Ci sono voluti i tempi supplementari ed uno strepitoso Davide Capra ai Lazio Marines per avere ragione dei Grizzlies Roma, con il punteggio di 48-40, nel derby di ritorno del campionato italiano under 18; apparsi notevolmente migliorati rispetto alla partita di andata di un mese fa i romani hanno fatto tremare i cugini, favoriti alla vigilia, mettendoli subito sotto nel punteggio, rimontando nel finale fino al pareggio e fallendo la trasformazione che avrebbe potuto dar loro la vittoria evitando i tempi supplementari.
La partita iniziava con il possesso dei Marines ma la difesa romana, nella quale rientrava il tackle Caponera, riusciva a controllare le prime iniziative dei laziali mentre l’offense degli orsi andava a segno già nel primo drive grazie a Cappelletti che riceveva da Richard un preciso lancio di 32 yards su un azzardato quarto tentativo e 11; dal piede di Cunningham arrivava il momentaneo 0-7 per gli ospiti. I Marines non riuscivano a reagire ed i Grizzlies per poco non riuscivano subito a raddoppiare con Cappelletti che, ancora pescato dall’ottimo Richard libero in end zone, non tratteneva l’ovale. Scampato il pericolo era la difesa laziale a mettere a segno un prezioso turnover recuperando un fumble su corsa del QB Richard allo scadere del primo quarto, ma dopo l’inversione di campo la difesa dei Grizzlies riusciva a ridare palla alla propria offense sulle 37 yards avversarie; il raddoppio era ormai nell’aria e prima un pass di Richard su Cinque, quindi una corsa di Sciarra portavano i Grizzlies a 2 yards dalla goal line dove Caponera “di potenza” riusciva a varcare la goal line con una corsa centrale che valeva, grazie alla trasformazione fra i pali di Cunningham, il momentaneo 0-14. Sul successivo kick off iniziava lo suo show personale del laziale Capra che raccoglieva l’ovale nella propria end zone ed andava a realizzare dalla parte opposta dopo uno slalom di 90 yards fra le maglie arancioni degli avversari, accorciando così le distanze sul 6-14 che rimaneva tale a causa di un extra point da 2 punti non andato a buon fine. Nei due drive successivi entrambe le difese riuscivano a limitare gli attacchi avversari, con i Marines che arrivavano a giocare sulle 20 avversarie ma non chiudevano un quarto tentativo consentendo agli avversari di tornare in possesso dell’ovale a circa 5 minuti dal riposo. Le ricezioni di Cinque e di Cunningham, le corse di Crevatin e dello stesso QB Richard portavano i romani fino alle 13 yards avversarie dove, però, la difesa dei laziali faceva buona guardia concedendo ai romani solo un tentativo di field goal che Cunningham calciava corto. A soli 32” dal riposo era ancora Capra a ribaltare il campo con una reverse che sorprendeva i romani e portava i suoi fino alle 33 yards avversarie ma un blocco illegale sulla stessa azione arretrava il suo attacco di 15 yards; il QB Rossi non si scomponeva e dapprima completava un lancio su Fassetta, chiudendo un primo down sulle 30 avversarie, poi completava su Contesini che, rompendo un paio di placcaggi, realizzava accorciando le distanze sul 12-14 punteggio con il quale, in virtù del secondo extra point non riuscito, si andava al riposo.
Al rientro i Marines riuscivano a impossessarsi subito della palla grazie ad un onside kick, ma la difesa degli orsi riusciva a far arretrare gli avversari prima con un tackle for loss di Mariani poi con un sack di Arcioni che costringeva i Marines al punt. Dalle proprie 43 yards i Grizzlies conquistavano un primo down abbondante su corsa di Crevatin usufruendo, sulla stessa stessa azione, di ulteriori 15 yards di penalità che portava i romani sulle 11 yards avversarie; una corsa di Crevatin avvicinava i suoi alla goal line ed era di nuovo Caponera a siglare con una corsa centrale che permetteva agli ospiti, grazie all’extra point di Cunningham, di allungare sul 12-21. Sul successivo kick off era ancora Capra a girare un film già visto: sfruttando i blocchi dei propri compagni di squadra e seminando avversari per tutta la lunghezza del campo riportava i Marines sotto nel punteggio, ma era di nuovo un extra point da 2 a non andare a buon fine e lo score rimaneva sul 18-21. Sul successivo drive l’unica sbavatura della partita del QB Richard permetteva a Di Mattia di intercettare restituendo palla alla propria offense sulle 22 avversarie da dove i Marines, prima con una reverse di Capra poi con una corsa di Ryolo che varcava la goal line degli ospiti, effettuavano il sorpasso riuscendo, finalmente, a trasformare da 2 grazie ad una corsa di Capra che portava il punteggio sul 26-21 con il quale si chiudeva il terzo quarto. I Grizzlies accusavano il colpo: l’offense non concretizzava e la difesa cedeva ancora terreno alle corse di Capra e Ryolo con quest’ultimo che realizzava di nuovo per il 32-27. Ma sul successivo kick off era Sciarra a tenere vive le speranze degli orsi tagliando in due lo special team laziale e riportando l’ovale direttamente in end zone; coach Tancredi chiamava una trasformazione da 2 per accorciare il divario a soli tre punti, ma il tentativo non riusciva ed il punteggio rimaneva sul 32-27. Rincuorati dall’impresa di Sciarra i Grizzlies riuscivano ad imporre un importante break difensivo ed un sack di Piccinni costringeva i Marines al punt. Dalle 41 dei Marines erano ancora le corse di Crevatin, Sciarra e Richard a portare i romani nei pressi della red zone avversaria dove era ancora una ricezione di Cappelletti, su un altro azzardato quarto tentativo fotocopia del primo touchdown, a permettere ai romani di siglare e, grazie alla realizzazione di Cunningham fra i pali, di passare di nuovo in vantaggio 32-34. A soli 2’25” dalla fine dell’incontro i Marines iniziavano il proprio drive offensivo che li vedeva arrivare, complici un paio di falli della difesa ospite, a sole 4 yards dalla goal line avversaria; era lo stesso QB Rossi ad incaricarsi di portare la palla oltre la goal line con una sneak centrale effettuando il nuovo sorpasso e muovendo il punteggio sul 40-34. Con un solo minuto e dieci secondi sul cronometro era il QB romano Richard a salire in cattedra: prima completava su Tenaglia per un primo down abbondante, poi pescava Cappelletti con una “bomba” che portava i suoi fino alle 9 avversarie, quindi imbeccava Bruno con uno short pass che permetteva al proprio ricevitore di avviarsi verso la vicina goal line e varcarla dopo aver rotto un paio di placcaggi. Sul 40 pari ed a tempo praticamente scaduto, erano i Marines ad effettuare il miracolo stoppando il kick di Cunningham e portando così l’incontro ai supplementari.
Nel primo drive dell’over time erano i padroni di casa ad avere il primo possesso dalle 25 avversarie; i capitolini inizialmente portavano ad arretrare il raggio d’azione dei laziali, ma su un terzo e lungo Rossi pescava Contesini libero di ricevere e chiudere un prezioso primo down sulle 9 avversarie da dove Picariello sorprendeva gli ospiti con una corsa larga e Fassetta, sul successivo extra point, riceveva in end zone portando le distanze sul 48-40. Il successivo drive dei Grizzlies partiva dalle 40 yards a causa di un fallo commesso nel corso della precedente trasformazione; Richard si affidava alla solita corsa di Crevatin che, placcato in prossimità di un abbondante primo down, perdeva l’ovale: i giocatori laziali erano lesti a prenderne possesso mettendo fine all’incontro con una vittoria sofferta oltre ogni aspettativa.
“Abbiamo giocato la partita che speravamo di giocare” riassume così l’incontro Vittorio Giannelli, head coach dei Grizzlies, nel discorso post partita “dimostrando la nostra capacità di competere alla pari con una delle migliori squadre del campionato. Da head coach non posso che fare i complimenti all’offensive coordinator Tancredi , ai suoi assistenti Cestari e Gramigna, ed a tutti i giocatori che hanno portato il reparto di attacco a compiere dei progressi incredibili in poche settimane; da defensive coordinator mi assumo la responsabilità di una sconfitta maturata a causa di una prestazione insufficiente del reparto che alleno, sicuro di poter migliorare lavorando sulle carenze evidenziate questa sera. Non era questo l’incontro più importante, poiché avremmo addirittura dovuto vincere con uno scarto superiore ai 26 punti subiti all’andata: sarà domenica prossima, contro gli Angels Pesaro, la partita fondamentale per il nostro campionato, in quella occasione non potremo permetterci di concedere tutto ciò che abbiamo concesso questa sera o saremo fuori dai playoff”.
L’appuntamento è quindi per domenica 11 novembre, alle ore 14:00, quando i Grizzlies ospiteranno al Paolo Rosi gli Angels Pesaro, reduci da una convincente vittoria sui Ravens Imola, per l’incontro che aggiudicherà il secondo posto del girone ed il conseguente accesso ai playoff.
Ufficio Stampa Grizzlies Roma
La partita iniziava con il possesso dei Marines ma la difesa romana, nella quale rientrava il tackle Caponera, riusciva a controllare le prime iniziative dei laziali mentre l’offense degli orsi andava a segno già nel primo drive grazie a Cappelletti che riceveva da Richard un preciso lancio di 32 yards su un azzardato quarto tentativo e 11; dal piede di Cunningham arrivava il momentaneo 0-7 per gli ospiti. I Marines non riuscivano a reagire ed i Grizzlies per poco non riuscivano subito a raddoppiare con Cappelletti che, ancora pescato dall’ottimo Richard libero in end zone, non tratteneva l’ovale. Scampato il pericolo era la difesa laziale a mettere a segno un prezioso turnover recuperando un fumble su corsa del QB Richard allo scadere del primo quarto, ma dopo l’inversione di campo la difesa dei Grizzlies riusciva a ridare palla alla propria offense sulle 37 yards avversarie; il raddoppio era ormai nell’aria e prima un pass di Richard su Cinque, quindi una corsa di Sciarra portavano i Grizzlies a 2 yards dalla goal line dove Caponera “di potenza” riusciva a varcare la goal line con una corsa centrale che valeva, grazie alla trasformazione fra i pali di Cunningham, il momentaneo 0-14. Sul successivo kick off iniziava lo suo show personale del laziale Capra che raccoglieva l’ovale nella propria end zone ed andava a realizzare dalla parte opposta dopo uno slalom di 90 yards fra le maglie arancioni degli avversari, accorciando così le distanze sul 6-14 che rimaneva tale a causa di un extra point da 2 punti non andato a buon fine. Nei due drive successivi entrambe le difese riuscivano a limitare gli attacchi avversari, con i Marines che arrivavano a giocare sulle 20 avversarie ma non chiudevano un quarto tentativo consentendo agli avversari di tornare in possesso dell’ovale a circa 5 minuti dal riposo. Le ricezioni di Cinque e di Cunningham, le corse di Crevatin e dello stesso QB Richard portavano i romani fino alle 13 yards avversarie dove, però, la difesa dei laziali faceva buona guardia concedendo ai romani solo un tentativo di field goal che Cunningham calciava corto. A soli 32” dal riposo era ancora Capra a ribaltare il campo con una reverse che sorprendeva i romani e portava i suoi fino alle 33 yards avversarie ma un blocco illegale sulla stessa azione arretrava il suo attacco di 15 yards; il QB Rossi non si scomponeva e dapprima completava un lancio su Fassetta, chiudendo un primo down sulle 30 avversarie, poi completava su Contesini che, rompendo un paio di placcaggi, realizzava accorciando le distanze sul 12-14 punteggio con il quale, in virtù del secondo extra point non riuscito, si andava al riposo.
Al rientro i Marines riuscivano a impossessarsi subito della palla grazie ad un onside kick, ma la difesa degli orsi riusciva a far arretrare gli avversari prima con un tackle for loss di Mariani poi con un sack di Arcioni che costringeva i Marines al punt. Dalle proprie 43 yards i Grizzlies conquistavano un primo down abbondante su corsa di Crevatin usufruendo, sulla stessa stessa azione, di ulteriori 15 yards di penalità che portava i romani sulle 11 yards avversarie; una corsa di Crevatin avvicinava i suoi alla goal line ed era di nuovo Caponera a siglare con una corsa centrale che permetteva agli ospiti, grazie all’extra point di Cunningham, di allungare sul 12-21. Sul successivo kick off era ancora Capra a girare un film già visto: sfruttando i blocchi dei propri compagni di squadra e seminando avversari per tutta la lunghezza del campo riportava i Marines sotto nel punteggio, ma era di nuovo un extra point da 2 a non andare a buon fine e lo score rimaneva sul 18-21. Sul successivo drive l’unica sbavatura della partita del QB Richard permetteva a Di Mattia di intercettare restituendo palla alla propria offense sulle 22 avversarie da dove i Marines, prima con una reverse di Capra poi con una corsa di Ryolo che varcava la goal line degli ospiti, effettuavano il sorpasso riuscendo, finalmente, a trasformare da 2 grazie ad una corsa di Capra che portava il punteggio sul 26-21 con il quale si chiudeva il terzo quarto. I Grizzlies accusavano il colpo: l’offense non concretizzava e la difesa cedeva ancora terreno alle corse di Capra e Ryolo con quest’ultimo che realizzava di nuovo per il 32-27. Ma sul successivo kick off era Sciarra a tenere vive le speranze degli orsi tagliando in due lo special team laziale e riportando l’ovale direttamente in end zone; coach Tancredi chiamava una trasformazione da 2 per accorciare il divario a soli tre punti, ma il tentativo non riusciva ed il punteggio rimaneva sul 32-27. Rincuorati dall’impresa di Sciarra i Grizzlies riuscivano ad imporre un importante break difensivo ed un sack di Piccinni costringeva i Marines al punt. Dalle 41 dei Marines erano ancora le corse di Crevatin, Sciarra e Richard a portare i romani nei pressi della red zone avversaria dove era ancora una ricezione di Cappelletti, su un altro azzardato quarto tentativo fotocopia del primo touchdown, a permettere ai romani di siglare e, grazie alla realizzazione di Cunningham fra i pali, di passare di nuovo in vantaggio 32-34. A soli 2’25” dalla fine dell’incontro i Marines iniziavano il proprio drive offensivo che li vedeva arrivare, complici un paio di falli della difesa ospite, a sole 4 yards dalla goal line avversaria; era lo stesso QB Rossi ad incaricarsi di portare la palla oltre la goal line con una sneak centrale effettuando il nuovo sorpasso e muovendo il punteggio sul 40-34. Con un solo minuto e dieci secondi sul cronometro era il QB romano Richard a salire in cattedra: prima completava su Tenaglia per un primo down abbondante, poi pescava Cappelletti con una “bomba” che portava i suoi fino alle 9 avversarie, quindi imbeccava Bruno con uno short pass che permetteva al proprio ricevitore di avviarsi verso la vicina goal line e varcarla dopo aver rotto un paio di placcaggi. Sul 40 pari ed a tempo praticamente scaduto, erano i Marines ad effettuare il miracolo stoppando il kick di Cunningham e portando così l’incontro ai supplementari.
Nel primo drive dell’over time erano i padroni di casa ad avere il primo possesso dalle 25 avversarie; i capitolini inizialmente portavano ad arretrare il raggio d’azione dei laziali, ma su un terzo e lungo Rossi pescava Contesini libero di ricevere e chiudere un prezioso primo down sulle 9 avversarie da dove Picariello sorprendeva gli ospiti con una corsa larga e Fassetta, sul successivo extra point, riceveva in end zone portando le distanze sul 48-40. Il successivo drive dei Grizzlies partiva dalle 40 yards a causa di un fallo commesso nel corso della precedente trasformazione; Richard si affidava alla solita corsa di Crevatin che, placcato in prossimità di un abbondante primo down, perdeva l’ovale: i giocatori laziali erano lesti a prenderne possesso mettendo fine all’incontro con una vittoria sofferta oltre ogni aspettativa.
“Abbiamo giocato la partita che speravamo di giocare” riassume così l’incontro Vittorio Giannelli, head coach dei Grizzlies, nel discorso post partita “dimostrando la nostra capacità di competere alla pari con una delle migliori squadre del campionato. Da head coach non posso che fare i complimenti all’offensive coordinator Tancredi , ai suoi assistenti Cestari e Gramigna, ed a tutti i giocatori che hanno portato il reparto di attacco a compiere dei progressi incredibili in poche settimane; da defensive coordinator mi assumo la responsabilità di una sconfitta maturata a causa di una prestazione insufficiente del reparto che alleno, sicuro di poter migliorare lavorando sulle carenze evidenziate questa sera. Non era questo l’incontro più importante, poiché avremmo addirittura dovuto vincere con uno scarto superiore ai 26 punti subiti all’andata: sarà domenica prossima, contro gli Angels Pesaro, la partita fondamentale per il nostro campionato, in quella occasione non potremo permetterci di concedere tutto ciò che abbiamo concesso questa sera o saremo fuori dai playoff”.
L’appuntamento è quindi per domenica 11 novembre, alle ore 14:00, quando i Grizzlies ospiteranno al Paolo Rosi gli Angels Pesaro, reduci da una convincente vittoria sui Ravens Imola, per l’incontro che aggiudicherà il secondo posto del girone ed il conseguente accesso ai playoff.
Ufficio Stampa Grizzlies Roma
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