martedì 29 marzo 2011

Le interviste: Nico Amoroso | PIRATES Savona



Siamo al "giro di boa" della regular season, coach...Quali sono i punti di forza espressi maggiormente dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

Sicuramente tra I punti di forza c’è la freschezza e l’entusiasmo, vista la presenza di tanti rookie. Vien da se che bisogna lavorare sulla crescita tecnica, tattica e fisica di tanti

Quali sono realisticamente, in percentuale, le speranze di arrivare ai playoff?…E, comunque, rispetto alle tue previsioni, come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

Più che speranza parlerei di possibilità di arrivare ai play-offs che quest’anno sono suddivise equamente tra le tre squadre che si giocheranno la piazza d’onore. Noi, Blitz e Centurions. Sin’ora la squadra si è comportata benissimo (la sconfitta con I Bills non fa testo, loro hanno una marcia superiore a tutti gli altri team del girone) e sta giocando come avevamo chiesto.

Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti? Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?

Quest’anno ci alleniamo due volte alla settimana più una seduta straordinaria teorica o pratica, in aggiunta. All’inizio stagione sono state evidenziate delle basi comportamentali che rischiavano anche di ridurre il roster ad un numero non sufficiente per giocare. Per es. chi avesse avuto impegni di lavoro che avrebbero potuto compromettere la totalità degli allenamenti veniva escluso in partenza. Attualmente abbiamo un roster di 35 persone. Poi viene biasimato e sanzionato con la sospensione dale gare ogni comportamento non sportivo in campo verso avversari e arbitri. La disciplina quest’anno è stata messa come conditio sine qua non, per cambiare rotta rispetto alle esperienze degli anni precedenti dove regnava troppa anarchia.

In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane, diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

La metà del roster

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?

Senza ombra di dubbio I Bills. Forti, allenati, tecnici, per chi ama il football è davvero bello vederli giocare

E' anche quella che esprime il miglior gioco?

Certo, anche se a me personalmente sono piaciuti anche I centurions

Come vi preparate ad un incontro?…qual'è lo spirito giusto con il quale affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

Diciamo che offense e defense affrontano diversamente la preparazione mentale. Quest’anno abbiamo optato per una co-gestione a livello di coaching staff. Un off coordinator e un def coordinator. Ognuno con impostazione sostanzialmente diversa ma, secondo me, ottimale per gestire I due reparti. Agonisticamente più aggressivi in difesa, più attenti e razionali in attacco. La cosa incredibile è che abbiamo uno spogliatotio unito come non mai.

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato a tuo avviso?...e la favorita della Conference alla quale appartieni?

Sinceramente non ne ho idea. Tante squadre nuove, e tante rinnovate. Ho visto I Bills e conosco bene coaching staff e giocatori dei Blue Storms. Punterei su una delle due sia per la conference, e magari anche per arrivare alla fine. Naturalmente non dimenticando I campioni in carica dei Crusaders.

Come giudichi l'organico a tua disposizione? Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo senz'altro parlare, a tuo avviso?

L’organico a ns disposizione quest’anno rispecchia un po’ quello che piace a me. Un team giovanissimo su cui lavorare per qualche anno. Gli anni passati con la formazione juniores, pur non potendo contare su numeri importanti, mi ha consentito di arrivare in prima squadra con un buon gruppo di giovani con cui poter lavorare. Questo credo sia davvero il nostro anno zero. Per quanto riguarda I nomi non saprei. Aspetterei che questi meravigliosi frutti, ancora acerbi, prendano le sembianze di frutti più maturi.



Qual è la situazione del football americano in Italia? Quali iniziative possono risultare utili per promuovere la diffusione del Football nella tua città?...e in generale in tutta Italia? Come giudichi la "spinta" alla pratica di questo sport nella tua regione?

La situazione attualmente credo sia di un trend importante. Piani di sviluppo a più livelli, dal flag under 13 all’attività senior, con particolare riferimento alle new entry. In particolare, per quanto riguarda lo sviluppo dei giovani credo sia fondamentale il progetto Junior Player Development di coach Gianluca Leone, in cui vengono formati gli atleti under 17 tackle con coaching staff composti da coach di varie squadre suddivisi in macro-regioni. Quest’anno in particolare, relativamente allo sviluppo regionale, si sta vivendo una nuova primavera. Oltre alle squadre che disputano I campionati FIDAF, stanno nascendo due piccole realtà, una in provincial di Savona e una in provincial di Imperia, dedicate al flag football giovanile. Un bel viatico per aspettarsi nuovi team “dopodomani”.

Da quanto tempo alleni questa squadra?

La mia prima esperienza da allenatore risale al 1991 come assistant per le linee. Ma l’incarico di offensive coordinator l’ho ricevuto quest’anno in questa co-gestione con Mauro Ferrari, , già HC per I cinque anni precedent, che ricopre l’incarico di defensive coordinator.

In quale squadra hai militato come giocatore?

Metà anni 80 Pirates Savona, fine anni 80 Saints padova. Poi rientro a Savona per chiudere a metà degli anni 90 negli Squali Golfo del Tigullio.

Cosa rappresenta il football nella tua vita?….che spazio gli dai?

Bella domanda. Ho cominciato a fare agonismo a 10 anni e lo sport è sempre stato parte integrante delle mie giornate e quindi della mia vita. Attualmente, anche per esigenze tecniche, occupa parecchio spazio.

Un aggettivo per definirti?

Sovrappeso. A parte gli scherzi, qualcuno mi definisce meticoloso, altri dispotico, qualcuno irascibile, spero che qualcuno mi definisca in modo più gradevole.

Quale lato del tuo carattere pensi sia più apprezzato dai ragazzi della tua squadra?....e perchè?

Forse il fatto che con loro sono sempre a disposizione sia dentro che fuori dal campo, sia per motivi tecnici che personali. A loro dico sempre che senza di loro io non avrei motivo di esserci e quindi è giusto che loro possano “utilizzarmi” ogni volta che ne sentono la necessità, e per qualunque motivo.

Possiedi un motto che ripeti spesso?

(mi viene da sorridere perchè ormai è un tormentone)si, “se siete venuti qui per divertirvi sappiate che a gardaland ci si diverte di più”...

Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?...e al termine del match?

Non vi fate male e non fate male a nessuno. Al termine del match, indipendentemente dal risultato, semplicemente “grazie”

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato. Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente..o semplicemente, se credi...dei saluti o dei ringraziamenti.

Grazie a voi dell’opportunità e del privilegio offerto. Negli ultimi anni sto ricevendo tante gratificazioni e soddisfazioni pur essendo passato dal casco alla lavagnetta. Questo per me vuol dire continuare a vivere una passione che non smette mai di farmi sentire innamorato di questo sport.

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