Parma, 29 Gennaio 2013 - Quando si parla del binomio Football americano - città di Parma, inevitabilmente il pensiero va ai Campioni d'Italia dei Panthers ed al famoso romanzo del 2007 di John Grisham "Playing for pizza" [Il Professionista, in italiano], che ha reso celebre la formazione nero-argento in tutto il mondo della palla lunga un piede; ma nella città emiliana a cavallo tra gli Appennini e la Pianura Padana, gli uomini di Ivano Tira con il tricolore cucito addosso non sono gli unici a contribuire alla diffusione ed alla notorietà di questo sport. Da quasi un decennio, infatti, esistono e sono in piena attività anche i Bobcats. Le linci blu-arancio sono reduci da una soddisfacente stagione in serie A2, ma nonostante ciò hanno scelto, per motivi strettamente legati ad esigenze della società stessa, di prendere parte al Campionato Italiano di Football a 9. Uno dei punti di forza? L'esperienza: Di sicuro alcune individualità militanti in questa formazione rappresentano un autentico lusso per la categoria. Con quali premesse, quindi, e con quali obiettivi i parmensi stanno vivendo la pre-season? Lo chiediamo al loro simpatico e disponibile headcoach Gabriele Picelli:
Ciao Gabriele e benvenuto. Che nuove allora in casa Bobcats?
In quel di Parma le cose vanno bene.. si respira un'aria che era un po' che mancava (l'amicizia…). Dopo la pausa delle feste, abbiamo ripreso gli allenamenti la settimana del 7 Gennaio. La novità è il ritorno di tanti giocatori che avevano deciso di fare una pausa un paio di anni fa, la parola d'ordine di quest'anno sarà giocare per divertirsi..
L'anno scorso l'esperienza in Lenaf vi ha regalato innanzitutto un record-percentuale di tutto rispetto (4-4) e secondariamente la consapevolezza di essere una compagine che può lottare per altri traguardi…invece dopo cosa è successo? Come mai questo…"passo indietro", se così possiamo definirlo, e l'approdo in Cif9?…Cosa vi ha portato a questa scelta?
L'esperienza in Lenaf della stagione scorsa è stata molto importante, ma ci ha fatto ragionare attentamente..abbiamo tanti giovani che debbono avere la possibilità di crescere ulteriormente e un campionato come quello è troppo duro al momento per loro, allora tutti insieme, giocatori e società, abbiamo deciso di scendere di categoria.
Quali sono allora gli obiettivi più immediati?
I presupposti per questa stagione sono di ritrovare la nostra vera identità, senza nulla togliere alla esperienza passata, non ci poniamo limiti e l'obiettivo è di cercare il massimo ad ogni incontro, poi vedremo strada facendo.
Dove credi che concentrerete maggiormente la vostra attenzione in fase di preparazione?
Rispetto al 2012 cercheremo di esaltare al massimo il nostro potenziale, senza scendere a compromessi. Avremo un gioco molto molto aggressivo sia in attacco che in difesa, la preparazione è impostata sulla tenuta fisica, cercheremo di migliorare sul piano individuale, dando la possibilità ad ogni atleta di trovare la giusta collocazione, senza guardare solamente il bisogno del team.
Quali invece i programmi a livello societario per il prossimo futuro?…e ancora…Qualche Test-match in programma a breve scadenza?
Abbiamo ripreso un programma triennale che avevamo messo da parte per vari motivi. Per la pre-season decideremo in corso d'opera, ma sicuramente qualcosa faremo.
Guidare un team comporta sempre delle importanti responsabilità. Dove trovi lo stimolo per riuscire ad assumerle (gratuitamente, lo ricordiamo..) ed andare avanti giorno per giorno?..e ancora, come è avvenuto il passaggio da player a coach?..
La cosa che riesce a farmi andare avanti è quello che si crea tra un allenatore e un giocatore..quella simbiosi difficile da creare in altri sport e….poi anche la possibilità di poter far conoscere a più gente possibile i Bobcats…e sopratutto spiegare che non è uno sport, ma uno stile di vita. Il passaggio da giocatore ad allenatore è stato praticamente immediato, dopo pochi mesi di gioco, iniziai subito ad inculcare ai ragazzi la disciplina che richiede il football...
Ti aspetti qualche importante conferma tra i tuoi ragazzi nel 2013?
Sono sicuro che avremo degli exploit molto importanti, sopratutto da alcuni giovanissimi che hanno fatto vedere cose interessanti...ma sopratutto avremo tante conferme da un gruppo che mi ha dato tantissimo negli anni.
Come gestite l'approccio che i ragazzi nuovi devono avere, allorché si affacciano per la primissima volta verso la pratica di questa disciplina?…e come vi state muovendo per il settore giovanile?
L'approccio che noi teniamo con i giovanissimi è quello di farli sentire parte di una famiglia..li facciamo allenare insieme a tutti gli altri, riservandogli uno spazio dedicato, facendoli seguire da quei ragazzi che per vari motivi non riescono ad allenarsi, ma tutti insieme. Per i giovanissimi stiamo lavorando in vari istituti tecnici che ci vedono impegnati 4 volte alla settimana..la nostra intenzione per il 2013 è di una under 21. Under 18, e tanto Fivemen U15/U18..
Dimmi un pregio ed un difetto del Football in Italia…
Il pregio del football italiano è quello di esistere sotto ogni forma, per permettere a tutti di partecipare...un difetto: le manie di grandezza e la poca serietà di alcuni addetti ai lavori.
Qual è il tuo player italiano preferito?…
Il mio giocatore italiano preferito… non vi dirò il nome, ma fa parte della mia squadra ed è sicuramente uno dei più forti in assoluto d'Italia, ma ha sempre resistito alle tentazioni, restando un Bobcats.
Quale squadra ti ha più colpito nel 2012?..
Il team che più mi ha impressionato di più la scorsa stagione..sono stati i Giaguari, per la loro grande organizzazione.
Chiudiamo, al solito, in simpatia. Sei davanti ad uno specchio. Fai una domanda a Gabriele Picelli..
Picelli, fino a quando continuerai a rovinare i ragazzi, insegnandogli il tuo "non-Football"?….Risposta: Continuerò fino a quando non si spegnerà quella fiammella che arde dentro di me da tanti anni che si chiama "credere in quello che fai". Buon football a tutti
Grazie, Gabriele e alla prossima.
Ufficio Stampa Cif9.com
Ciao Gabriele e benvenuto. Che nuove allora in casa Bobcats?
In quel di Parma le cose vanno bene.. si respira un'aria che era un po' che mancava (l'amicizia…). Dopo la pausa delle feste, abbiamo ripreso gli allenamenti la settimana del 7 Gennaio. La novità è il ritorno di tanti giocatori che avevano deciso di fare una pausa un paio di anni fa, la parola d'ordine di quest'anno sarà giocare per divertirsi..
L'anno scorso l'esperienza in Lenaf vi ha regalato innanzitutto un record-percentuale di tutto rispetto (4-4) e secondariamente la consapevolezza di essere una compagine che può lottare per altri traguardi…invece dopo cosa è successo? Come mai questo…"passo indietro", se così possiamo definirlo, e l'approdo in Cif9?…Cosa vi ha portato a questa scelta?
L'esperienza in Lenaf della stagione scorsa è stata molto importante, ma ci ha fatto ragionare attentamente..abbiamo tanti giovani che debbono avere la possibilità di crescere ulteriormente e un campionato come quello è troppo duro al momento per loro, allora tutti insieme, giocatori e società, abbiamo deciso di scendere di categoria.
Quali sono allora gli obiettivi più immediati?
I presupposti per questa stagione sono di ritrovare la nostra vera identità, senza nulla togliere alla esperienza passata, non ci poniamo limiti e l'obiettivo è di cercare il massimo ad ogni incontro, poi vedremo strada facendo.
Dove credi che concentrerete maggiormente la vostra attenzione in fase di preparazione?
Rispetto al 2012 cercheremo di esaltare al massimo il nostro potenziale, senza scendere a compromessi. Avremo un gioco molto molto aggressivo sia in attacco che in difesa, la preparazione è impostata sulla tenuta fisica, cercheremo di migliorare sul piano individuale, dando la possibilità ad ogni atleta di trovare la giusta collocazione, senza guardare solamente il bisogno del team.
Quali invece i programmi a livello societario per il prossimo futuro?…e ancora…Qualche Test-match in programma a breve scadenza?
Abbiamo ripreso un programma triennale che avevamo messo da parte per vari motivi. Per la pre-season decideremo in corso d'opera, ma sicuramente qualcosa faremo.
Guidare un team comporta sempre delle importanti responsabilità. Dove trovi lo stimolo per riuscire ad assumerle (gratuitamente, lo ricordiamo..) ed andare avanti giorno per giorno?..e ancora, come è avvenuto il passaggio da player a coach?..
La cosa che riesce a farmi andare avanti è quello che si crea tra un allenatore e un giocatore..quella simbiosi difficile da creare in altri sport e….poi anche la possibilità di poter far conoscere a più gente possibile i Bobcats…e sopratutto spiegare che non è uno sport, ma uno stile di vita. Il passaggio da giocatore ad allenatore è stato praticamente immediato, dopo pochi mesi di gioco, iniziai subito ad inculcare ai ragazzi la disciplina che richiede il football...
Ti aspetti qualche importante conferma tra i tuoi ragazzi nel 2013?
Sono sicuro che avremo degli exploit molto importanti, sopratutto da alcuni giovanissimi che hanno fatto vedere cose interessanti...ma sopratutto avremo tante conferme da un gruppo che mi ha dato tantissimo negli anni.
Come gestite l'approccio che i ragazzi nuovi devono avere, allorché si affacciano per la primissima volta verso la pratica di questa disciplina?…e come vi state muovendo per il settore giovanile?
L'approccio che noi teniamo con i giovanissimi è quello di farli sentire parte di una famiglia..li facciamo allenare insieme a tutti gli altri, riservandogli uno spazio dedicato, facendoli seguire da quei ragazzi che per vari motivi non riescono ad allenarsi, ma tutti insieme. Per i giovanissimi stiamo lavorando in vari istituti tecnici che ci vedono impegnati 4 volte alla settimana..la nostra intenzione per il 2013 è di una under 21. Under 18, e tanto Fivemen U15/U18..
Dimmi un pregio ed un difetto del Football in Italia…
Il pregio del football italiano è quello di esistere sotto ogni forma, per permettere a tutti di partecipare...un difetto: le manie di grandezza e la poca serietà di alcuni addetti ai lavori.
Qual è il tuo player italiano preferito?…
Il mio giocatore italiano preferito… non vi dirò il nome, ma fa parte della mia squadra ed è sicuramente uno dei più forti in assoluto d'Italia, ma ha sempre resistito alle tentazioni, restando un Bobcats.
Quale squadra ti ha più colpito nel 2012?..
Il team che più mi ha impressionato di più la scorsa stagione..sono stati i Giaguari, per la loro grande organizzazione.
Chiudiamo, al solito, in simpatia. Sei davanti ad uno specchio. Fai una domanda a Gabriele Picelli..
Picelli, fino a quando continuerai a rovinare i ragazzi, insegnandogli il tuo "non-Football"?….Risposta: Continuerò fino a quando non si spegnerà quella fiammella che arde dentro di me da tanti anni che si chiama "credere in quello che fai". Buon football a tutti
Grazie, Gabriele e alla prossima.
Ufficio Stampa Cif9.com
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