giovedì 5 aprile 2012

Knights: Finalmente in campo

Giorni pre-partita, o almeno si spera, ma sembra proprio che questa volta i Knights di San Giovanni in Persiceto riusciranno ad entrare in campo per disputare la tanto attesa prima di campionato. Farà da sfondo Marina di Ravenna; i Knights, infatti, incontreranno i Chiefs, squadra ravennate presente già da molti anni. Alan Ramini e Stive Dzudie Tongue, come tutti gli altri giocatori, sono ansiosi di mettersi alla prova dopo le varie sedute di allenamento. La sete di vittoria è tanta e la affianca il desiderio di dimostrare, sia ai coach sia a sé stessi, i miglioramenti di quest’ultimi mesi. Si ripassano gli schemi, si cerca di correggere gli errori e, soprattutto, si ripensa alle parole di John: “Dobbiamo fare i guastafeste”. Questo è lo spirito giusto per affrontare la partita che li attende: rispetto per i propri avversari, impegno e concentrazione dall’inizio alla fine. L’attacco funziona come una macchina da guerra - “gli ingranaggi girano bene” dice Alan - mentre, per quanto riguarda la difesa, Stive sottolinea gli enormi miglioramenti che hanno toccato sia l’aspetto tattico sia atletico. Ne consegue una preparazione generale di tutto rispetto, accompagnata da un entusiasmo fuori dal comune. I due giocatori ci hanno raccontato la loro esperienza all’interno della squadra ed entrambi ne parlano più che positivamente. Stive, dopo aver lasciato il suo paese d’origine, ha trovato nei Knights una seconda famiglia: giocatori che sono diventati fratelli, coach disponibili anche fuori dal campo e dirigenti che s’impegnano per il bene comune. Questa è una delle tante caratteristiche che rendono i Knights e, in generale, il football americano un’esperienza di vita importante, una di quelle che ti cambia e ti fa crescere sia come atleta sia come persona. Stive lo considera come più di uno sport e Alan, appoggiando il suo compagno, afferma: “E’ un vero gioco di squadra dove non ci si può permette di non eseguire il proprio ruolo e dove ci si aiuta a vicenda per raggiungere la meta”. Il termine “ruolo” è molto ricorrente anche nelle parole di Stive quando afferma: “Il football americano ci permette di capire che sul campo, come nella vita sociale, ognuno ha un ruolo che deve perseguire al fine di raggiungere il bene di tutta la squadra”. La filosofia intrinseca di questo sport credo che sia proprio questa: non ragionare come singolo, ma considerarsi come parte di un gruppo. Un insegnamento importante in una società che sembra essere sempre più incentrata sull’individualismo, una lezione di vita che dovrebbe essere imparata da molti.

Ilaria Bellettini | US Knights

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