Grandi, grandi, grandissime Aquile!!!! In una notte magica e memorabile gli estensi si aggiudicano lo scudetto tricolore del campionato di football americano a 9 giocatori, superando in una finalissima emozionante ed equilibrata i forti Crusaders Cagliari, mettendo così il sigillo ad una stagione trionfale che si conclude con una perfect-season. Una partita sicuramente non spettacolare, quella disputata allo stadio “Speroni” di Busto Arsizio ma decisamente intensa ed emozionante, dominata per lungo tempo dalle difese di entrambe le formazioni che hanno avuto la meglio sugli attacchi, limitandoli e contenendoli, consentendo solamente alcuni big-play che si sono rivelati determinanti.
Ciò nonostante gli spettatori presenti al NineBowl, molti dei quali a sostenere la squadra ferrarese, non si sono certo annoiati ma al contrario hanno vissuto una delle partite più rocambolesche ed avvincenti della stagione, con un finale di partita travolgente degno di un romanzo di Alfred Hitchock. E sono proprio i secondi finali del match, con l’intercetto del difensore estense Matteo Ghironi (MVP dell’incontro) ai danni del pur bravo quarterback cagliaritano Simone Moccia che di fatto conclude le ostilità, e l’immediata esplosione di gioia con relativa invasione di campo di tutti i compagni di squadra, l’immagine migliore per cominciare il racconto della vittoria delle Aquile, l’immagine finale, la più bella ed emozionante; l’immagine liberatoria di uno sfogo, dopo tante energie profuse e tanta fatica impiegata, con avversari degni del nome, e non soltanto dal punto di vista tecnico.
Partire a ritroso in questi casi è doveroso, perché la vittoria è arrivata grazie ad una prestazione sensazionale e grandiosa della difesa che sino alla fine c’ha creduto senza mai mollare e che di fatto ha consegnato la coppa e lo scudetto nelle mani di tutti i giocatori ferraresi. E che fosse una giornata durissima per gli attacchi si era intuito sin dall’inizio, già nel primo quarto di gioco le difese erano diventate protagoniste impedendo con estrema puntualità e severità i tentativi dei reparti offensivi. Il primo quarto di gioco scivolava via senza grosse emozioni, con gli isolani che apparivano comunque leggermente più brillanti in attacco, con giocate veloci e più solide che però venivano vanificate dalla coriacea difesa ferrarese, dove Pasquali, Becchetti e soprattutto uno straordinario Vito De Marco rendevano vani i tentativi degli cagliaritani.
L’attacco estense mostrava poca continuità e troppo spesso poca lucidità, sulle corse a terra Papa e Mingozzi non trovavano i varchi giusti, mentre nel gioco aereo Romagnoli risultava impreciso, pressato dai blitz della difesa crociata. Nel secondo quarto, la prima svolta del match, il quarterback Romagnoli fa partire uno splendido lancio in profondità che sorprende la difesa avversaria e pesca libero lungo la sideline il receiver Matteo Ghironi, il quale, dopo aver catturato l’ovale si invola in touchdown e realizza i primi 6 punti della partita (trasformazione addizionale fallita). Per i ferraresi non c’è neppure il tempo di gioire, nel kickoff successivo il bravissimo Mattia Pisu agguanta il pallone e con una straordinaria corsa tra le fitte maglie della difesa estense riporta l’ovale per oltre 60 yard e pareggia i conti lasciando stupefatta ed ammutolita la formazione ferrarese.
I sardi falliscono la trasformazione addizionale ed il tabellone si fissa sul sei pari. Il primo tempo non concede altre emozioni, grazie soprattutto alle giocate difensive e le squadre vanno al riposo in perfetta parità. Il terzo quarto di gioco riparte con le Aquile in attacco, Ruggero Cavallino prende il comando in cabina di regia ed il coaching staff estense effettua alcuni cambi anche tra le file della linea d’attacco ed il reparto appare più fluido e preciso. Anche i Crusaders sono più sciolti ed il gioco si apre, diventando più spettacolare ed avvincente, ma le difese non intendono mollare e rimangono protagoniste assolute, soprattutto vicino alle rispettive aree di meta, impedendo categoricamente agli attacchi avversari di concretizzare gli sforzi profusi.
E così anche il terzo quarto scivola via, i cagliaritani tuttavia sembrano più vivaci, soprattutto sulle corse a terra i runningback guadagnano terreno mettendo talvolta in difficoltà la difesa ferrarese che sembra dover cedere da un momento all’altro, ma incredibilmente il reparto guidato dal coach Luca Brunetti non si dà per vinto e non molla, trovando sempre le energie necessarie per respingere e bloccare nei momenti importanti le giocate dei Crusaders. Grande, grandissimo equilibrio del match che procede così sino a quattro minuti dalla fine quando improvvisamente i cagliaritani trovano una grande giocata con un bellissimo lancio del quarterback Moccia che pesca in profondità il suo ricevitore che si libera della stretta marcatura del pur bravo De Biaggi e si invola in meta per il touchdown del 12 a 6. (trasformazione addizionale fallita). Mentre i Crusaders ed i propri sostenitori esplodono in una gioia più che comprensibile, gelo e sgomento si fanno evidenti negli occhi dei tifosi estensi che improvvisamente vedono sfumare le possibilità di successo dei propri eroi.
Ma non è finita, le Aquile non si perdono d’animo e l’attacco, con poco più di tre minuti sul cronometro, riparte dalla linea delle 35 yard. Cavallino trova Ghironi e De Biaggi per un guadagno limitato, ed al terzo tentativo con meno di due muniti alla fine, lancia una bellissima screen pass per Marco Papa il quale, dopo aver catturato l’ovale e guadagnato la linea laterale, sfrutta due splendidi bloccaggi dei compagni di squadra Farinazzo e Bianchi e con una meravigliosa corsa di oltre 50 yard si tuffa in area di meta realizzando il touchdown del pareggio. Nella preziosissima e fondamentale trasformazione addizionale Vito De Marco non tradisce i compagni e con grande lucidità e concentrazione centra i pali portando il tabellone sul 13 a 12. Ma il match non è ancora finito, il cronometro segna ancora 1 minuto e 30 secondi alla fine e la palla passa nuovamente nelle mani dei Crusaders. I cagliaritani partono dalle loro venti yard, con una serie bellissima di corse e lanci e sfruttando ottimamente i time-out rimanenti raggiungono la linea delle 13 yard difensive ferraresi.
A 39 secondi dalla fine il capolavoro della difesa ferrarese: il quarterback cagliaritano sceglie un passaggio, arretra cercando la protezione della sua linea d’attacco ed il tempo necessario per trovare in area di meta un ricevitore libero, il defensive lineman estense Francesco Amore si libera ottimamente dei bloccaggi e penetra mettendo pressione sul regista isolano che prima di essere placcato forza il lancio in profondità ma la palla finisce direttamente nelle mani del receivers Matteo Ghironi, schierato appositamente in difesa, che agguanta il pallone ed interrompe definitivamente i tentativi ed i sogni di rimonta dei Crusaders e regala alle Aquile lo scudetto ed il titolo di campioni d’Italia!!!
Onore ai Crusaders, squadra davvero tenace e ostica, composta da grandi atleti ed un ottimo coaching staff. Esplode in campo la gioia e l’esultanza di tutta la squadra estense così come l’euforia dei tifosi sugli spalti dello stadio “Speroni”. Le premiazioni concludono la magica serata delle Aquile, a Matteo Ghironi viene consegnata la targa di MVP (Most Valuable Player) del match, mentre il trofeo del NineBowl viene consegnato dal Commissioner della Lega Fabio Tortosa al presidente ferrarese Luca Borra che ritira il premio insieme ad un appassionato ed entusiasta Luciano Masieri (l’assessore allo sport del Comune di Ferrara) che sul campo festeggia insieme a tutti questo meraviglioso successo. Ed infine la coppa viene consegnata a loro, ai giocatori, ai veri protagonisti che per tutta la stagione hanno combattuto, lottato, trepidato ed hanno fortemente voluto raggiungere questo traguardo, la coppa è per loro che la sollevano in cielo, lassù dove volano le Aquile!!!
Ufficio Stampa Aquile | Ferrara
Ciò nonostante gli spettatori presenti al NineBowl, molti dei quali a sostenere la squadra ferrarese, non si sono certo annoiati ma al contrario hanno vissuto una delle partite più rocambolesche ed avvincenti della stagione, con un finale di partita travolgente degno di un romanzo di Alfred Hitchock. E sono proprio i secondi finali del match, con l’intercetto del difensore estense Matteo Ghironi (MVP dell’incontro) ai danni del pur bravo quarterback cagliaritano Simone Moccia che di fatto conclude le ostilità, e l’immediata esplosione di gioia con relativa invasione di campo di tutti i compagni di squadra, l’immagine migliore per cominciare il racconto della vittoria delle Aquile, l’immagine finale, la più bella ed emozionante; l’immagine liberatoria di uno sfogo, dopo tante energie profuse e tanta fatica impiegata, con avversari degni del nome, e non soltanto dal punto di vista tecnico.
Partire a ritroso in questi casi è doveroso, perché la vittoria è arrivata grazie ad una prestazione sensazionale e grandiosa della difesa che sino alla fine c’ha creduto senza mai mollare e che di fatto ha consegnato la coppa e lo scudetto nelle mani di tutti i giocatori ferraresi. E che fosse una giornata durissima per gli attacchi si era intuito sin dall’inizio, già nel primo quarto di gioco le difese erano diventate protagoniste impedendo con estrema puntualità e severità i tentativi dei reparti offensivi. Il primo quarto di gioco scivolava via senza grosse emozioni, con gli isolani che apparivano comunque leggermente più brillanti in attacco, con giocate veloci e più solide che però venivano vanificate dalla coriacea difesa ferrarese, dove Pasquali, Becchetti e soprattutto uno straordinario Vito De Marco rendevano vani i tentativi degli cagliaritani.
L’attacco estense mostrava poca continuità e troppo spesso poca lucidità, sulle corse a terra Papa e Mingozzi non trovavano i varchi giusti, mentre nel gioco aereo Romagnoli risultava impreciso, pressato dai blitz della difesa crociata. Nel secondo quarto, la prima svolta del match, il quarterback Romagnoli fa partire uno splendido lancio in profondità che sorprende la difesa avversaria e pesca libero lungo la sideline il receiver Matteo Ghironi, il quale, dopo aver catturato l’ovale si invola in touchdown e realizza i primi 6 punti della partita (trasformazione addizionale fallita). Per i ferraresi non c’è neppure il tempo di gioire, nel kickoff successivo il bravissimo Mattia Pisu agguanta il pallone e con una straordinaria corsa tra le fitte maglie della difesa estense riporta l’ovale per oltre 60 yard e pareggia i conti lasciando stupefatta ed ammutolita la formazione ferrarese.
I sardi falliscono la trasformazione addizionale ed il tabellone si fissa sul sei pari. Il primo tempo non concede altre emozioni, grazie soprattutto alle giocate difensive e le squadre vanno al riposo in perfetta parità. Il terzo quarto di gioco riparte con le Aquile in attacco, Ruggero Cavallino prende il comando in cabina di regia ed il coaching staff estense effettua alcuni cambi anche tra le file della linea d’attacco ed il reparto appare più fluido e preciso. Anche i Crusaders sono più sciolti ed il gioco si apre, diventando più spettacolare ed avvincente, ma le difese non intendono mollare e rimangono protagoniste assolute, soprattutto vicino alle rispettive aree di meta, impedendo categoricamente agli attacchi avversari di concretizzare gli sforzi profusi.
E così anche il terzo quarto scivola via, i cagliaritani tuttavia sembrano più vivaci, soprattutto sulle corse a terra i runningback guadagnano terreno mettendo talvolta in difficoltà la difesa ferrarese che sembra dover cedere da un momento all’altro, ma incredibilmente il reparto guidato dal coach Luca Brunetti non si dà per vinto e non molla, trovando sempre le energie necessarie per respingere e bloccare nei momenti importanti le giocate dei Crusaders. Grande, grandissimo equilibrio del match che procede così sino a quattro minuti dalla fine quando improvvisamente i cagliaritani trovano una grande giocata con un bellissimo lancio del quarterback Moccia che pesca in profondità il suo ricevitore che si libera della stretta marcatura del pur bravo De Biaggi e si invola in meta per il touchdown del 12 a 6. (trasformazione addizionale fallita). Mentre i Crusaders ed i propri sostenitori esplodono in una gioia più che comprensibile, gelo e sgomento si fanno evidenti negli occhi dei tifosi estensi che improvvisamente vedono sfumare le possibilità di successo dei propri eroi.
Ma non è finita, le Aquile non si perdono d’animo e l’attacco, con poco più di tre minuti sul cronometro, riparte dalla linea delle 35 yard. Cavallino trova Ghironi e De Biaggi per un guadagno limitato, ed al terzo tentativo con meno di due muniti alla fine, lancia una bellissima screen pass per Marco Papa il quale, dopo aver catturato l’ovale e guadagnato la linea laterale, sfrutta due splendidi bloccaggi dei compagni di squadra Farinazzo e Bianchi e con una meravigliosa corsa di oltre 50 yard si tuffa in area di meta realizzando il touchdown del pareggio. Nella preziosissima e fondamentale trasformazione addizionale Vito De Marco non tradisce i compagni e con grande lucidità e concentrazione centra i pali portando il tabellone sul 13 a 12. Ma il match non è ancora finito, il cronometro segna ancora 1 minuto e 30 secondi alla fine e la palla passa nuovamente nelle mani dei Crusaders. I cagliaritani partono dalle loro venti yard, con una serie bellissima di corse e lanci e sfruttando ottimamente i time-out rimanenti raggiungono la linea delle 13 yard difensive ferraresi.
A 39 secondi dalla fine il capolavoro della difesa ferrarese: il quarterback cagliaritano sceglie un passaggio, arretra cercando la protezione della sua linea d’attacco ed il tempo necessario per trovare in area di meta un ricevitore libero, il defensive lineman estense Francesco Amore si libera ottimamente dei bloccaggi e penetra mettendo pressione sul regista isolano che prima di essere placcato forza il lancio in profondità ma la palla finisce direttamente nelle mani del receivers Matteo Ghironi, schierato appositamente in difesa, che agguanta il pallone ed interrompe definitivamente i tentativi ed i sogni di rimonta dei Crusaders e regala alle Aquile lo scudetto ed il titolo di campioni d’Italia!!!
Onore ai Crusaders, squadra davvero tenace e ostica, composta da grandi atleti ed un ottimo coaching staff. Esplode in campo la gioia e l’esultanza di tutta la squadra estense così come l’euforia dei tifosi sugli spalti dello stadio “Speroni”. Le premiazioni concludono la magica serata delle Aquile, a Matteo Ghironi viene consegnata la targa di MVP (Most Valuable Player) del match, mentre il trofeo del NineBowl viene consegnato dal Commissioner della Lega Fabio Tortosa al presidente ferrarese Luca Borra che ritira il premio insieme ad un appassionato ed entusiasta Luciano Masieri (l’assessore allo sport del Comune di Ferrara) che sul campo festeggia insieme a tutti questo meraviglioso successo. Ed infine la coppa viene consegnata a loro, ai giocatori, ai veri protagonisti che per tutta la stagione hanno combattuto, lottato, trepidato ed hanno fortemente voluto raggiungere questo traguardo, la coppa è per loro che la sollevano in cielo, lassù dove volano le Aquile!!!
Ufficio Stampa Aquile | Ferrara
ALE' AQUILE!!!!!!!!!!!!!!!!!
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