martedì 13 dicembre 2011

Crusaders: U18, un patrimonio da tutelare

Se tutto si riducesse al molto o al poco, nessuna analisi approfondita porterebbe alla presa di coscienza che dietro ad un risultato ci sia sacrificio, impegno, voglia di ribaltare al più presto una situazione non di certo tra le più floride. Fortunatamente in casa Crusaders anche le batoste hanno un senso e vengono accolte positivamente perché solo il tempo saprà dire quanto siano state utili per la crescita tecnica ed umana di un gruppo. E quando si parla delle sei sconfitte su sei gare disponibili dell’under 18, le considerazioni che esse innescano portano ad una sola uscita: questi giocatori rappresentano un patrimonio da salvaguardare. Quando l’head coach Aldo Palmas e i suoi collaboratori hanno cominciato a reclutare atleti, i tempi dell’High School erano già ristretti. Ma nessuno di loro si perse d’animo e il campionato venne onorato pur con tutti gli incidenti di percorso che si sono susseguiti fino alla fine. A parte i quattro veterani Riccardo Cuccu, Marco Meloni, Alberto Cannas ed Enrico Contu, il coaching staff ha lavorato con altri 25 ragazzi. Solo in tre abbandonarono in anticipo: “a qualcuno non piaceva il gioco – premette Aldo Palmas – un altro non si sentiva ancora pronto per uno sport di "collisione" mentre un altro ancora non si trovava con il gruppo”. Ma altri ancora sono stati bloccati dagli infortuni: “Si possono dividere in seri (Nicolas Villareal e Andrea Solari) e facilmente recuperabili. L'infortunio di Nicolas è capitato perché la sua testa è già pronta per giocare da quarterback a buoni livelli mentre il fisico va allenato molto di più. Mi sento in parte responsabile per aver chiesto tanto a Nik senza accorgermi che fisicamente non era ancora al top. Gli altri infortuni sono incidenti che possono capitare a tutti più o meno allenati”.

SUBITO I PRIMI FRUTTI: DUE CONVOCAZIONI IN NAZIONALE E QUINDICI NELLA SENIOR DEI CRU

Il Blue Team junior ha organizzato per il 17 dicembre un mega combine che coinvolgerà oltre 130 atleti nati tra il 1993 e il 1996. E nel feudo dei Seamen Milano, che hanno collaborato all’organizzazione, ci saranno anche due under 18. Da oltre un anno Riccardo Cuccu e Marco Meloni giocano stabilmente nella squadra maggiore vice campione d’Italia nel Cif a 9. E a proposito di senior, ben undici under 18 si stanno allenando al cospetto dell’head coach Giacomo Clarkson, ma molto presto diventeranno quindici, un autentico successo. “Per quanto riguarda le convocazioni in nazionale sono ovviamente felice e soddisfatto – continua Aldo Palmas - mentre per Cuccu era scontata perché è ormai da un anno che partecipa a tutti i clinic, per Meloni è stato un rientro che ci ha reso molto fieri. Quest'anno da "veterano" ha responsabilizzato molto i suoi compagni e li ha fatti crescere sia sul piano del gioco, sia caratterialmente. Sicuramente il coaching staff della nazionale è stato colpito dalle statistiche, (Marco è uno dei migliori placcatori del campionato) e da questo loro cambiamento che li ha portati da giocatori guidati dal gruppo, a giocatori che trascinano il gruppo". Anche se non è stato convocato nel Blue Team devo spendere due parole nei confronti di Alberto “Bebo” Cannas che ha giocato in sei ruoli diversi, spesso anche in emergenza e in qualche modo se l'è cavata, aiutando sempre i compagni”.

A PROPOSITO DEL COACHING STAFF

Nel corso dell’autunno Palmas è stato aiutato da un esperto team di allenatori. Nicola "Nanni" Polese ha coordinato la difesa, Walter Serra si è occupato degli special teams e della linea d'attacco. Enrico Casciu ha aiutato Polese nell'allenamento della difesa e il supersonico Matia “Air” Pisu, compatibilmente con gli impegni lavorativi, ha instradato i ricevitori. “Non posso che essere soddisfatto – sottolinea l’agente di commercio cagliaritano - abbiamo affrontato insieme un campionato molto più difficile di quanto ci aspettavamo e siamo comunque riusciti a mantenere saldo il gruppo (anzi è cresciuto ad ogni allenamento) e portato avanti il programma che ci eravamo prefissati all'inizio senza farci prendere dalla fretta. Non siamo scesi a compromessi per il risultato immediato ma abbiamo sempre mirato alla crescita reale e duratura dei ragazzi che si completerà in qualche anno. Qualche giorno fa, durante la riunione consuntiva di fine stagione, eravamo concordi nel continuare a lavorare come quest'anno, correggendo gli inevitabili errori commessi”.

IL MERITO È SOPRATTUTTO DEI GIOCATORI, MA IL CAPO ALLENATORE CONTINUERÀ A STUDIARE LA MATERIA

Dei ragazzi – prosegue il trainer dell’under 18 - mi è piaciuto lo spirito; approcciarsi ad un nuovo sport particolare come il Football Americano non è semplice. La maggior parte di loro lo ha fatto bene e nonostante i risultati sportivi non siano arrivati, quest'anno sono state messe le basi per fare di questi ragazzi dei buoni giocatori di football. Sono già un buon gruppo e presto anche una buona squadra. Adesso che il campionato è finito riuscirò a vedere qualche partita di Footbal in TV e potrò riprendere a studiare un po’ di football dai libri e DVD. Durante il campionato, tra preparazione degli allenamenti, allenamenti in campo e partite, il tempo per studiare e guardare le partite in tv non è mai tanto. Per quanto riguarda i progetti futuri, dipende dalla società: il coaching staff mi ha dato la disponibilità anche per l'anno prossimo, quindi se la società vorrà darci nuovamente fiducia noi saremo lieti di allenare nuovamente questi ragazzi

Gipi Puggioni | US Crusaders

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