Archiviata l’amara sconfitta a tavolino contro gli Achei Crotone, i Patriots Bari ripartono dal derby contro i Salento Dragons. Gli allenamenti non si sono mai interrotti e i nero-oro sono pronti a tornare in campo per dimostrare il loro valore nella sfida contro i «cugini» leccessi. L'appuntamento è per domenica prossima (11 marzo) al campo «La Montagnola» (alle spalle del PalaFlorio). Il kickoff è previsto per le 15.30. Lo scorso anno i Dragons erano in corsa per il primato nel girone. All’inizio di questo campionato, invece, sono apparsi un po’ in difficoltà nonostante gli innesti in organico di alcuni giocatori che, fino allo scorso anno, facevano parte della squadra tarantina. I leccesi non hanno iniziato al meglio la stagione 2012. Dopo un'inaspettata sconfitta nella partita di esordio in trasferta a Crotone, anche sabato scorso hanno sofferto parecchio nel primo tempo contro i Green Hawks, la neonata squadra di Barletta, al debutto in una competizione ufficiale. Le energie e la concentrazione dei Patriots Bari sono quindi tutte sulla partita di domenica. Certo non è facile per la compagine barese leggere sul sito federale di un 8–0 inflitto a tavolino dopo una partita che sul campo avrebbe avuto tutt'altro risultato. Ma la decisione era la sola che il giudice sportivo potesse prendere. Forse le cose sarebbero andate diversamente se le due formazioni avessero inviato un comunicato congiunto in cui si chiedeva di recuperare la partita. Così non è stato. Ma i Patriots attendono ancora la comunicazione ufficiale.
Il tempo delle recriminazioni e delle polemiche, però, è finito. «Credo sinceramente che non valga la pena di rigiocare la partita in trasferta. – ha detto il presidente di Patriots Bari, Leonardo Damiani, ed ha aggiunto – È triste pensare che anche in uno sport dilettantistico, dove dovrebbero prevalere comportamenti leali, possa prendere il sopravvento il tipico atteggiamento italico da furbetto che punta a raggiungere il massimo risultato cercando nelle pieghe delle regole scritte lo spiraglio per "fregare il prossimo", incuranti dell'etica. – E ancora – Resta il fatto che la regola applicata è iniqua e dovrebbero essere individuati margini di maggiore elasticità, specie in uno sport come il nostro che cerca affermazione e visibilità a livello nazionale e che si dibatte fra la passione di pochi e le difficoltà economiche di molti. Con situazioni come questa si fa il male del Football, ed è strano che la Federazione non lo capisca, stigmatizzando certi comportamenti».
Parole dure, quelle del presidente dei Patriots che tuttavia non suonano affatto «campate in aria». Un invito a riflettere sulle contraddizioni interne alla Federazione e sui modi per lanciare in Italia un messaggio di sport pulito, lontano da quello che in questi mesi i giornali hanno riportato su corruzioni e partite combinate per il «dio pallone».
«Per quanto ci riguarda – ha concluso Damiani – accettiamo le regole, anche se non le condividiamo, ma soprattutto continueremo a difendere l'etica sportiva ed i risultati conseguiti sul campo. Ricordo che lo scorso anno a Cagliari rischiammo di perdere l'aereo per il ritardato inizio della partita (non ricordo se per l'assenza dell'ambulanza o dello statistico). Qualcuno propose anche di segnalare la situazione all'arbitro per ottenere la vittoria a tavolino, ma prevalse il senso etico: perdemmo la partita sul campo, ma il nostro onore è rimasto integro».
Adesso ai Patriots non resta che scendere in campo e dimostrare il proprio valore anche lì. Ove mai ce ne fosse bisogno. Senza calcoli e senza scorciatoie. L'obiettivo? Dopo aver perso ingiustamente una partita non resta che vincere sportivamente tutte le altre. GO PATRIOTS, GO!
US Patriots
Il tempo delle recriminazioni e delle polemiche, però, è finito. «Credo sinceramente che non valga la pena di rigiocare la partita in trasferta. – ha detto il presidente di Patriots Bari, Leonardo Damiani, ed ha aggiunto – È triste pensare che anche in uno sport dilettantistico, dove dovrebbero prevalere comportamenti leali, possa prendere il sopravvento il tipico atteggiamento italico da furbetto che punta a raggiungere il massimo risultato cercando nelle pieghe delle regole scritte lo spiraglio per "fregare il prossimo", incuranti dell'etica. – E ancora – Resta il fatto che la regola applicata è iniqua e dovrebbero essere individuati margini di maggiore elasticità, specie in uno sport come il nostro che cerca affermazione e visibilità a livello nazionale e che si dibatte fra la passione di pochi e le difficoltà economiche di molti. Con situazioni come questa si fa il male del Football, ed è strano che la Federazione non lo capisca, stigmatizzando certi comportamenti».
Parole dure, quelle del presidente dei Patriots che tuttavia non suonano affatto «campate in aria». Un invito a riflettere sulle contraddizioni interne alla Federazione e sui modi per lanciare in Italia un messaggio di sport pulito, lontano da quello che in questi mesi i giornali hanno riportato su corruzioni e partite combinate per il «dio pallone».
«Per quanto ci riguarda – ha concluso Damiani – accettiamo le regole, anche se non le condividiamo, ma soprattutto continueremo a difendere l'etica sportiva ed i risultati conseguiti sul campo. Ricordo che lo scorso anno a Cagliari rischiammo di perdere l'aereo per il ritardato inizio della partita (non ricordo se per l'assenza dell'ambulanza o dello statistico). Qualcuno propose anche di segnalare la situazione all'arbitro per ottenere la vittoria a tavolino, ma prevalse il senso etico: perdemmo la partita sul campo, ma il nostro onore è rimasto integro».
Adesso ai Patriots non resta che scendere in campo e dimostrare il proprio valore anche lì. Ove mai ce ne fosse bisogno. Senza calcoli e senza scorciatoie. L'obiettivo? Dopo aver perso ingiustamente una partita non resta che vincere sportivamente tutte le altre. GO PATRIOTS, GO!
US Patriots
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