martedì 22 gennaio 2013

Quando gli Italiani sanno insegnare il Football americano

Qualche settimana fa abbiamo elogiato Aldo Stanzani per le sue imprese oltre oceano (ha portato una piccola high school della Florida alla vittoria del campionato statale, ndr) ed il presidente dei Crabs, Fabrizio Moretti, suo amico da diversi lustri nonché suo ex compagno di squadra nei Bologna Warriors, lo ha invitato a tenere un coach clinic ed un camp per i giovani atleti abruzzesi di football americano.

Stanzani (modenese, 55 anni), da diversi anni in America, da diversi anni allenatore nelle high schools: forte della "scuola" italiana di football americano, ha cercato di insegnarla agli americani stessi. Ma i risultati non sono mai arrivati. Allora ha deciso di cambiare mentalità, ha deciso di comprendere la mentalità "americana, ha deciso di studiare il football americano "americano" ed i risultati lo hanno immediatamente premiato. Nel 2009 il primo campionato, quest'anno il secondo.

Con budget ridottissimo (pochissime decine di migliaia di euro) e con un roster "europeo" (tra cui sei giovani Under18 italiani...), forte del suo motto "Onestà, Persistenza, Competenza", ha sbaragliato un nutrito nugolo di avversari (oltre 150 le high schools del torneo della Florida) e agguantato il suo Championship.

Il Presidente Moretti, all'ombra della lungimiranza del suo vecchio compagno di squadra, ha ottimamente organizzato un clinic per allenatori (regolarmente patrocinato dalla Federazione e dall'Associazione Allenatori) ed un camp riservato solo ad alcuni ruoli di una squadra (quarterbacks, wide receivers, running backs, linebackers, defensive backs). La partecipazione è stata importante: circa 20 tra aspiranti coaches ed altri con esperienza già sul campo, tutti abruzzesi; ma, soprattutto, 30 giovani atleti tra i 17 ed i 25 anni delle tre franchigie regionali: Lanciano Goblins, Poggiofiorito Leones e, naturalmente, Pescara Crabs. Domenica 20, dalle 9.30 del mattino, fino alle 18.00 (clinic diviso in due sessioni), coaches ed atleti si sono divisi tra campo ed aula per seguire gli insegnamenti del "prof." Stanzani.

Nella sua full immersion, Stanzani è stato un fiume in piena di nozioni, di modi e metodi di allenamento e di gioco, di come far divertire i ragazzi, di come introdurli al football americano, di come farli appassionare, di come programmare un ciclo, di come insegnare, ma anche di medicina e doping (inutile!!). Coaches ed atleti sono rimasti estasiati dalle parole e la dirigenza Crabs si è impegnata a ripetere, almeno una volta all'anno, questo tipo di esperienza.

"Non amo sognare il passato per il gusto di farlo, ma quando mi succede, lo uso per costruire il miglior futuro possibile per i nostri figli. Almeno nello sport che amo" (Aldo Stanzani).

Con questa frase di coach Stanzani, chiudiamo ed invitiamo a seguire il football americano: non è uno sport di questa terra italica, non è seguito degnamente come gli appassionati nazionali desidererebbero, tanti sono i sacrifici che gli oltre 5000 tesserati in Italia compiono giornalmente e nonostante le difficoltà del periodo, si tira avanti dignitosamente; personalmente difficilmente riuscirei a starne senza e ritengo di non conoscere sports che riescano a dare delle emozioni più forti del football americano.

Buon Football a tutti.

Daniele Mancini | Ufficio Stampa Crabs Pescara

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