martedì 2 aprile 2013

Turning Point: Cowboys vs Crabs



L'affacciarsi di nuove squadre all'orizzonte del Football Americano in Italia è sempre una buona notizia. La division E della North Conference di quest'anno non ha di certo fatto sconti e con l'arrivo delle formazioni di Trento, Selvazzano Dentro e Gorizia si è arricchita di entusiasmo, colore, grinta e voglia di crescere. Ciascuno di questi elementi costituisce sempre linfa vitale per la nostra tanto amata disciplina e va sempre sottolineato, con ogni tipo di supporto mediatico. Tra le "matricole" di questa stagione, i Cowboys di sicuro stanno facendo tanto rumore e, viste le premesse poste, sembrano soltanto all'inizio di un cammino che porterà loro importanti soddisfazioni. Una vittoria e due sconfitte (ma con l'onore delle armi) finora per i veneti. Quattrocento chilometri più a sud, invece, i granchi abruzzesi sembrano aver già archiviato il discorso regular season, stritolando nettamente nella loro morsa le avversarie del proprio girone e mettendo le "chele" avanti sul discorso playoff. Merito di un coaching staff competente, di un'amalgama importante tra vecchia guardia e nuove leve e, in generale, di un'intensità di gioco di livello non trascurabile in questa categoria. Nostri graditi ospiti di oggi, quindi, Enrico Bano [COW] e Saverio Di Sante [CRA].

Ciao Enrico, ciao Saverio e bentrovati. Allora, quali gli alti e bassi di questo avvio di Campionato?

E.B.: La cosa positiva sicuramente dei Cowboys è stata riuscire a "fare" i Cowboys in così poco tempo..ed è stato un impegno veramente enorme, poi ho visto crearsi un gruppo di atleti veramente coeso..hanno saputo gestire l'emozione della prima vittoria, ma hanno anche saputo accettare le due ultime sconfitte stringendosi ancora di più al collettivo, ed accettando i propri limiti tecnici dati sopratutto dall'inesperienza. Penso che il Football insegni a rispettare chiunque ed in prima persona l'atleta stesso..e di questo ne sono veramente contento. Ho notato con piacere, sia nelle partite disputate in casa, che in quelle fuori, una buona affluenza di pubblico, anche in condizioni meteo veramente brutte, questo fa capire come il Football in Italia stia piano piano riprendendo l'attenzione mediatica, ritengo che sia stato fatto a tal proposito un lavoro enorme da parte di ciascuna Dirigenza dei Team e non per ultima dalla Federazione. Un'altra cosa positiva che ho notato è la collaborazione, l'intento di aiutarsi, al di là, è chiaro, della competizione fine a sé stessa, tra Team…nel nostro girone c'è stata una sorta di..mutuo soccorso per chi portava la catena, chi prestava le maglie bianche.., chi metteva i palloni etc..., una cosa bellissima..poi è chiaro che in campo nessuno ha fatto sconti. Cosa negativa... è che siamo una squadra "rookie", che si deve ancora amalgamare..ma c'è tempo.

S.DS.: Determinazione e voglia di lottare per perseguire l'obiettivo di vincere ogni partita. Sia la squadra di attacco che quella di difesa che gli special teams hanno sempre aggredito l'azione con intensità. A volte è mancato un pizzico di concentrazione e quel tocco di esperienza in più per risolvere le situazioni più intricate. Continueremo a lavorare duramente, con i miei collaboratori studieremo bene le strategie per rendere questa squadra molto competitiva.



I risultati generali delle gare finora disputate hanno evidenziato, ancor di più di quanto accaduto negli anni precedenti, che sono sempre meno le partite (dei gironi iniziali) in cui una squadra prevale in modo netto e schiacciante sull'altra. Segno che il livello medio di questo Campionato è in crescita?

E.B.: Direi di sì, ho visto da parte di tutti i Team soluzioni tecniche nuove per il Cif9, il gioco è molto più veloce ed articolato, ho notato come si gestisce bene il possesso di palla, nelle nostre tre partite fatte non ho visto mai chiamare un delay, quasi mai falli da formazione, e pochissimi falli personali...questo vuol dire che il livello tecnico è veramente aumentato.

S.DS.: Infatti è così…si vede bel gioco e un grande entusiasmo, nessuno vuole cedere all'altro. Nelle nostre partite, anche se a volte si sono concluse anche con risultati ampi, le lotte in campo sono sempre dure ed intense. Alcuni infortuni che abbiamo patito derivano proprio da questo, nessuno si risparmia. In generale direi che è un bene per il movimento football, si vedono squadre ben attrezzate ed in grado, diverse, anche di competere in categorie superiori.

In nazionale Under19 tante le convocazioni di ragazzi impegnati nel nostro Cif9. E' dunque un banco di prova utile per i giovani che desiderano mettersi in mostra? Inoltre, in generale, come giudicate l'impatto dei vostri rookies con questa categoria?…avete già fatto esordire molti ragazzi in prima squadra?

E.B.: Il campionato CIF9 è insostituibile...è la scuola del Football in Italia, noi non abbiamo ancora nessuno selezionato, ma confido che nella prossima stagione alcuni nostri valenti atleti siano considerati, per il momento facciamo esperienza.

S.DS.: Il CIF9 è un ottimo banco di prova per i giovani che si avvicinano al football americano in Italia e sono felice che i tecnici della Nazionale abbiano pescato da questo campionato. Naturalmente è un premio per coloro che sono dotati di maggior talento tecnico ed atletico e le società non devono lesinare nel segnalarli. Dal canto nostro, contribuiremo con due uomini (Mattia Di Silverio, RB, Alfonso Assogna, DL/LB) che sono frutto del nostro vivaio: da anni lavorano intensamente, costantemente e con la prima squadra. Per quanto concerne il discorso rookies, nei Crabs si sfonda una porta aperta: grazie ai reclutamenti estivi, sono venute ad allenarsi oltre 50 nuove leve, non tutte hanno continuato ma i 20 ragazzi che sono rimasti hanno dimostrato ottime cose esordendo in modo egregio. Devo ringraziare i miei collaboratori che li hanno eccellentemente preparati..atleticamente, tecnicamente e soprattutto mentalmente.

Grazie coach per il vostro prezioso contributo. Alla prossima.


Ufficio Stampa Cif9.com

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