Busto Arsizio, 23 Gennaio 2013 - Come in ogni progetto di trasloco che si rispetti, i Blue Storms hanno messo in opera tutte quelle procedure che vanno seguite quando bisogna affrontare un cambio di dimora: Ci si prepara parecchio tempo prima, si fanno le opportune valutazioni, dopodiché si organizzano e gestiscono al meglio tutte le operazioni, sia pratiche che personali, sia amministrative che istituzionali. Certo, "qualche pacco per strada" lo perdi sicuramente se non hai nastro da imballaggio a sufficienza, ma non sempre si può pretendere di ottenere tutto ciò che si vuole senza alcune "rinunce". Il team neo-bustese vuol fare senz'altro di necessità virtù. Si presenta ai nastri di partenza del torneo 2013 con una formazione rinnovata ed agguerrita e con un bagaglio di esperienza che può consentirgli davvero un importante salto di qualità. A guidare le tempeste blu lombarde c'è sempre lui, il carismatico ed eclettico Alessandro Di Lorenzo, il quale ci accompagna in questo viaggio che oggi fa tappa a sud delle prealpi varesine:
Ciao Dilo e bentornato a te e ai Blue Storms. Come vanno le cose? …Come mai innanzitutto il cambio di nome da Gorla Minore a Busto Arsizio?…avete cambiato quartier generale?...
Si, da questa estate
abbiamo cambiato "casa": ci stiamo trasferiti a Busto Arsizio, un comune più grande dove contiamo di crescere meglio.
Era da anni che cercavamo di trasferirci, solo che non trovavamo un campo al quale appoggiarci per gli allenamenti e le partite di Campionato; ora abbiamo trovato ospitalità e ci stiamo sistemando.
L'estate scorsa circolava la notizia di una vostra possibile iscrizione al Campionato di A2…poi non si è saputo più nulla. Cosa è accaduto nel frattempo?
È successo che, come da copione,
lo spostamento di sede ha portato con sé dei cambiamenti, e da qui la necessità di rivedere i programmi iniziali. Il Consiglio Direttivo della società ha preferito continuare in tranquillità per una stagione ancora in CIF9,
sistemarci e crescere bene prima di affrontare un campionato più impegnativo.
Quali le altre novità della stagione?
Quest’anno
le parole d’ordine saranno “umiltà e rinnovamento”. C’è tanto lavoro da fare, tanti i cambiamenti avvenuti durante l’estate e l’autunno, ma tanti altri ne dovremo affrontare la prossima stagione. Per questo, con pazienza e umiltà, ci siamo messi a lavorare, a poco a poco e piano piano, cercando di puntare al meglio. Quest’autunno
ci siamo concentrati sulla giovanile con i Vipers, che sono stati una favolosa esperienza. Da gennaio (anche se in realtà abbiamo iniziato po’ prima) stiamo lavorando per spianare la strada alla
Squadra Senior, che ne verrà fuori tutta nuova. In collaborazione con gli allenatori, vecchi e nuovi, stiamo cercando di creare un'atmosfera positiva, serena e di determinazione, puntando unicamente sulla singola partita che si andrà ad affrontare senza pensare troppo in là.
Nel 2012 una stagione francamente un po' opaca (specie se paragonata a quella 2011, nella quale avevate sfiorato la finale, sconfitti solo dalle Aquile)…con bilancio tutto sommato negativo….record-percentuale di 3-4, accesso ai playoff conquistato…ma poi l'uscita per mano dei bravi e meritevoli Knights…tracciamo un bilancio dello scorso anno?
Mah..l’anno scorso è stato, in confronto all’anno precedente,
un po’ sottotono; forse l’errore più grosso è stato
essere stati troppo sicuri di noi. Avevamo chiuso il 2011 molto bene, alla fine abbiamo perso con quella che si è poi dimostrata la vincitrice del campionato. Forse questo “eccesso” di consapevolezza ha fatto perdere la giusta concentrazione ai giocatori e, come tutti sanno,
“vince chi fa meno errori”. Purtroppo abbiamo ne abbiamo commesso qualcuno di troppo e questo ci è costato qualche incontro. Questo moralmente ha scoraggiato alcuni ragazzi e non ci ha sempre permesso di essere al “top” durante la stagione. Inoltre abbiamo perso un paio di giocatori “chiave” durante la stagione e gli allenatori hanno dovuto bilanciare nuovamente tutto l’assetto della squadra e trovare un nuovo ritmo che non siamo però più riusciti a conquistare.
Quali allora gli obiettivi di questa nuova stagione?
Quest’anno, come dicevo prima, non abbiamo grandi obiettivi,
ci concentreremo solo e unicamente sulla partita che andremo ad affrontare di volta in volta; questo è quanto lo staff tecnico ha deciso. Non posso che condividere: guardare troppo in là può essere controproducente.
Meglio concentrarsi su piccoli obbiettivi e lavorare con tanta umiltà. Nel 2011 non eravamo consapevoli delle nostre potenzialità, avevamo lavorato unicamente concentrandoci su noi stessi e sulla singola partita, quest’anno cercheremo di rifare la stessa cosa. Poi qualsiasi sia il risultato ottenuto per noi andrà benissimo. Questo è un anno di “rinnovamento e ricostruzione”.
Dove credi che concentrerete maggiormente la vostra attenzione in fase di preparazione?
Mah..qui dovrei farti parlare con lo staff tecnico alla fine dei prossimi due allenamenti.. Credo che
si vorrà cercare di uscire un po’ dal solito football, credo che si vorrà osare di più in attacco uscendo da quello che è stato il solito nostro trend degli ultimi anni…e cercare di far tornare ad avere
una difesa in vecchio stile, aggressiva e pronta a farsi sentire, anche fisicamente.
La tua esperienza come coach della Nazionale Italiana di Flag U13 ha portato un valore aggiunto anche al lavoro dei Blue Storms? E…cosa ne hai ricavato in termini di crescita personale e professionale?
L’esperienza in
Nazionale Flag Junior è stata stupenda…anzi dovresti farmi un'intervista solo su questo perché avrei tantissime cose da raccontarti. È stata
una esperienza che mi ha messo “in pace” con il mondo del football che, come sai, chiede tanto ma non sempre ti restituisce in egual misura, anzi! Quei ragazzini si sono fidati al 100% di me e
Mauro Mondin (l’altro allenatore)…si sono lasciati guidare totalmente, e noi abbiamo cercato di unirli, renderli un vero solido gruppo, una famiglia. Vederli lottare in campo è stato favoloso! Anche il loro modo di apprendere gli schemi e giocarli, il darsi una mano l’un l’altro, incitarsi, supportarsi… bellissimo! E' una cosa che rifarei anche subito...Mi mancano tanto i “miei piccolini”. È stato anche bello
incontrare le altre nazioni, confrontarsi, parlare e vedere come lo stesso sport possa unire ed esser vissuto con la stessa passione nonostante le realtà siano diverse. La Nazionale è stata come
una nuova “famiglia”, siamo riusciti a creare un bel gruppo, non solo tra i ragazzi, ma con tutto lo staff. Tutte le persone coinvolte erano veramente felici di sacrificarsi e di lavorare per il gruppo. Questa è la cosa che voglio portare ai Blue Storms… un metodo di lavoro e pensare diverso, non solo orientato alla squadra, ma allo spirito stesso dello sport, al legame tra le persone e all’amore per il football in generale, che vada oltre i confini del proprio blasone.
Questa è una delle risposte in assoluto più belle che ci abbiano mai dato, Ale…complimenti davvero. Torniamo "in casa" vostra..quali, allora, i piani societari adesso?
Diciamo che
ci sono dei “macro obiettivi” a lungo termine, appunto basati sui 3/4 anni. Il problema è che con
l’incertezza economica generale diventa difficile pianificarli bene, quindi ogni anno vediamo di affrontare la stagione cercando di raggiungere quegli obbiettivi. Magari con la nuova sede in questo Comune più grande e più disponibile si potranno fare piani più dettagliati.
Qualche Test-match in programma in questa pre-season?
Ne avevamo organizzato uno a fine dicembre, ma le forti nevicate di quei giorni non ci hanno permesso di farlo.
Appena possibile ci confronteremo con lo staff tecnico e vedremo se sarà possibile organizzarne un altro. Anche perché l’inizio della stagione è molto vicino e la questione “tempi stretti” non ci aiuta.
Ma..il Di Lorenzo player? Tornerà in campo anche quest'anno? Come fai a dividerti in questo triplo ruolo di dirigente/coach/atleta?…
Allora ti do
uno scoop: quest’anno mi riposo, non scenderò più in campo a giocare, ma sarò sempre in sideline seppur in veste di allenatore! Sto cercando di
fare “pulizia” tra i miei numerosi incarichi, perché l’anno scorso stava diventando veramente difficile fare tutto: giocatore, allenatore, dirigente, presidente, commissioner… diciamo che quest’anno mi prenderò un po’ di riposo. Cosa mi fa andare avanti… beh le potenzialità di un progetto, sapere che lavorando con sacrificio e impegno i risultati si possono ottenere. Spesso, anzi quasi sempre,
ci sono un sacco di ostacoli da affrontare, problemi, difficoltà, ma non mi abbatto mai se so che il risultato è giusto e la sua potenzialità è alta. Non so dove trovo la “forza” per farlo, anche perché trasmettere “entusiasmo” a tutti non sempre è facile quando sei particolarmente stanco o hai problemi personali esterni al “gioco” del football.
Però penso sempre ai più piccoli, ai bambini, anche ai grandi (che in fondo sono bambini più cresciuti), al loro entusiasmo e alla loro voglia di giocare. Il mio obiettivo è sempre stato di dare a tutti la possibilità di vivere al meglio questo sport, bellissimo, con molte più opportunità e chance rispetto a quelle che ho potuto aver io come giocatore. Anche se non tutti riescono a capirlo, tutto quello che questa società fa è prendersi cura dei giocatori e svolgere quel servizio “sociale” che ormai non fa più lo Stato. Se vuoi parliamo in un'altra intervista del valore sociale e aggregante che dovrebbe avere lo sport…
Volentieri, DiLo…anche perché è un argomento che ci sta particolarmente a cuore…come quello dei giovani. A proposito, che ci racconti della joint venture con gli Skorpions, sfociata nella creazione dei Vipers? Come giudichi l'esperienza dei ragazzi nel torneo High School di quest'anno?
Io direi che è stata “spettacolare”! Una bellissima esperienza, sia per i ragazzi, sia per lo staff tecnico, indipendentemente dai risultati ottenuti. Ovviamente quando quest’estate ci siamo confrontati con i vari allenatori sapevamo che questo era un progetto sperimentale con tante difficoltà:
prendere due gruppi diversi di ragazzi, che vengono da realtà differenti, con preparazioni diverse, con pochissimo tempo per metterli sul campo sarebbe stata dura; senza contare che andavamo a confrontarci con squadre che sono anni che lavorano sui loro giovani (Daemons, Seamen e Giants). Noi eravamo quelli appena arrivati, formati da due realtà diverse: una bella sfida! L'obiettivo era quello di creare, soprattutto, un gruppo di ragazzi entusiasti che potessero finalmente giocare a football… e questo obiettivo è stato centrato in pieno.
Con più tempo per prepararci avremmo potuto ottenere più risultati in campo, ma guardando al modo in cui si è giocato, le differenze punti a fine partita, direi che non è andata poi così male.
Se il campionato High School si fosse giocato a Gennaio, invece che a fine Settembre, forse i risultati sarebbero stati diversi.
C'è qualche atleta pronto per un vero exploit quest'anno?
A dir la verità non lo so,
questo sarà tutto un anno da scoprire. Avrei qualcuno da citare, ma preferisco non dire nulla e aspettare di vedere i risultati sul campo.
Come gestisci l'approccio dei ragazzi nuovi?
Su questo siamo molto attenti ai Blue Storms.
Abbiamo innanzitutto dedicato un giorno alla settimana e degli allenatori apposta per dare il “benvenuto” a chi viene a praticare questo sport da noi. Il sabato pomeriggio è il nostro giorno “open” in cui tutti possono venire a parlare e a provare; gli allenatori che sono adibiti a questo incarico decideranno poi chi e quando è pronto per proseguire nei vari settori, ma soprattutto se una persona è pronta o meno a indossare casco e spalline.
Sappiamo che per i giovanissimi siete sempre molto attivi. Come vi muoverete quest'anno?
Quest’anno ci stiamo muovendo
verso le scuole, abbiamo già un progetto Flag School avviato verso un istituto qui di Busto e stiamo intanto cercando di portarlo in altre scuole della
Provincia di Varese. Il Flag Junior per noi è un settore essenziale, secondo noi un giocatore dovrebbe cominciare proprio da lì. Abbiamo sempre avuto un settore portante nel flag, si vede chiaramente la differenza di un giocatore che arriva da questo settore, soprattutto in giovanile. Quest’anno stiamo cercando di fare nuovi reclutamenti sia per il Flag, sia per la Junior, ma per quest’ultimo settore più avanti, dopo la primavera.
Ritagliamo adesso un piccolo angolo rosa: A che punto è il team di tackle football femminile, le Tempeste? Chi le allena? Quali i progetti in vista? E la novità Thunders cheerleading group?…
Beh, il
Team Tempeste nasce per una scommessa, persa ovviamente: quest’estate le ragazze di alcuni giocatori mi continuavano a chiedere di fare una squadra femminile, a settembre risposi che se fossero state almeno 15 lo avrei fatto e le avrei allenate. Due settimane dopo erano in circa 20… scommessa persa, quindi mi tocca (con piacere) allenarle. Sono un bel gruppo, tutte a digiuno di football, ma con tanta voglia e tanto entusiasmo; per questo sto cercando di allenarle al meglio, dando loro innanzitutto le basi e i fondamentali, partendo dall’ABC e non dando nulla per scontato. Ho preferito iniziare con poco, ancora non hanno messo casco e spalline, ma conto che siano tutte “vestite” in questo mese, per vederle veramente alla prova. Quello che posso dire è che
“tecnicamente” i “piccoli” miglioramenti si sono visti in questi mesi, ma la strada è ancora lunga, poi in previsione di un loro campionato questa primavera c’è tanto da fare. Anche qui vige la regola dell’umiltà e dei piccoli passi: ci sono squadre in Italia che si preparano da almeno 2 anni e squadre molto più numerose di noi. L’importante sarà dare il nostro meglio. Sono molto fiducioso per questo nuovo piccolo gruppo che si è aggiunto alla nostra “famiglia”. Altra novità sono
le Thunders, le nostre cheerleader: quest’anno è stata la prima novità “al femminile” a fare ingresso in società… anche di loro sono molto orgoglioso, ma fortunatamente non le alleno io!!
In questi tempi si dibatte parecchio a proposito della suddivisione (e dei meccanismi) delle categorie in Italia. Football A 9, a 11, le varie fasce d'età, suddivisioni regionali, etc… Tu come la pensi?
Sarebbe bello avere una retrocessione e promozione vera e propria… anche se
bisognerebbe guardare bene la situazione costi, un campionato di A1 su uno di A2 e uno di A2 rispetto a uno di CIF9 hanno costi e necessità di numeri ben differenti. Non è sempre detto che la squadra che vince un campionato abbia le risorse per poter giocare in una categoria maggiore. Detto questo, io ho la mia opinione su come strutturare i campionati, forse è un po’ anacronistica ma soprattutto prevede una vera e propria rivoluzione strutturale, che sicuramente non piace a tutte le società ma sarebbe un bel salto di qualità. Forse
questa è la prima volta che ne parlo pubblicamente…Attualmente abbiamo due periodi temporali in cui si giocano i campionati di football: Marzo/Luglio abbiamo CIF9, A2, A1, Flag Senior, Football Femminile, Flag Junior (un bel caos) e Ottobre/dicembre U18, U21, FiveMen U15 e U18…Non mi addentro in critiche o pregi della situazione attuale che credo siano di pubblico dominio, ma
questa sarebbe la mia “anacronistica” proposta:
• Marzo/Giugno A1, U19 (a 11), U16 (a 7), Football Femminile, Flag Junior (U13)
• Ottobre/Gennaio A2 e CIF9
Parliamo di vantaggi/svantaggi di questa soluzione:
• Vantaggi:
- Un
giocatore di A2 o CIF9 potrebbe essere prestato senza alcun problema in A1 in quanto i campionati non sono in concomitanza, questo porterebbe sia ad una crescita qualitativa per le squadre di A1 sia per quelle squadre (A2/CIF9) che prestano i propri giocatori ad una serie maggiore;
-
Meno partite da gestire ogni domenica, quindi più arbitri a disposizione a ogni incontro e una cadenza degli incontri più regolare (attualmente capita che si rimane fermi anche 3/4 settimane di fila prima di un incontro);
-
Più tempo per fare reclutamento e preparare i campionati giovanili: di solito è vero, si fa reclutamento durante l’estate, ma la pausa di agosto annulla quasi sempre il lavoro fatto e quando riparti a settembre hai solo un mese per metterli in campo, così si avrebbe più tempo. Poi so benissimo che da fine maggio a giugno i ragazzi sono “intoccabili” per via degli esami e degli ultimi mesi di scuola, ma se il campionato andasse da febbraio a maggio si starebbe fuori da questo pericolo…Inoltre il campionato durerebbe 4 mesi, un mese in più rispetto alla situazione attuale (ottobre/dicembre) quindi più possibilità di incontri e più divertimento per i ragazzi;
- In questo modo tutti i campionati avrebbero
maggior spazio mediatico, soprattutto i senior che sono quelli che “vendono il biglietto allo stadio”, senza doversi accavallare e/o soffocare tutti nello stesso periodo e poi silenzio. Così si parlerebbe di “football” tutto l’anno;
- La
A1 sarebbe veramente un campionato trascinante e spettacolare, con più giocatori di qualità, con più visibilità, è la serie che permetterebbe finalmente di far tornare sotto l’occhio “del popolo italiano” questo sport;
- Avere solo
un A2 e un CIF9 in periodo autunnale/invernale ti fa sudare meno durante le partite… hahahahaa, scherzi a parte ti permette di essere un po’ più al centro dell’attenzione, avere un campionato più rilassato e giocartelo in contemporanea con quello USA;
- Poi si avrebbero delle finali per i vari campionati, con una cadenza migliore senza andare a sovrapporsi:
si avrebbero 2 periodi per le finali, uno a fine inverno (gennaio) e uno a inizio estate (giugno) e ciascuna finale potrebbe catalizzare tutto il pubblico footballistico (e non)
Attualmente le finali Senior sono quasi sempre una dopo l’altra e la gente spesso sceglie quale andare a vedere...
• Svantaggi:
- Bisogna trovare un punto 0 in cui far partire questa “rivoluzione”;
- Andare contro quelle che sono le abitudini delle squadre italiane;
Ma alla fine mi rendo conto che tutto ciò non sarà possibile,
la vedo molto dura…
Invece sembra abbastanza interessante come punto di vista..chissà che non possa stuzzicare i vertici amministrativi della Federazione….Vedremo…Dimmi adesso un pregio ed un difetto del Football in Italia…
La faccio breve,
in troppi guardano troppo al bene del proprio orticello invece di pensare al bene del movimento. A volte bisogna andare oltre il proprio “blasone” e provare a sperimentare, altrimenti si diventa stagnanti. Soprattutto in situazioni di crisi economica come quella che stiamo vivendo, invece di aprire nuove realtà o dividersi,
la cosa più intelligente sarebbe quella di aggregarsi e unirsi per cercare di aiutarsi a vicenda per il bene del movimento.
Quale team ti ha più impressionato la scorsa stagione?
Tra le squadre che abbiamo incontrato sono stati i
Bills di Cavallermaggiore: bravi giocatori, molto umili, che hanno saputo giocare con meno errori rispetto a noi e con un buon seguito di pubblico, molto affiatato. Complimenti sinceri.
Ipotizzando che la formula dei playoff 2013 rimanga immutata…scommetti 1 euro sulle 4 squadre che arrivano alle finali di Conference [North e South] quest'anno…Qual è il tuo pronostico?
Bella domanda… di solito non scommetto mai, ma prendiamo pure il fatto che sia un'ipotesi, credo che quest’anno sia una vera e propria scommessa, forse sarebbe più facile (per me) andare a vincere al Superenalotto. Ci sono
parecchie new entries, altre squadre sono uscite, ci sono stati dei rimescolamenti… quindi è difficile trovare riferimenti sulla scorsa stagione. Tieni presente che della South Conference so poco, per ovvi motivi di distanza, se non quello che si potrebbe vedere sui vari social media o sui siti…dico…
Patriots Bari vs Eagles Salerno…Per la North Conference direi ancora
Bills Cavallermaggiore vs una squadra Emiliana…sono indeciso veramente,
Neptunes Bologna, vah!
E adesso, per chiudere...spazio ad una tua domanda ad Alessandro Di Lorenzo..
Domanda: Secondo te dopo tutte le domande che mi hai fatto ho ancora voglia di farmi io una domanda e di rispondermi? Risposta: No, grazie penso di aver già parlato troppo! Scusa la battuta ma penso che chi leggerà questa intervista sarà già stufo da un pezzo prima di arrivare a questo punto…ahahahahahahaha
Ahahahahah..speriamo di no… anche perché tutti gli argomenti trattati credo fossero molto interessanti…non solo per i Blue Storms, ma per tutti gli appassionati..Ad ogni modo, grazie ancora DiLo e alla prossima.
Ufficio Stampa Cif9.com