lunedì 21 marzo 2011

Le Interviste: Dario Ianniello | LEGIO XIII



Siamo al "giro di boa" della regular season, coach... Quali sono i punti di forza espressi maggiormente dalla tua squadra e dove invece c'è più bisogno di migliorare?

Come punti di forza segnalerei senza dubbio la capacità di non mollare mai, alternando con efficacia giocate di corsa a quelle di lancio. Soprattutto nelle corse abbiamo 2 giocatori molto interessanti in prospettiva (Lorenzo Barrotta e Luca Sensi), molto giovani e soprattutto con un solo campionato Under21 alle spalle. Sono prodotti del vivaio LEGIO XIII di cui tutta la società è orgogliosa! Dal punto di vista delle migliorie da apportare, senza dubbio citerei l’aspetto organizzativo e disciplinare della SideLine. Troppo spesso “il fervore” dell’incontro sfocia in comportamenti o eccessiva foga che a volte rischiano di intralciare l’operato del REF in sideline con conseguenti penalità o addirittura TD annullati.

Quali sono realisticamente, in percentuale, le speranze di arrivare ai playoff?

Con 3 gare ancora da disputare, 2 vittorie ed 1 sconfitta, le possibilità di PlayOff sono ottimisticamente elevate. Dobbiamo assolutamente vincere contro i BlackHammers e con i Marines, ma sono senza dubbio obiettivi alla nostra portata.

…E, comunque, rispetto alle tue previsioni, come giudichi l'andamento sinora della tua squadra?

Possiamo solo migliorare, abbiamo espresso un buon Football fin’ora ma senza dubbio possiamo e dobbiamo fare meglio, soprattutto in virtù della tanta esperienza in campo!

Come si svolgono abitualmente i vostri allenamenti?

Ci alleniamo Lunedì, martedì e Venerdì dalle 21 alle 23. Di norma, dopo un riscaldamento iniziale di 20 minuti a cui partecipa tutto il team, i giocatori vengono suddivisi per ruoli e svolgono 30 minuti di Drills specifici. Segue una mezz’ora di installation in cui “ripassare” schemi e posizione dei vari giocatori ed analizzate le formazioni della squadra che si andrà ad affrontare nel prossimo incontro. L’allenamento termina con uno scrimmage nell’ultima mezz’ora.

Quali sono gli aspetti sportivi e disciplinari che curate maggiormente?

L’aspetto atletico/tecnico è senza dubbio l’aspetto che alla Legio XIII non viene mai trascurato. Oltre alla necessaria preparazione atletica iniziale, viene svolto ad ogni allenamento un “ripasso” delle tecniche individuali in base ai ruoli e una costante esercitazione sulla tecnica di placcaggio. Anche l’aspetto disciplinare è molto importante, anche se, inevitabilmente, questo viene curato man mano che si verificano situazioni anomale durante lo scrimmage o gli allenamenti.

In percentuale, quanti giocatori del vostro Roster hanno un'età giovane, diciamo compresa tra i 16 ed i 21 anni?

Attualmente il ROSTER CIF9 vanta la presenza di ben 8 giocatori di età compresa tra i 16 e i 21. Non sono moltissimi, ma considerando che la Legio XIII è in attività da poco più di un anno e che ha disputato di fatto un solo campionato Under 21 e 3 Bowl Under 15 conclusi con le finali di Bresso, è già per noi un grande successo e motivo di orgoglio poterli vedere in azione quasi tutte le partite. Tra questi vi sono titolari fissi e già molto apprezzati, come ad esempio Lorenzo Barrotta.

Qual'è la squadra più forte che avete incontrato finora?…e perché?

Senza dubbio i Crusaders Cagliari. Hanno un’organizzazione di gioco molto efficace e soprattutto è composta da giocatori molto abili e dalla comprovata esperienza, reduci dalla vittoria nello scorso campionato e inevitabilmente favoriti per la vittoria finale quest’anno. Il football a 9 è molto diverso da quello a 11 e i cagliaritani in questa categoria sono dei veri e propri “veterani”!

E' anche quella che esprime il miglior gioco?

Non avendo la possibilità di visionare video delle altre partite, ribadisco che la squadra Cagliaritana mi ha impressionato per “l’apparente” facilità con cui riescono a far correre il pallone.

Come vi preparate ad un incontro? …qual'è lo spirito giusto con il quale affrontate l'impegno di una gara, sia essa in casa o in trasferta?

La preparazione ad un incontro passa inevitabilmente per una costante presenza agli allenamenti settimanali. Se durante la Pre-Season chiediamo ai nostri atleti una costante presenza, tra un incontro e l’atro durante il campionato viene richiesto un impegno ancora maggiore. Per preparare bene un incontro è assolutamente necessario “adeguare” le proprie formazioni di attacco e difesa all’avversario che si dovrà affrontare, e senza dubbio questo non può essere fatto con giocatori diversi da quelli che poi scenderanno in campo alla parita.

Qual'è la squadra favorita per la vittoria finale di questo Campionato a tuo avviso?...e la favorita della Conference alla quale appartieni?

In entrambe i casi, direi che la risposta è scontata : CRUSADERS Cagliari (anche se io ho alcune sensazioni diverse in merito, ma me le tengo per me!!!)

Come giudichi l'organico a tua disposizione? Ti va di citare qualcuno dei tuoi ragazzi, del quale sentiremo senz'altro parlare, a tuo avviso?

L’organico a disposizione, almeno per quanto riguarda la Difesa di cui mi occupo, è senza dubbio uno dei più completi che si possa avere. Vi sono giocatori con moltissimi campionati alle spalle…..sicuramente in età non più giovanissima, ma sappiamo bene come in questo sport spesso si possa “rimediare” all’inevitabile ruggine che gli anni portano con l’esperienza vissuta sul campo di 10-15 o addirittura 20 stagioni alle spalle. Parliamo di gente del calibro di Marco Bozzarini, Andrea Muzzarelli, Mirko Bruni, Antonio Alicino, Manuel Cappellacci, Silvio Serafini…parliamo di persone che hanno dedicato almeno 20 anni a testa alla pratica di questo sport e che hanno tanto ancora da dare e soprattutto moltissimo da insegnare ai nostri giovani. Come già detto in precedenza, citerei su tutti Lorenzo Barrotta e Luca Sensi per l’attacco, Daniele Biondi e Massimiliano Valia per la Difesa, anche se parlando di difesa, confermo come sia riduttivo dover fare solo 2 nomi.

Qual è la situazione del football americano in Italia? Quali iniziative possono risultare utili per promuovere la diffusione del Football nella tua città?...e in generale in tutta Italia? Come giudichi la "spinta" alla pratica di questo sport nella tua regione?

Negli ultimi anni c’è un inversione di tendenza ed il Football Americano sta tornando in auge, probabilmente anche grazie agli sforzi fatti dalla federazione che ne hanno determinato finalmente il riconoscimento ufficiale da parte del Coni con il conseguente ingresso tra le Discipline Sportive Associate. Roma è da sempre una realtà in questo sport, basti pensare quante sono state e sono tutt’ora le squadre nate e la mole di giocatori che hanno via via sfornato. Senza dubbio la Federazione (FIAF) sta operando nella giusta direzione e da qualche anno tanti sono gli sforzi che hanno prodotto ottimi risultati a livello di visibilità mediatica (ad es. Campionato IFL sulla RAI) e di diffusione delle capacità tecnico/tattiche (vedi vari Coach Clinics o camp per giocatori). Di contro però le difficoltà dei Team non sono di certo poche e tra queste senza dubbio la prima in elenco è legata all’aspetto economico. I costi di iscrizione al campionato non sembrano “eccessivi”, ma se a questi ci sommiamo i costi di tesseramento di ogni singolo atleta, la quota arbitri che è a carico di chi ospita la partita ed infine la spesa dell’ambulanza, non è difficle capire che per un campionato di 8 partite più playoff ogni Team deve sobbarcarsi delle spese non indifferenti. Questo non per dire che la federazione costa troppo, ma per ribadire che a tutt’oggi non si è ancora trovato un modo per permettere ai Team di far fronte a questo esborso economico decisamente rilevante. Nel nostro caso è solo grazie all’incessante lavoro di molti dirigenti, che quotidianamente sono alla ricerca di nuovi sponsor, che possiamo tenere in piedi una realtà come la nostra, che sta partecipando al campionato a 9 e che sta per iniziare il campionato FLAG…il nostro maggiore orgoglio è rappresentato dagli sforzi fatti per l’acquisto del materiale tecnico. A differenza di molti altri Team, da noi puoi iniziare a giocare con una tuta e un paio di scarpini, e per un giovane che vuole avvicinarsi a questo sport è una grande cosa, perché i costi iniziali di tutta l’attrezzatura tecnica (casco, paraspalle, protezioni varie) incidono non poco sulla scelta finale.

Da quanto tempo alleni questa squadra?

Facendo parte della Dirigenza che ha fondato questa realtà, mi occupo della Difesa di questa squadra da quando è nata.

In quale squadra hai militato come giocatore?

Ho iniziato nel ’91 con i Marines Ostia, vivendo il passaggio agli attuali SS LAZIO Marines. Ho disputato in prestito un campionato di Arena con i BARBARI Roma Nord, ed una stagione di Serie A1 con i Gladiatori Roma.

Cosa rappresenta il football nella tua vita?… che spazio gli dai?

Il Football è sicuramente lo sport più completo che io abbia mai svolto, sia a livello fisico/atletico che a livello di emozioni che regala. Sono sportivo da sempre, ho giocato a calcio, calcetto, tennis….ho praticato WindSurf, escurioni, Jogging, Arti Marziali…nulla di tutto ciò è paragonabile al Football…sport di squadra per eccellenza e capace di regalare emozioni uniche. Purtroppo (o per fortuna!), l’età passa per tutti e soprattutto con il matrimonio e l’arrivo di un figlio è inevitabile che ciò che prima era primario debba necessariamente passare in secondo piano. Posso dire però che essere Coach di una squadra di football, nei ritagli che la famiglia mi concede, è diventato per me motivo di orgoglio…insegnare football e trasmettere ai giovani la mia esperienza vedendoli poi in campo riuscire a mettere in pratica i miei insegnamenti mi riempie di soddisfazione e mi da gli stimoli per andare avanti e fare sempre di più.

Un aggettivo per definirti?

Tenace e silenzioso. Non amo molto parlare, preferisco di più far parlare il casco ed il campo al posto mio. Il miglior modo di “parlare” di Football Americano è giocarlo, nel rispetto delle regole, dell’avversario e dei propri principi morali.

Quale lato del tuo carattere pensi sia più apprezzato dai ragazzi della tua squadra?....e perchè?

La grinta e la capacità di non scoraggiarmi di fronte alle difficoltà.

Possiedi un motto che ripeti spesso?

Nessun motto in particolare.

Cosa dici ai tuoi giocatori appena prima di entrare in campo?.....e al termine del match?

Non ci sono frasi particolari. Cerco sempre di stimolarli e fomentarli ricordando loro che la partita è adesso e che tutti devono dare il 110% ad ogni azione. A fine partita si analizza velocemente ciò che di buono è stato fatto e cosa invece non è andato bene, focalizzando l’attenzione sulle cose da migliorare e sulla condotta di gioco.

Grazie, coach, per il tempo che ci hai dedicato. Lasciaci con una frase, esprimendo liberamente un tuo pensiero, qualcosa a cui tieni particolarmente...o semplicemente, se credi...dei saluti o dei ringraziamenti.

Ringrazio tutta la dirigenza della LEGIO XIII Roma, magazzinieri compresi, per tutto quello che fa quotidianamente per permettere ai ragazzi ai coach di allenarsi ed allenare nelle migliori condizioni possibili. Ringrazio chi come me utilizza questo sport per insegnare ai giovani un modo “sano e pulito” di affrontare le problematiche che la vita gli metterà di fronte, dandogli principi morali e valori umani giusti in cui identificarsi.

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