domenica 19 giugno 2011

Crusaders: Emozioni da vendere



Passerà di sicuro agli annali del football italiano. Un match del genere nobilita chi l’ha vissuto e chi se l’ha goduto dagli spalti. Quando la crew arbitrale manda negli spogliatoi i meravigliosi protagonisti la mezzanotte è già stata superata da un bel po’ di minuti. Giochi del destino: Mattia “Scheggia” Contu sigla la corsa della vittoria il 19 giugno 2011; esattamente un anno prima il razzo monserratino metteva a segno l’ultimo touch down della finalissima scudetto che regalava ai sardi il secondo titolo nazionale nel football a nove giocatori. Quella magica fuga all’over time vale l’accesso al quarto Nine Bowl della storia ventennale dei Crusaders. Il primo fu nel 2003 allo stadio Franchi di Firenze dove i Guelfi locali imposero la loro legge. Ma i rosso argento si riscattarono l’anno successivo andando a vincere a Castiglione della Pescaia contro i Red Jackets Sarzana. Lo scorso anno il trionfo di Palermo contro gli Islanders Venezia. Il successo di ieri nello spareggio di Conference Sud consente ai cagliaritani di giocarsi nuovamente lo scudetto, stavolta a Busto Arsizio (sabato 25 giugno), contro le Aquile Ferrara che sempre ieri si sono imposte sugli Warriors 9 Bologna per 18 a 7. Sarà sempre ‘Scheggia’ a sbloccare un punteggio che nel corso della nottata sarà movimentato da quindici touchdown e da sette realizzazioni ‘extra’. Dopo di lui si mette in evidenza prima il suo compagno Gianluca Fois che incamera altri due punti e poi l’altro crociato Daniele Stropiana che intuisce le mosse avversarie, intercetta e si distende verso la end zone avversaria (00 – 14). Sembra un copione recitato tante volte in questo campionato, ma dall’altra parte c’è una compagine che oltre a giocare in casa vanta lo stesso ruolino di marcia dei campioni d’Italia. Interpreti efficaci del pass in game, i Cardinals accorciano con un ritorno di calcio (Gariffo) e poi, grazie ad un godibilissimo trick play riescono a mettere in scacco la retroguardia ospite con lo spunto del forte e molto mobile qb D’Amico, su cui i Crusaders non sono riusciti a mettere una pressione adeguata: a fine gara potrà consolarsi con ben quattro Td complessivi realizzati, tra cui uno anche in corsa sugli sviluppi di una finta strepitosa. Con i due kick di Rizzo la situazione ritorna in perfetta parità (14 – 14). L’attacco sardo continua a produrre efficacemente e sigla un nuovo vantaggio con la caparbia penetrazione di Federico ‘Figurina’ Azuni sublimata da altri due punti di Andrea ‘Cavallo’ Lianas (14 – 22). D’Amico rimette in sella i suoi con un’altra meta (20 – 22) e vede intensificarsi le possibilità offensive grazie all’espulsione di Enrico ‘Chicco’ Casciu.



Il defensive end spinge l’avversario subito dopo aver ricevuto un richiamo arbitrale. Poco dopo anche il locale runningback David ‘Morpheus ‘Cammareri commette la stessa identica infrazione e viene mandato anzitempo negli spogliatoi. Sulle corse esterne i detentori del titolo sono irresistibili: Matia ‘Airpapà’ Pisu ne combina una delle sue portando di nuovo a più otto il vantaggio dei campidanesi, che diventano dieci dopo l’extra point di Gianluchino Fois. Il finale di tempo è di marca siciliana che ribalta il risultato prima con D’Amico e i due punti aggiuntivi di Spinelli (28 – 30) e approfittando di un intercetto di Spina prepara le condizioni ideali per il sorpasso propiziato da Spataro con il surplus del solito Rizzo (35 – 30). La girandola di emozioni continua in avvio di ripresa: la meta di Pisu riporta in vantaggio i suoi (35 – 36) seguita dalla poderosa meta di Andrea Lianas che riceve solitario dal qb Simone Moccia dopo una finta corsa all’esterno (35 – 42). La premiata ditta D’amico & Rizzo porta di nuovo in parità il match (42 – 42) ma i padroni di casa credono nella vittoria e si allontanano a + 6 per merito del TD pass di Abbadessa. Gli uomini allenati da Giacomo Clarkson non perdono smalto e riacciuffano il pari con una corsa di Simone ‘Cioccia’ Moccia. (48 – 48). In seguito ad un seck rimane infortunato il quarterback D’Amico: tenterà di rientrare ma soffrirà problemi d’appoggio. Al suo sostituto (Bustinto) non viene data la possibilità di miscelare molti palloni. Finisce il tempo regolamentare, si va all’over time. Il sorteggio dice che i primi a cominciare saranno i Cardinals. Ma i loro quattro tentativi fondati sulle corse non vanno in porto. Grazie anche all’apporto di Michele ‘Denny’ Uras che al centro si trasforma in una diga insormontabile. Quando i Crusaders prendono palla dimostrano di avere le idee più chiare degli avversari. Prima è Azuni a provare con un guizzo laterale; segue il tentativo vincente di ‘Scheggia’ Contu che con un’altra sweep esterna conquista i punti che mettono la parola fine al match. Gli oltre duecento spettatori applaudono divertiti. La finale meridionale di Conference è stata organizzata in maniera impeccabile: si pensi che l’ottimo rettangolo di gioco è stato sistemato a tempo di record (venti minuti) subito dopo una partita di calcio. Ai Cardinals vanno gli onori delle armi



I COMMENTI DEL DOPO GARA

Emanuele Garzia (Presidente Crusaders Cagliari): “Non ero con loro ma è come se ci fossi stato. Prima della partenza avevo raccomandato ai ragazzi di liberare la testa da tutte quelle notizie che li davano per favoriti, ho ripetuto loro che avrebbe vinto la squadra che mette soprattutto la testa e la calma in campo, tutte le altre cose sono solo chiacchiere. Ho sofferto a distanza per il continuo alternarsi del punteggio, passavo da uno stato euforico ad uno stato di delusione. Fortunatamente l’attacco segnava quasi sempre e questo mi dava un grande sollievo. La gara è stata bellissima, me l’hanno ripetuto più volte e il risultato lo conferma. Della bravura dei Cardinals lo sapevamo, credo che nessuno metterà in dubbio che alla finale di Conference siano giunte le squadre più forti. I ragazzi sono strafelici, hanno formato un gruppo ben amalgamato, forte, il loro valore è aumentato gara dopo gara, hanno acquisito tanta maturità. L’unico neo è rappresentato dall’espulsione di Chicco Casciu, speriamo che non venga squalificato. Ora tantissimi tifosi vorrebbero partecipare alla finale scudetto, dovrò pianificare un mega viaggio ma tutto sommato sarà più semplice rispetto allo scorso anno perché il campo di gioco dista pochi chilometri dall’aeroporto della Malpensa”.



Matia ‘Air’ Pisu (Wide receiver Crusaders): “Siamo veramente contenti, una partita del genere non l’avevo mai disputata con un punteggio in continua evoluzione che ci vedeva prima sopra poi sotto, poi di nuovo in avanti. Alla fine le due squadre erano sfinite e distrutte, abbiamo vinto perché ci abbiamo creduto, non abbiamo mai mollato e ci siamo aiutati reciprocamente nei momenti di difficoltà. Vincere al supplementare significa avere un pizzico di cuore in più dell’avversario. Ora dobbiamo recuperare le energie ed iniziare a pensare alla finale. La partita ha preso questa direzione singolare perché gli attacchi hanno giocato a viso aperto senza paura e a volte possono venire fuori situazioni atipiche come quelle di stanotte. Il pubblico è stato corretto e gentile, la struttura splendida, è stato davvero un bell’insieme. Queste sono le partite che fanno crescere i ragazzi, non come quelle che finiscono “tanto a zero”. Se le vinci fai un grandissimo passo in avanti”.

Yuri Minniti (Qb e aiuto coaching d’attacco Crusaders): “Quella dei Cardinals è squadra molto organizzata, avevano un pass in game solido, era molto difficile per noi difendere, abbiamo avuto dei problemi. Il nostro attacco ha segnato con regolarità, la difesa ha avuto bisogno di più tempo per adattarsi e quindi loro ci hanno tirato molto a lungo. Ci aspettavamo che non fosse una gara facile, perché comunque i nostri avversari hanno giocato bene le loro partite, è una squadra che è cresciuta parecchio con un organico numeroso. La partita è stata più seria rispetto alle altre. I Cardinals hanno dimostrato di voler vincere e hanno giocato dando il meglio. Noi abbiamo fatto qualcosa di più ottenere la posta in palio. In attacco abbiamo avuto un solo problema, ma un fumble nell’economia del gioco ci può stare. Tutto sommato l’attacco ha girato molto bene, ha segnato regolarmente non si è mai fermato. Loro ci hanno costretto al punt solo due volte, quindi in sole due circostanze non siamo stati in grado di realizzare. Difensivamente erano grossi e anche bravi ma il nostro attacco non ha avuto comunque problemi. La loro difesa era perforabile, non sono mai riusciti a fermarci. Poi non avevano l’atteggiamento giusto per vincere all’over time, si sono impegnati fino alla fine per cercare di vincere la partita, poi sono crollati. Secondo me non erano pronti mentalmente a vincere. Al loro quarto tentativo ci aspettavamo un field goal invece mi sono sembrati a corto di idee, sia i giocatori, sia gli allenatori. Forse non erano preparati a giocare l’over time.Hanno pagato più mentalmente che fisicamente. Con la sostituzione del Qb hanno perso un po’ di fiducia”.

Gipi Puggioni | Ufficio Stampa Crusaders | Cagliari


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