni, ma l’attacco Black non riesce mai a trovare un varco nella solida e preparata difesa avversaria. L’ultimo quarto segna un qualcosa che rimarrà indelebile nell’immaginario collettivo della nostra squadra. La nostra difesa teleguidata dalla side line da uno strepitoso Sciusco riesce, a poche yards dalla endzone, ad evitare il KO definitivo. E, come nel famoso incontro di boxe di Kinshasa del 1974 tra Cassius Clay e George Foreman, succede quello che qualsiasi allenatore vorrebbe dalla propria squadra, dai propri ragazzi. Dopo aver subito colpi su colpi usciamo improvvisamente dalle corde, cambiamo completamente strategia di gioco, spiazzando letteralmente la difesa che fino ad allora aveva giocato contro un pungiball e infilando tre primi down consecutivi sferziamo un destro micidiale che arriva attraverso una corsa dell’inesauribile Manuel Folgori che oltrepassa l’endzone avversaria. Trasformiamo alla mano e il punteggio è 18 a 11 ad una manciata di secondi dalla fine, giusto il tempo per la standing ovation dedicata alla nostra difesa che, impietosa, di nuovo si riappropria del pallone.


Risultato incerto fino al termine, con botta e risposta di safeties…fino al touchdown di Folgori in un finale entusiasmante...ha vinto la squadra che ha sbagliato meno?

Ha vinto la squadra più compatta, più umile, più determinata, più consapevole dei propri mezzi e che soprattutto, fino all’ultimo secondo, ha “voluto” vincere.

Quale dei reparti ti ha convinto di più?

Senza alcun dubbio la difesa, in tutti i suoi reparti, sono dati oggettivi una safety ed un TD su intercetto. A parte l’ottimo lavoro svolto dal Coach Sciusco devo menzionare anche il contributo di Gianluca Bassano che sta rendendo la nostra secondaria una vera e propria sicurezza.



Chi hai visto bene in campo dei tuoi?

Su tutti, il Capitano della difesa Simone Cerini che svolgendo il doppio ruolo compreso gli special team e giocando ad altissimo livello, in pratica non è mai uscito dal campo. Il LB Marco “Beamen” Battistini MVP Memorial Trombetti, che si distingue per la incredibile reattività. Il LB Alberto “Falena” Pezzetti unico nel suo genere specialmente nei suoi placcaggi devastanti. Andrea Simonetti e Alessio “Jimmy” Bernardoni dei veri fulmini nella secondaria difensiva sempre in anticipo sugli avversari. L’attacco ha visto soffrire e poi gioire tutti i suoi giocatori. A parte le linee che sono le stesse della difesa, Roberto Ceracchi, Andrea Timoni, Diego Bellini, Simone Cerini e i mai domi corridori Manuel Folgori, Matteo Virtuoso e Andrea “Gatto” Sollevanti vorrei citare due persone di estrema importanza: Cleto Di Maria QB, che alla tenera età di …….anta anni si è messo a disposizione della squadra con estrema umiltà; mi complimento con lui per come ha guidato l’attacco, dimostrando grande lucidità nei momenti più difficili. Aldo Lauretti, mio Assistant Coach Offense e non più ragazzino, che ha dato un contributo in campo molto efficace sia in attacco che in difesa.

E tra i Gladiatori giallorossi? Chi vi ha dato più filo da torcere?

Sicuramente tutta la difesa.

Quale è stato secondo te il momento più determinante di questa sfida?

Il nostro intercetto riportato in TD allo scadere del secondo quarto e il fumble ricoperto a poche yards dalla nostra endzone a metà dell’ultima frazione di gioco. Quel momento ha segnato la lucida riscossa offensiva.

Hai fatto esordire qualche rookie ieri o comunque nelle prime tre partite del girone?

Alessio Sollevanti TB di sedici anni, un ragazzino con il coraggio di un leone, ha ritornato un KOR fino alle cinquanta yards mettendo a dura prova le mie coronarie. Patrizio “Tonga” Bozza, un giocatore che proviene dal rugby ma che si sta adattando con estrema velocità al suo nuovo sport. Marco Graziani e Simone Lucaioli che con grande spirito di sacrificio e coraggio si buttano nella mischia senza timori.

Che squadra avete trovato di fronte?..Come giudichi la prestazione dei Gladiatori? Un grande ritorno il loro… ma già due sconfitte. Son tagliati fuori dalla lotta per il primato nel girone?

I Gladiatori, in campo, sono una squadra solida e forte fisicamente. Hanno disputato una grande partita ma hanno abbassato la guardia, pensando di aver già vinto, poco prima del fischio finale. Non sono assolutamente tagliati fuori dalla lotta per il primato. Il girone di ritorno sarà decisivo per tutti e con loro, nell’ultima giornata, sarà una vera e propria battaglia.



Con tre partite all'attivo, siete una delle poche squadre praticamente già "al giro di boa"… Come vedi adesso, alla luce di questo risultato, le possibilità di arrivare ai playoff? Intatte?

I Black Hammers stanno costruendo una bella realtà, un progetto a lungo termine che si basa sulla edificazione di solide fondamenta. Nel nostro spirito oltre alla voglia di essere, innanzitutto, uniti c’è anche la voglia di “volere”vincere.

Prossimo impegno in casa dei Marines l'1 Aprile. Quali sono le tue sensazioni in vista di questo match?

I Marines sono una squadra allenata da un ottimo staff tecnico, quindi presumo che stiano studiando diverse strategie per riscattarsi della sconfitta subita all’andata. La mia sensazione è rivolta ad una costante concentrazione sulla crescita progressiva dei nostri ragazzi.

Dove vogliono arrivare i Black Hammers quest'anno?

Noi non vogliamo arrivare, vogliamo solo percorrere l’idea della preparazione e dell’impegno per esprimere il nostro gioco in sincronismo con la “quasi” perfezione. Al contrario di altre squadre blasonate, ci alleniamo con qualsiasi condizione meteorologica, neve compresa e, quando alle 11.30 dopo due ore e mezza di allenamento, ci spengono i riflettori proseguiamo al buio per ottimizzare gli automatismi. Ecco, quando “arriviamo” al campo le altre formazioni ci devono temere perché consapevoli della nostra determinazione.



Qualche considerazione finale?

Ho giocato e allenato contemporaneamente per tanti anni, di adrenalina ne ho sentita scorrere a fiumi nel mio corpo ma la sensazione che provo stando unicamente sulla side line è indescrivibile. Riuscire a trasmettere ai ragazzi la preparazione fisica e mentale, riuscire a dare loro l’opportunità di comprendere che è sempre possibile “voler” cambiare il proprio destino, è veramente appagante. Guardare loro e vivere con loro i momenti di sofferenza e di gioia, quando riescono ad ottenere la soddisfazione per la quale si sono infinitamente impegnati è qualcosa di supremo. Penso di esprimere il pensiero, comune, di tutto lo staff tecnico compreso il Presidente Mauro Florio che tanto sta dando alla concreta realizzazione del progetto Black Hammers.

Grazie mille, Enrico. Alla prossima.

US Cif9.com

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