Roma, 29 Ottobre 2012 - In attesa del derby di ritorno contro i Grizzlies Roma, in programma domenica 4 novembre allo Stadio Giannattasio di Ostia, la formazione Under 18 dei MisterSex Lazio Marines si gode l’ottimo momento e il primato con tre successi su tre incontri disputati. A parlare chiaro ci sono anche le statistiche di questo primo scorcio di stagione: 116 punti segnati e solamente 47 concessi. Punti realizzati in sostanziale parità nella distribuzione tra corse e lanci (8 tds con entrambe le modalità), corse però che hanno portato nettamente il maggior guadagno di terreno (650 yards contro le "sole" 263 su pass). Numeri del gioco aereo che non vanno comunque tralasciati, soprattutto dal punto di vista della precisione: 60,4% di completi e ben zero intercetti subiti dai due quarterback biancazzurri che si sono alternati alla regia. Il coaching staff è soddisfattissimo del lavoro svolto fin ora, che ha portato addirittura 345 yards guadagnate in media a partita.
Di questo magico momento per i giovani laziali abbiamo parlato con Davide Capra, running back di appena 18 anni, quattro dei quali passati tra i banchi del Liceo Classico Manara di Monteverde e i campi d’allenamento. Nel tempo libero, oltre allo studio, ci sono solo il Football e la palestra che lo aiuta dal punto di vista atletico, parte essenziale di questo sport.
Davide, se non un figlio d’arte, è almeno un “cugino d’arte”. Si è avvicinato a questa disciplina grazie ai racconti di Lorenzo D’Angelo, giocatore dell’Under 21 e del senior team dei Marines, vice campione d’Italia in carica e convocato stabilmente nel Blue Team, la nazionale italiana di football americano.
Davide, cosa ti aspettavi ad inizio stagione? Con quale spirito stai affrontando questo campionato?
"Sapevo fin dall'inizio che questa sarebbe stata una stagione diversa dalle altre. Il fatto è che mai avrei immaginato tanto. In questi due mesi di allenamenti e gare siamo cresciuti veramente molto come squadra, sia mentalmente che fisicamente. Per quanto riguarda me posso dire che non ho mai affrontato una stagione così seriamente e che continuerò lungo questo percorso. So che possiamo puntare in alto e non voglio adagiarmi sugli allori delle prime vittorie".
Mi parli un po’ della tua squadra? Come sono i ragazzi dell’Under 18 dei Marines visti dall’interno? Che tipo di squadra siete?
"Questo è un collettivo molto particolare formato da uno “zoccolo duro”, ovvero i ragazzi che come me vestono la maglia biancazzurra fin dall’Under 15, ma soprattutto dalle nuove leve della passata stagione e dai tanti esordienti che per la prima volta stanno indossando casco ed armatura. Un gruppo molto affiatato nel quale tutti sono indispensabili, cosa che fa la differenza in campo. Sappiamo divertirci tantissimo, scherzando e ridendo fuori dal campo, ma riusciamo a dare il meglio di noi quando ci viene chiesto. La prova più grande di serietà l'abbiamo data nella partita contro gli Angels Pesaro, mettendo la testa a posto alla fine del primo tempo e andando a vincere in rimonta".
Derby con i Grizzlies: quanta emozione all'andata e soprattutto le sensazioni del gruppo sulla sfida di domenica 4 novembre?
"All'andata l'emozione era tanta quanta la tensione. Da un lato c’era chi si trovava ad affrontare la sua prima vera partita, dall’altro chi come me era reduce dalle due sconfitte dell’anno scorso e aveva tanta voglia di dimostrare di essere cresciuto. Per quanto riguarda la gara di domenica prossima siamo più che consapevoli di dover giocare una partita totalmente diversa da quella dell’andata: questo sia da un punto di vista tattico che mentale. I Grizzlies verranno in casa nostra per vincere a tutti i costi dopo l'inattesa sconfitta dell'andata. Noi siamo pronti a riceverli, grazie soprattutto all’ottimo lavoro del coaching staff, che ci sta preparando al meglio per questo appuntamento".
Dove può arrivare questa squadra, dove può migliorare e chi temete di più?
"Come ho già detto questa squadra può arrivare in alto. Non parlo di vittoria del campionato perché siamo ancora all’inizio, la strada è lunga e l’obiettivo lontano. Di sicuro però c’è che questa Under 18 ha qualcosa in più rispetto alle altre. L'unica cosa che può fare per migliorarsi come squadra è continuare ad allenarsi senza risparmiarsi mai, ogni giorno al 100%. Non temiamo nessuno in particolare. Sappiamo che ci sono molte squadre forti e preparate in giro per l’Italia ma come dicono i nostri coach: gli unici avversari che ci dividono dalla vittoria siamo noi stessi".
Roberto D’Amico | Ufficio Stampa Marines Lazio
Di questo magico momento per i giovani laziali abbiamo parlato con Davide Capra, running back di appena 18 anni, quattro dei quali passati tra i banchi del Liceo Classico Manara di Monteverde e i campi d’allenamento. Nel tempo libero, oltre allo studio, ci sono solo il Football e la palestra che lo aiuta dal punto di vista atletico, parte essenziale di questo sport.
Davide, se non un figlio d’arte, è almeno un “cugino d’arte”. Si è avvicinato a questa disciplina grazie ai racconti di Lorenzo D’Angelo, giocatore dell’Under 21 e del senior team dei Marines, vice campione d’Italia in carica e convocato stabilmente nel Blue Team, la nazionale italiana di football americano.
Davide, cosa ti aspettavi ad inizio stagione? Con quale spirito stai affrontando questo campionato?
"Sapevo fin dall'inizio che questa sarebbe stata una stagione diversa dalle altre. Il fatto è che mai avrei immaginato tanto. In questi due mesi di allenamenti e gare siamo cresciuti veramente molto come squadra, sia mentalmente che fisicamente. Per quanto riguarda me posso dire che non ho mai affrontato una stagione così seriamente e che continuerò lungo questo percorso. So che possiamo puntare in alto e non voglio adagiarmi sugli allori delle prime vittorie".
Mi parli un po’ della tua squadra? Come sono i ragazzi dell’Under 18 dei Marines visti dall’interno? Che tipo di squadra siete?
"Questo è un collettivo molto particolare formato da uno “zoccolo duro”, ovvero i ragazzi che come me vestono la maglia biancazzurra fin dall’Under 15, ma soprattutto dalle nuove leve della passata stagione e dai tanti esordienti che per la prima volta stanno indossando casco ed armatura. Un gruppo molto affiatato nel quale tutti sono indispensabili, cosa che fa la differenza in campo. Sappiamo divertirci tantissimo, scherzando e ridendo fuori dal campo, ma riusciamo a dare il meglio di noi quando ci viene chiesto. La prova più grande di serietà l'abbiamo data nella partita contro gli Angels Pesaro, mettendo la testa a posto alla fine del primo tempo e andando a vincere in rimonta".
Derby con i Grizzlies: quanta emozione all'andata e soprattutto le sensazioni del gruppo sulla sfida di domenica 4 novembre?
"All'andata l'emozione era tanta quanta la tensione. Da un lato c’era chi si trovava ad affrontare la sua prima vera partita, dall’altro chi come me era reduce dalle due sconfitte dell’anno scorso e aveva tanta voglia di dimostrare di essere cresciuto. Per quanto riguarda la gara di domenica prossima siamo più che consapevoli di dover giocare una partita totalmente diversa da quella dell’andata: questo sia da un punto di vista tattico che mentale. I Grizzlies verranno in casa nostra per vincere a tutti i costi dopo l'inattesa sconfitta dell'andata. Noi siamo pronti a riceverli, grazie soprattutto all’ottimo lavoro del coaching staff, che ci sta preparando al meglio per questo appuntamento".
Dove può arrivare questa squadra, dove può migliorare e chi temete di più?
"Come ho già detto questa squadra può arrivare in alto. Non parlo di vittoria del campionato perché siamo ancora all’inizio, la strada è lunga e l’obiettivo lontano. Di sicuro però c’è che questa Under 18 ha qualcosa in più rispetto alle altre. L'unica cosa che può fare per migliorarsi come squadra è continuare ad allenarsi senza risparmiarsi mai, ogni giorno al 100%. Non temiamo nessuno in particolare. Sappiamo che ci sono molte squadre forti e preparate in giro per l’Italia ma come dicono i nostri coach: gli unici avversari che ci dividono dalla vittoria siamo noi stessi".
Roberto D’Amico | Ufficio Stampa Marines Lazio
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