Ostia (RM), 24 Aprile 2012 - Le due squadre con il miglior piazzamento finora, all'interno della division "E" del Campionato Italiano di Football a nove di quest'anno, si son date battaglia domenica scorsa al Giannattasio di Ostia. Da una parte i padroni di casa, i coriacei Black Hammers, dall'altra quegli Steelers Terni che durante la stagione in corso ci han fatto vedere già ottime cose. I ragazzi di coach Sytsma si erano già imposti nel match di andata con un 18 a 12 che lasciava obiettivamente spazio a qualsiasi risultato in vista di questa "rivincita". Alla fine anche stavolta i laziali si son dovuti arrendere ai gialloneri ternani, dopo un match duro ma giocato a viso aperto da entrambe le compagini. Troppi errori forse per i padroni di casa, troppo nervosismo e tante cose da rivedere nei propri schemi, nella propria mentalità d'approccio alla gara. Per gli squali martello però una battuta d'arresto che non scalfisce minimamente gli obiettivi sragionali. Ecco le impressioni di Enrico Moglioni, coach dei nero-oro ostiensi, al termine della partita:
Ciao Enrico e bentornato. Un osso veramente duro questi Steelers. Che partita è stata?
Purtroppo è stata una partita iniziata male e finita peggio. La difesa inizia bene sotto l’aspetto tecnico ma vanifica, per l’ingenuo nervosismo di qualche giocatore, il lavoro svolto dalla squadra. Se non sbaglio sono state circa 90 le yards di penalità inflitte alla nostra difesa. Gli Steelers macinano terreno e varcano per due volte la nostra endzone. Il nostro attacco sta a guardare fino alla fine del primo quarto; nel primo drive, alla prima giocata, pensa bene di fare fumble e di rimettersi sulla side line a guardare. Nel secondo quarto il nostro attacco riesce a svegliarsi dal torpore eseguendo un lungo drive, alternando corse e lanci, che si conclude con il TD. La partita è combattuta e sempre nervosa. La nostra difesa mette i lucchetti e l’attacco continua a macinare fino ad arrivare, a 30” dalla fine del secondo quarto a due yards dalla endzone avversaria. La meta avrebbe riportato in pieno equilibrio la partita ma una grave ingenuità tecnica dell’attacco consegna la palla ai bravi avversari. Il secondo tempo non riserva sorprese: l’attacco non reagisce come avrei voluto e la difesa non dimostra l’aggressività agonistica che l’ha sempre contraddistinta. La squadra avversaria dopo essersi inginocchiata, giustamente, alla fine del primo tempo ; in vantaggio di 14 punti si inginocchia di nuovo a 20 yards dalla nostra endzone a 1’30” dal termine sancendo la vittoria per 20 a 6.
A prescindere da tutte queste disattenzioni, più o meno determinanti chiaramente, cosa ti ha convinto di più?…
Difficile dire che cosa abbia funzionato meglio, in alcuni momenti ho visto fare delle belle giocate sia in attacco che in difesa ma sempre accompagnate da un nervosismo eccessivo. Questo elemento, purtroppo, se aleggia all’interno del team non dà continuità di prestazione.
Con uno sguardo alla classifica, direi che nonostante la sconfitta gli obiettivi stagionali non cambiano…
Come ho già dichiarato precedentemente quello che interessa a me, al mio staff tecnico ed alla dirigenza non è il risultato numerico ma è la crescita dei giocatori, tecnica e soprattutto etica.
Dai, facci qualche nome tra i ragazzi che si son meglio comportati in campo domenica..
I giocatori che si sono contraddistinti, fuori e dentro il campo, per coraggio, forza, tecnica, umiltà ed estrema correttezza sono: Alessio “Jimmy” Bernardoni per la difesa e Matteo Virtuoso per l’attacco.
Qual'è stato secondo te il momento chiave del match?
Apparentemente il momento chiave può evidenziarsi nel TD mancato a pochi secondi dalla fine del primo tempo. In realtà la partita riservava ancora due tempi di gioco con una sola meta di svantaggio.
Quali importanti indicazioni hai tratto da questo match, utili per il seguito della regular season?
Questo sport è bellissimo quando viene giocato fino alla fine dell’ultimo minuto, con tutta la voglia e la spietatezza possibili. L’umiltà è la prerogativa fondamentale per affrontare ogni tipo di avversario.
Un cliente difficile per chiunque questi Steelers…una squadra ben organizzata e ben strutturata, non trovi?
I nostri avversari hanno giocato sicuramente meglio di noi dimostrando estrema concentrazione e determinazione. Nelle loro fila ho incontrato ex giocatori di serie A, in contraddizione a quanto affermato dal loro coach circa l’inesperienza della squadra, che sicuramente rappresentano un valore aggiunto al livello tecnico degli Steelers. Sicuramente per noi ha rappresentato un motivo in più per fare esperienza sul campo.
Un aggettivo per definire i tuoi ragazzi visti domenica in campo…
Nella sconfitta non mi piace giudicare i miei atleti, loro sono una estensione dei nostri insegnamenti. Loro sono il risultato di quello che io, insieme al resto dello staff, tentiamo di trasmettere. Per cui gli errori e le mancanze viste in campo non sono altro che la conseguenza di mie responsabilità. E la mia responsabilità è quella di essere stato “presuntuoso”, “ingenuo” e “rinunciatario”.
Prossimo impegno la sfida del 6 Maggio a Roma contro i Gladiatori. Quali sensazioni in vista di questo appuntamento?
Il prossimo incontro sarà veramente impegnativo. Se ci alleneremo con grande impegno, con l’umile voglia di migliorare continuamente, se penseremo a giocare con spirito di squadra mettendo da parte inutili chiacchere e protagonismi, allora, al di là della vittoria o della sconfitta, riusciremo a giocare e a divertirci.
Grazie Enrico. Alla prossima.
US Cif9.com
Ciao Enrico e bentornato. Un osso veramente duro questi Steelers. Che partita è stata?
Purtroppo è stata una partita iniziata male e finita peggio. La difesa inizia bene sotto l’aspetto tecnico ma vanifica, per l’ingenuo nervosismo di qualche giocatore, il lavoro svolto dalla squadra. Se non sbaglio sono state circa 90 le yards di penalità inflitte alla nostra difesa. Gli Steelers macinano terreno e varcano per due volte la nostra endzone. Il nostro attacco sta a guardare fino alla fine del primo quarto; nel primo drive, alla prima giocata, pensa bene di fare fumble e di rimettersi sulla side line a guardare. Nel secondo quarto il nostro attacco riesce a svegliarsi dal torpore eseguendo un lungo drive, alternando corse e lanci, che si conclude con il TD. La partita è combattuta e sempre nervosa. La nostra difesa mette i lucchetti e l’attacco continua a macinare fino ad arrivare, a 30” dalla fine del secondo quarto a due yards dalla endzone avversaria. La meta avrebbe riportato in pieno equilibrio la partita ma una grave ingenuità tecnica dell’attacco consegna la palla ai bravi avversari. Il secondo tempo non riserva sorprese: l’attacco non reagisce come avrei voluto e la difesa non dimostra l’aggressività agonistica che l’ha sempre contraddistinta. La squadra avversaria dopo essersi inginocchiata, giustamente, alla fine del primo tempo ; in vantaggio di 14 punti si inginocchia di nuovo a 20 yards dalla nostra endzone a 1’30” dal termine sancendo la vittoria per 20 a 6.
A prescindere da tutte queste disattenzioni, più o meno determinanti chiaramente, cosa ti ha convinto di più?…
Difficile dire che cosa abbia funzionato meglio, in alcuni momenti ho visto fare delle belle giocate sia in attacco che in difesa ma sempre accompagnate da un nervosismo eccessivo. Questo elemento, purtroppo, se aleggia all’interno del team non dà continuità di prestazione.
Con uno sguardo alla classifica, direi che nonostante la sconfitta gli obiettivi stagionali non cambiano…
Come ho già dichiarato precedentemente quello che interessa a me, al mio staff tecnico ed alla dirigenza non è il risultato numerico ma è la crescita dei giocatori, tecnica e soprattutto etica.
Dai, facci qualche nome tra i ragazzi che si son meglio comportati in campo domenica..
I giocatori che si sono contraddistinti, fuori e dentro il campo, per coraggio, forza, tecnica, umiltà ed estrema correttezza sono: Alessio “Jimmy” Bernardoni per la difesa e Matteo Virtuoso per l’attacco.
Qual'è stato secondo te il momento chiave del match?
Apparentemente il momento chiave può evidenziarsi nel TD mancato a pochi secondi dalla fine del primo tempo. In realtà la partita riservava ancora due tempi di gioco con una sola meta di svantaggio.
Quali importanti indicazioni hai tratto da questo match, utili per il seguito della regular season?
Questo sport è bellissimo quando viene giocato fino alla fine dell’ultimo minuto, con tutta la voglia e la spietatezza possibili. L’umiltà è la prerogativa fondamentale per affrontare ogni tipo di avversario.
Un cliente difficile per chiunque questi Steelers…una squadra ben organizzata e ben strutturata, non trovi?
I nostri avversari hanno giocato sicuramente meglio di noi dimostrando estrema concentrazione e determinazione. Nelle loro fila ho incontrato ex giocatori di serie A, in contraddizione a quanto affermato dal loro coach circa l’inesperienza della squadra, che sicuramente rappresentano un valore aggiunto al livello tecnico degli Steelers. Sicuramente per noi ha rappresentato un motivo in più per fare esperienza sul campo.
Un aggettivo per definire i tuoi ragazzi visti domenica in campo…
Nella sconfitta non mi piace giudicare i miei atleti, loro sono una estensione dei nostri insegnamenti. Loro sono il risultato di quello che io, insieme al resto dello staff, tentiamo di trasmettere. Per cui gli errori e le mancanze viste in campo non sono altro che la conseguenza di mie responsabilità. E la mia responsabilità è quella di essere stato “presuntuoso”, “ingenuo” e “rinunciatario”.
Prossimo impegno la sfida del 6 Maggio a Roma contro i Gladiatori. Quali sensazioni in vista di questo appuntamento?
Il prossimo incontro sarà veramente impegnativo. Se ci alleneremo con grande impegno, con l’umile voglia di migliorare continuamente, se penseremo a giocare con spirito di squadra mettendo da parte inutili chiacchere e protagonismi, allora, al di là della vittoria o della sconfitta, riusciremo a giocare e a divertirci.
Grazie Enrico. Alla prossima.
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