domenica 26 febbraio 2012

Patriots: Festa rovinata

Amarezza e rabbia. Non ci sono altri sentimenti per descrivere le espressioni che hanno segnato i volti dei Patriots Bari mentre, fra gli applausi dei loro sostenitori, hanno abbandonato il campo «La Montagnola» dove, questo pomeriggio, si sarebbe dovuta disputare la loro prima partita del campionato italiano di football americano a 9. I ragazzi del Presidente Damiani erano scesi in campo determinati a battere gli Achei Crotone e il risultato del primo tempo non aveva lasciato dubbi sul seguito della gara: 20-0 per la compagine barese. Un risultato netto ed importante frutto dei lunghi mesi di allenamento a cui i Patriots si sono sottoposti. Allenamenti che, nelle ultime settimane, i nero-oro hanno proseguito con ancor più determinazione, sfidando anche il freddo siberiano per arrivare davvero pronti all'inizio di questa stagione. Allo scadere del primo tempo, però, il quarterback crotonese Megna si è infortunato gravemente, rendendo necessario l’intervento del medico dei Patriots Bari e dei paramedici dell’ambulanza. Dopo il primo immediato soccorso si è deciso di portare il giocatore degli Achei in ospedale per ulteriori accertamenti.



Il mezzo di soccorso, però, è ritornato al campo 5’ oltre il tempo limite concesso dal regolamento della FIDAF (pari a 30’), costringendo così la crew arbitrale a sospendere la partita. Ora toccherà al giudice sportivo decidere del destino dei Patriots Bari. La società del Presidente Damiani spera di non vedersi inflitta una sconfitta a tavolino contro una squadra che finora non è mai riuscita a segnare nemmeno un punto alla difesa barese. A tal proposito va detto che la compagine calabrese avrebbe potuto anche scegliere di giocare la partita. Per proseguire l’incontro sarebbe bastato dichiarare alla crew arbitrale la propria intenzione di riprendere la partita nonostante i 5' di ritardo dell'ambulanza. Ma non lo hanno fatto. Una scelta dettata, forse, proprio dalla speranza di riuscire in questo modo a sovvertire le sorti di una gara che li vedeva, alla fine del primo tempo, decisamente lontani da ogni possibilità di vittoria sul campo. Chissà se invece di pensare allo stato fisico del loro compagno di squadra, qualcuno non pensasse piuttosto a guardare freneticamente l'orologio contando i secondi. La decisione finale spetta ora al giudice sportivo. E qualunque essa sia, i Patriots la accetteranno con il fair play che li caratterizza. Certo, le partite sarebbe bello vincerle, o perderle, sul campo. Mettendosi in gioco. E non a tavolino.



LA CRONACA DELLA PARTITA

IL PRIMO QUARTO – Accade poco o nulla nei primi minuti: le difese sembrano controllare agevolmente gli attacchi concedendo pochi down. Solo nel finale del quarto arriva un down degno di nota che porta Crotone nella red zone pugliese grazie ad uno scramble del quarterback Megna fermato, però, sulle 19 yard dalla difesa dei Patriots. Una penalità ed una buona azione della difesa dei Patriots però allontanano gli avversari che sono costretti al tentativo di FG, deflettato dai baresi.

I PATRIOTS SUONANO LA CARICA – Nel secondo quarto l'attacco barese si sblocca e comincia a macinare yard in modo impressionante. Da una corsa da 30 yard di Paradisi, Di Pinto finalizza un drive e segna un touchdown dedicato al vice presidente Lovecchio (una figura fondamentale per i Patriots Bari) che, per motivi personali, non ha potuto assistere all’incontro. La trasformazione nasce da un’ottima sintonia fra Tane e Lovecchio che, pescato in end zone dal compagno, porta il risultato sull’8–0. Nel successivo possesso palla, a 5’ dal termine del quarto, i Patriots vanno nuovamente in meta. Questa volta è Lovecchio a segnare dopo un lungo lancio di Tane. La difesa degli Achei, però, non consente alla compagine barese di segnare l’extra point. L’attacco dei Patriots è scatenato. La crew arbitrale non ha neanche il tempo di annotare il momentaneo 14–0, che i nero-oro recuperano palla sul kick off ed iniziano un nuovo drive in attacco con solo 3 minuti di gioco residui. É la premiata coppia Tane-Lovecchio con un lancio ed una ricezione ad innescare una lunga corsa di Di Pinto che precede il touchdown di Marella che fissa il risultato su un nettissimo 20-0. Purtroppo nel tentativo di segnare l’extrapoint Tane viene intercettato dalla difesa degli Achei, ma la compagine barese non si fa intimidire. La crew arbitrale fischia la fine del primo tempo e per i crotonesi il tabellino resta ferma a 0.



LA SOSPENSIONE DELLA GARA – Nell'intervallo, il fattaccio. Megna, quarterback degli Achei Crotone, rientrando verso la panchina prova a sedersi, sente un dolore fortissimo sotto il ginocchio. È un attimo. Forse uno scontro sul finire del primo tempo unito ad un movimento sbagliato fanno gridare di dolore il giocatore crotonese. Il medico dei Patriots Bari e i paramedici dell’ambulanza corrono verso la panchina degli Achei, caricano il giocatore sulla barella e si dirigono al pronto soccorso fra gli applausi delle due squadre che, seppur avversarie, si stringono attorno a Megna. I Patriots e gli Achei sfruttano la pausa per riprendere fiato, ma nel frattempo i minuti passano. L’ambulanza finalmente torna, ma arriva al campo 5’ dopo il tempo consentito dal regolamento della FIDAF e così la crew arbitrale sospende la partita. Ora toccherà al giudice sportivo esaminare il referto degli arbitri e decidere del destino della compagine barese. Tre i possibili scenari fra i quali il giudice dovrà scegliere: far ripetere la gara, assegnare la vittoria ai Patriots Bari con il punteggio di 20-0 oppure assegnare la vittoria a tavolino agli Achei Crotone, una squadra che in due partite e mezzo non è riuscita mai a segnare un solo punto ai baresi.

US Patriots


1 commento:

  1. Spero che il giudice sportivo non crei un precedente pericoloso dando partita vinta agli Achei. Sono sicuro che il problema sia stato reale,ma al posto della dirigenza degli Achei avrei accettato di riprendere la partita. Cosa se ne faranno poi di una vittoria a tavolino?
    Il football italiano ha già subito una pesante battuta di arresto alla fine degli anni ottanta per colpa di una sciagurata e tardiva decisione su una partita di Play-off tra Seamen e Gladiatori.

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