Ostia (RM), 17 Ottobre 2012 - L'ardore che accende lo spirito sportivo di tante promettenti realtà della nostra capitale è alimentato anche dall'entusiasmo, dai buoni propositi, dalle idee, dal fervore, dalla voglia di far bene e dalla passione dei Black Hammers. Gli squali martello, senza soluzione di continuità, stanno proseguendo un percorso di crescita (intrapreso già da tempo) che li porterà senz'altro a raccogliere presto i frutti del duro lavoro che hanno messo in campo, attraverso lo sviluppo di tanti settori della loro attività sportiva. Per conoscere i dettagli e le dinamiche di "cammino", scambiamo due chiacchiere col simpatico e competente Enrico Moglioni, coach dei nero-oro ostiensi:
"Gli allenamenti ad Ostia non si sono mai interrotti dal momento che i Black Hammers hanno affrontato per la prima volta il Campionato Nazionale di Flag Football..e, devo dire, l’atmosfera è molto euforica perché con grande sorpresa di tutti abbiamo raggiunto la Finale dopo aver affrontato un Campionato lungo, combattuto e pieno di difficoltà. Grazie alla tenacia e al grande senso di unione degli Squali Martello abbiamo superato una dopo l’altra le compagini più blasonate del panorama Nazionale. Solo nella superfinale contro la selezione Nazionale composta praticamente dai Marines, giocatori provenienti dalle migliori squadre della IFL vedi Leonardi da Pesaro, Polidori ecc, abbiamo dovuto accettare il titolo di Vice Campioni d’Italia. La novità è sempre la stessa, il durissimo lavoro che caratterizzerà il periodo che ci separa dal prossimo Campionato a 9. La parola d’ordine sarà “sacrificio”: ognuno di noi si dovrà sacrificare in funzione del continuo e costante miglioramento tecnico/tattico/fisico e umano. Stiamo seguendo questi giocatori da due anni e vediamo in loro una voglia sempre più prorompente di essere uniti, di essere amici, di aiutarsi soprattutto nei momenti di difficoltà come ad esempio può capitare con gli studi. Il nostro principale obiettivo è la costruzione di una vera linea d’attacco composta da giocatori preparati esclusivamente per quel ruolo. Per questo saremo supportati da Piero Accardo che ha militato insieme a me dalla rinascita dei Grizzlies 2007 come FB, C e OG. Inoltre essendo laureato in Scienze Motorie sarà il responsabile della preparazione atletica dei giocatori. Altra novità è rappresentata dal nuovo QB, Diego Ianniello al quale ho insegnato i fondamentali di questo ruolo dal 2007/2010 e che dopo l’esperienza più che soddisfacente nei Grizzlies, dove nel 2009 ha conquistato il titolo Italiano nel Cif9, ha deciso di rimettersi in gioco nel progetto Black Hammers ormai consolidato. Per quanto riguarda la difesa, la pluriennale esperienza di Augusto Sciusco farà si che il reparto difensivo sia sempre più, tecnicamente, devastante. L’obiettivo sarà raggiunto con la valida assistenza di Gianluca Bassano che avrà a che fare con giocatori che hanno acquisito maggior esperienza nell’appena concluso Campionato di Flag dove si sono confrontati con giocatori della IFL. In attacco sarò assistito dal Coach Aldo Lauretti che affinerà i fondamentali per il reparto del backfield. Il nostro è un obiettivo a lungo termine dove il percorso è più importante della meta da raggiungere. I nostri impegni saranno rappresentati dal Cif9, dal Flag Nazionale e da un eventuale fivemen tackle under 18. In questo modo avremo la possibilità di impegnare tutte le risorse umane incamerando sempre più esperienza".
L'anno scorso un grande risultato, sintomo di crescita, per voi: Dal deludente 1-5 del 2011 al soddisfacente 5-3 del 2012, centrando anche l'accesso ai playoff, eliminati solo dai Cardinals (poi campioni). Dai un voto da 1 a 10 alla tua squadra per il Campionato scorso...
"L’anno scorso abbiamo dovuto essere tolleranti, perché molti dei giocatori erano alla loro prima esperienza agonistica; quest’anno partendo da un livello più alto pretendiamo una maggior determinazione. Quindi per parlare in termini di giudizio numerico se abbiamo ottenuto un buon sette dobbiamo ottenere almeno un nove. In termini di classifica giudica te".
Qualche Test-match in programma in questa pre-season?
"Sicuramente il Memorial Trombetti di metà novembre che ci vedrà affrontare i Gladiatori Roma e, in caso di vittoria, i Grizzlies".
Come riesci ad andare avanti in ciò che fai, dove trovi gli stimoli?…e come è avvenuto il passaggio da giocatore ad allenatore?
"La passione per questo sport e la crescita dei giocatori, che vedi migliorare di giorno in giorno, è il carburante che mi smuove dalla mia famiglia anche nei giorni in cui, a fronte di una giornata di lavoro, non ho la forza di alzare un dito. Per quanto riguarda il passaggio, c’è stato ma da allenatore a giocatore. Infatti finito il campionato di tackle ho smesso i panni da allenatore e mi sono buttato nella mischia del Flag, da QB guidando i ragazzi da dentro il campo, soffrendo ed esultando insieme a loro per il meritato titolo di Vice Campioni d’Italia".
Ti aspetti qualche importante conferma tra i tuoi ragazzi quest'anno?
"Quest’anno tanti ragazzi saranno protagonisti perché più esperti e consapevoli delle loro potenzialità. Fido anche in alcuni che un po’ per ingenuità, un po’ per presunzione non hanno saputo esprimersi al meglio nello scorso Campionato".
Che mi dici delle nuove leve, del reclutamento? Come gestite l'approccio dei ragazzi nuovi a questo sport?
"La regola prioritaria si fonda sull’insegnamento maniacale dei fondamentali, senza i quali nessun ragazzo potrebbe sviluppare un corretto approccio psico-fisico a questa disciplina.."
Come vi state muovendo per i giovanissimi?…
"Al Flag abbiamo già partecipato con un risultato davvero entusiasmante, a proposito di questo mi sembra doveroso ringraziare Carlo Fanini che ha saputo organizzare la difesa in modo millimetricamente scientifico, dimostrando ottime doti di Leader che, purtroppo per noi, saranno sfruttate in altre realtà del football tackle. Un altro sentito ringraziamento lo dedico a Mauro Florio e Cleto Di Maria, senza il loro apporto logistico/economico non avremmo mai potuto affrontare questa bellissima esperienza".
In questi tempi si dibatte parecchio a proposito della suddivisione (e dei meccanismi) delle categorie in Italia. Football A 9, a 11, le varie fasce d'età, suddivisioni regionali, etc… Tu come la pensi?
"Sono un Allenatore e un giocatore, il mio interesse è rivolto principalmente ai risvolti tecnici all’interno di un campo di football. La cosa però, a mio avviso importante, è che le squadre dovrebbero basarsi su una scuola sempre più giovane, in modo tale riusciremmo ad avere dei giocatori che a 18 anni abbiano acquisito già da tempo una padronanza tale da poter arricchire il team di un valore aggiunto. Non come in alcune realtà dove la forza di un team è dettata semplicemente dall’apporto di Americani professionisti, che finito il lavoro se ne tornano alla terra nativa. Come capita, sbagliando l’investimento sulla scelta dei professionisti la squadra va completamente alla deriva. Quindi vorrei che ci fossero dei supporti logistico/economici affinchè i ragazzini di 7/8 anni possano avvicinarsi a questo sport".
Dimmi un pregio ed un difetto del Football in Italia..
"Non saprei elencarti i pregi, so solo che il football si fa amare al di là di qualsiasi giustificazione razionale che non può essere compresa da chi non lo pratica. Uno dei maggiori difetti è quello di non avere il giusto e meritato seguito del pubblico".
Questo ipotetico "Heisman Trophy" del Football a 9 italiano…tu a chi lo avresti assegnato per la passata stagione?
"Non ho conosciuto i giocatori delle altre squadre tanto da giudicarli, quindi lo avrei consegnato al mio giocatore che ha dimostrato una versatilità ed un coraggio non indifferenti: Manuel Folgori".
Dimmi quale team ti ha più impressionato lo scorso anno..
"I Team con i quali si è instaurato una sorta di gemellaggio sono quelli di Catania Elephants e Palermo Cardinals che hanno tutta la nostra stima. Ho ammirato/invidiato molto la struttura dei Cardinals dove ho appurato che l’amicizia e la passione (costruzione artigianale e geniale di tutte apparecchiature per gli allenamenti) sono un binomio eccezionale per la promozione del football Americano. La squadra con la quale sicuramente non c’è stata una condivisione schietta e leale è sicuramente quella di Terni che spero di poter riaffrontare sul campo…sempre che, visto i loro obiettivi, non decidano di affrontare la A2".
Dai, chiudiamo in modo simpatico: Fatti una domanda e dai una risposta...
"Mi chiederei…di costruire un campo esclusivamente per il Football Americano con tanto di tribuna, con una palestra, uno spazio indoor per drills specifici e i supporti elettronici per la visualizzazione dei filmati, tutte le attrezzature necessarie per i fondamentali di ogni ruolo, una Scuola di Football under 10, under 15 e under 18 e naturalmente la prima squadra che si potesse allenare senza limiti di tempo. Mi risponderei: “..svegliati, Enrico, che sei tutto sudato! Mah, non si sa mai…abbiamo tutta la vita davanti!"
Cif9.com
"Gli allenamenti ad Ostia non si sono mai interrotti dal momento che i Black Hammers hanno affrontato per la prima volta il Campionato Nazionale di Flag Football..e, devo dire, l’atmosfera è molto euforica perché con grande sorpresa di tutti abbiamo raggiunto la Finale dopo aver affrontato un Campionato lungo, combattuto e pieno di difficoltà. Grazie alla tenacia e al grande senso di unione degli Squali Martello abbiamo superato una dopo l’altra le compagini più blasonate del panorama Nazionale. Solo nella superfinale contro la selezione Nazionale composta praticamente dai Marines, giocatori provenienti dalle migliori squadre della IFL vedi Leonardi da Pesaro, Polidori ecc, abbiamo dovuto accettare il titolo di Vice Campioni d’Italia. La novità è sempre la stessa, il durissimo lavoro che caratterizzerà il periodo che ci separa dal prossimo Campionato a 9. La parola d’ordine sarà “sacrificio”: ognuno di noi si dovrà sacrificare in funzione del continuo e costante miglioramento tecnico/tattico/fisico e umano. Stiamo seguendo questi giocatori da due anni e vediamo in loro una voglia sempre più prorompente di essere uniti, di essere amici, di aiutarsi soprattutto nei momenti di difficoltà come ad esempio può capitare con gli studi. Il nostro principale obiettivo è la costruzione di una vera linea d’attacco composta da giocatori preparati esclusivamente per quel ruolo. Per questo saremo supportati da Piero Accardo che ha militato insieme a me dalla rinascita dei Grizzlies 2007 come FB, C e OG. Inoltre essendo laureato in Scienze Motorie sarà il responsabile della preparazione atletica dei giocatori. Altra novità è rappresentata dal nuovo QB, Diego Ianniello al quale ho insegnato i fondamentali di questo ruolo dal 2007/2010 e che dopo l’esperienza più che soddisfacente nei Grizzlies, dove nel 2009 ha conquistato il titolo Italiano nel Cif9, ha deciso di rimettersi in gioco nel progetto Black Hammers ormai consolidato. Per quanto riguarda la difesa, la pluriennale esperienza di Augusto Sciusco farà si che il reparto difensivo sia sempre più, tecnicamente, devastante. L’obiettivo sarà raggiunto con la valida assistenza di Gianluca Bassano che avrà a che fare con giocatori che hanno acquisito maggior esperienza nell’appena concluso Campionato di Flag dove si sono confrontati con giocatori della IFL. In attacco sarò assistito dal Coach Aldo Lauretti che affinerà i fondamentali per il reparto del backfield. Il nostro è un obiettivo a lungo termine dove il percorso è più importante della meta da raggiungere. I nostri impegni saranno rappresentati dal Cif9, dal Flag Nazionale e da un eventuale fivemen tackle under 18. In questo modo avremo la possibilità di impegnare tutte le risorse umane incamerando sempre più esperienza".
L'anno scorso un grande risultato, sintomo di crescita, per voi: Dal deludente 1-5 del 2011 al soddisfacente 5-3 del 2012, centrando anche l'accesso ai playoff, eliminati solo dai Cardinals (poi campioni). Dai un voto da 1 a 10 alla tua squadra per il Campionato scorso...
"L’anno scorso abbiamo dovuto essere tolleranti, perché molti dei giocatori erano alla loro prima esperienza agonistica; quest’anno partendo da un livello più alto pretendiamo una maggior determinazione. Quindi per parlare in termini di giudizio numerico se abbiamo ottenuto un buon sette dobbiamo ottenere almeno un nove. In termini di classifica giudica te".
Qualche Test-match in programma in questa pre-season?
"Sicuramente il Memorial Trombetti di metà novembre che ci vedrà affrontare i Gladiatori Roma e, in caso di vittoria, i Grizzlies".
Come riesci ad andare avanti in ciò che fai, dove trovi gli stimoli?…e come è avvenuto il passaggio da giocatore ad allenatore?
"La passione per questo sport e la crescita dei giocatori, che vedi migliorare di giorno in giorno, è il carburante che mi smuove dalla mia famiglia anche nei giorni in cui, a fronte di una giornata di lavoro, non ho la forza di alzare un dito. Per quanto riguarda il passaggio, c’è stato ma da allenatore a giocatore. Infatti finito il campionato di tackle ho smesso i panni da allenatore e mi sono buttato nella mischia del Flag, da QB guidando i ragazzi da dentro il campo, soffrendo ed esultando insieme a loro per il meritato titolo di Vice Campioni d’Italia".
Ti aspetti qualche importante conferma tra i tuoi ragazzi quest'anno?
"Quest’anno tanti ragazzi saranno protagonisti perché più esperti e consapevoli delle loro potenzialità. Fido anche in alcuni che un po’ per ingenuità, un po’ per presunzione non hanno saputo esprimersi al meglio nello scorso Campionato".
Che mi dici delle nuove leve, del reclutamento? Come gestite l'approccio dei ragazzi nuovi a questo sport?
"La regola prioritaria si fonda sull’insegnamento maniacale dei fondamentali, senza i quali nessun ragazzo potrebbe sviluppare un corretto approccio psico-fisico a questa disciplina.."
Come vi state muovendo per i giovanissimi?…
"Al Flag abbiamo già partecipato con un risultato davvero entusiasmante, a proposito di questo mi sembra doveroso ringraziare Carlo Fanini che ha saputo organizzare la difesa in modo millimetricamente scientifico, dimostrando ottime doti di Leader che, purtroppo per noi, saranno sfruttate in altre realtà del football tackle. Un altro sentito ringraziamento lo dedico a Mauro Florio e Cleto Di Maria, senza il loro apporto logistico/economico non avremmo mai potuto affrontare questa bellissima esperienza".
In questi tempi si dibatte parecchio a proposito della suddivisione (e dei meccanismi) delle categorie in Italia. Football A 9, a 11, le varie fasce d'età, suddivisioni regionali, etc… Tu come la pensi?
"Sono un Allenatore e un giocatore, il mio interesse è rivolto principalmente ai risvolti tecnici all’interno di un campo di football. La cosa però, a mio avviso importante, è che le squadre dovrebbero basarsi su una scuola sempre più giovane, in modo tale riusciremmo ad avere dei giocatori che a 18 anni abbiano acquisito già da tempo una padronanza tale da poter arricchire il team di un valore aggiunto. Non come in alcune realtà dove la forza di un team è dettata semplicemente dall’apporto di Americani professionisti, che finito il lavoro se ne tornano alla terra nativa. Come capita, sbagliando l’investimento sulla scelta dei professionisti la squadra va completamente alla deriva. Quindi vorrei che ci fossero dei supporti logistico/economici affinchè i ragazzini di 7/8 anni possano avvicinarsi a questo sport".
Dimmi un pregio ed un difetto del Football in Italia..
"Non saprei elencarti i pregi, so solo che il football si fa amare al di là di qualsiasi giustificazione razionale che non può essere compresa da chi non lo pratica. Uno dei maggiori difetti è quello di non avere il giusto e meritato seguito del pubblico".
Questo ipotetico "Heisman Trophy" del Football a 9 italiano…tu a chi lo avresti assegnato per la passata stagione?
"Non ho conosciuto i giocatori delle altre squadre tanto da giudicarli, quindi lo avrei consegnato al mio giocatore che ha dimostrato una versatilità ed un coraggio non indifferenti: Manuel Folgori".
Dimmi quale team ti ha più impressionato lo scorso anno..
"I Team con i quali si è instaurato una sorta di gemellaggio sono quelli di Catania Elephants e Palermo Cardinals che hanno tutta la nostra stima. Ho ammirato/invidiato molto la struttura dei Cardinals dove ho appurato che l’amicizia e la passione (costruzione artigianale e geniale di tutte apparecchiature per gli allenamenti) sono un binomio eccezionale per la promozione del football Americano. La squadra con la quale sicuramente non c’è stata una condivisione schietta e leale è sicuramente quella di Terni che spero di poter riaffrontare sul campo…sempre che, visto i loro obiettivi, non decidano di affrontare la A2".
Dai, chiudiamo in modo simpatico: Fatti una domanda e dai una risposta...
"Mi chiederei…di costruire un campo esclusivamente per il Football Americano con tanto di tribuna, con una palestra, uno spazio indoor per drills specifici e i supporti elettronici per la visualizzazione dei filmati, tutte le attrezzature necessarie per i fondamentali di ogni ruolo, una Scuola di Football under 10, under 15 e under 18 e naturalmente la prima squadra che si potesse allenare senza limiti di tempo. Mi risponderei: “..svegliati, Enrico, che sei tutto sudato! Mah, non si sa mai…abbiamo tutta la vita davanti!"
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