È il nove di Giugno e le nuvole solcano il cielo in quel di Roma - Fonte Nuova minacciando pioggia, che arriva. Fortunatamente mancano ancora circa quattro ore all’inizio della partita, e come è arrivata se ne va. Intorno alle 15 non piove più, c’è vento. Ogni tanto un raggio di sole: clima perfetto per una giornata di sport e amicizia da celebrare con un’amichevole internazionale tra la Legio XIII e la formazione dell’Elmhurst College, da Chicago, Stati Uniti d’America.
Ma in campo a rinforzare le fila della Formazione Romana ci sono 5 giocatori degli Achei Crotone, in quello che per loro è stato un evento che rimarrà una pietra miliare della loro carriera sportiva.
Non capita tutti i giorni infatti per i giocatori italiani l’opportunità di affrontare un College americano.
Ed il coaching staff della Legio ha dimostrato di aver apprezzato le qualità degli atleti crotonesi schierandoli in ruoli chiave e in alcuni casi inamovibili titolari.
I protagonisti di questo splendido evento sono stati Herman Falbo, schierato nel ruolo di qb e addirittura designato come capitano in campo. Arturo Falbo e Roberto Zizza che schierati nel ruolo di defensive end non hanno più lasciato il campo vivendo ogni minuto di questa sfida. Ivan Lazzarin, schierato nell’inedito ruolo di fullback, ma ormai Ivan ci ha abituato alla sua poliedricità nel ricoprire quasi ogni posizione in campo, e Giorgio Lauro che con la sua velocità ha rappresentato un’arma in più per la Legio XIII. E infine Ciccio Caruso , in linea d’attacco, che non ha voluto perdersi questa ulteriore esperienza di una lunga carriera. Ad accompagnarli coach Giorgio Di Lorenzo.
Artefice di questa esperienza Gianpiero Papasodero, anche lui in campo, Acheo della prima ora che trasferitosi al nord milita ormai da anni nelle più prestigiose formazioni Italiane della serie maggiore e che grazie ai rapporti maturati, e alla disponibilità della Dirigenza della Legio XIII, ha potuto estendere l’invito di partecipazione alla rappresentativa Crotonese.
L’evento è durato 3 giorni e ha previsto sessioni di allenamento congiunte con il coaching staff e la formazione Americana, esperienza anche questa preziosa , e culminato nell’incontro finale.
Sul punteggio niente da fare ma era come, per intenderci, se la Juventus stesse affrontando la “polisportiva di Vattelapesca”, Ha prevalso la perfetta esecuzione degli schemi di gioco e la velocità di base con cui gli americani eseguivano qualsiasi cosa in campo. Però il miglior riconoscimento per gli atleti Italiani sono state le continue note di apprezzamento e i sinceri e sofferti “ good Job ! “ ricevuti dagli atleti Americani nel confronto personale.
Una splendida esperienza quindi , per la quale va un sentito ringraziamento a Gianpiero Papasodero e al DS della Legio Marco Bozzarini, che è servita ad una ulteriore maturazione del livello tecnico degli Achei oltre che a segnare indelebilmente la carriera sportiva dei partecipanti.
Ufficio Stampa Achei Crotone
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