mercoledì 30 gennaio 2013

Achei: La nuova stagione 2013 e intervista al direttore tecnico Massimo Arrighi

La Fidaf – Federazione Italiana American Football - ha ufficializzato il calendario 2013 del Campionato. Gli Achei partiranno fuori casa con i Caribdes Messina per poi confrontarsi con gli Highlanders di Catanzaro, nell’agognato derby calabrese, e con il farm team degli Elephants Catania squadra di A1 vicecampione d’Italia nel 2012. Quest’anno gli Achei puntano ad un campionato di assestamento dopo i buoni risultati 2012 con l’accesso al 2° turno di play-off. Parecchi veterani hanno appeso le classiche scarpette al chiodo lasciando spazio alle nuove leve provenienti dai settori giovanili ed impazienti di confrontarsi con il football maggiore. Il coaching staff ha visto il rientro di diversi veterani storici del football Crotonese e sarà composto da Massimo Arrighi – direttore sportivo, Francesco Pizzuti – head coach, Giorgio Di Lorenzo – offensive coach, Francesco Arrighi – defensive coach, oltre a che da Gianfranco Barone, Stefano Oppido e Renato Sellaro negli altri settori. Insomma i fattori per una ulteriore crescita della compagine crotonese ci sono tutti, ora finalmente sarà il campo a mostrare la consistenza del lavoro svolto da tutta l’organizzazione Achea. A seguire due chiacchiere col direttore sportivo Massimo Arrighi:

Cosa si dice in casa Achei, quali novità?

Abbiamo avviato un nuovo contesto richiamando tra le fila un gruppo di ex Opliti che in questi ultimi venti anni avevano assolto i doveri di mariti, padri, nonni!! e dopo avere assecondato le legittime attese dei rispettivi datori di lavoro e tutto quanto serve alla normale sussistenza e riproduzione, ottenute infine le necessarie autorizzazioni coniugali, si sono rituffati nella vecchia passione promuovendo per cominciare la partecipazione di quattro elementi al corso per allenatore di primo livello che si è tenuto di recente a Salerno al fine di creare una task force per seguire il settore giovanile in uno alla prima squadra.

Quali sono i progetti di sviluppo e le politiche che riguardano i settori giovanili?

Io stesso ho posto come condizione principale al mio ritorno nel direttivo/esecutivo della squadra il rilancio del settore giovanile che rappresenta la vera prima fonte di sostegno del nostro sport. Poi a Crotone le scarse prospettive di lavoro e la lontananza dalle sedi universitarie fanno si che i nostri ragazzi intorno ai venti anni troppo spesso si spostino in altre città in cui continuano a giocare nei teams di A1, questi ultimi ben felici di accogliere atleti preparata e a costo zero. Altra storia per quelli che sono costretti a mollare quando trovano un posto di lavoro sottopagato e per dodici ore al giorno! Ben felici ma che fatica! Quindi alcune carriere sportive che in altri contesti si concluderebbero in nazionale (potremmo fare diversi nomi) ahimè' da noi si perdono per strada. Va da se che il settore giovanile dovrà rappresentare la nostra vera eccellenza. I titoli conquistati in passato non lasciano dubbi, le nostre migliori energie devono andare in questa direzione .

Quali le considerazioni sulla stagione passata, cosa avete aggiunto di nuovo al vostro team?

La passata stagione avevamo potuto contare sull'apporto di un drappello qualificato di Highlanders Catanzaresi che per noi significa potere mettere assieme una buona squadra di livello A2 ma lo spogliatoio non ha funzionato alla perfezione ed il risultato finale, nonostante l'accesso ai play off, non è stato all'altezza delle aspettative con tutto il rispetto per gli avversari che hanno meritato di passare il turno a Bari. Quest'anno ci affideremo al collettivo. Abbiamo chiesto aiuto ad una mezza dozzina di vecchi tizzoni d'inferno ex opliti ognuno dei quali specialista nei ruoli in cui hanno giocato e ai quali abbiamo affidato i vari reparti d'attacco e difesa al fine di trasmettere ai ragazzi la filosofia specifica del ruolo nel quale si cimenteranno e per il quale riceveranno le dovute attenzioni, il tutto supervisionato dall’head coach Pizzuti e da me. I giovanissimi partecipanti al torneo di flag sono stati affidati alle amorevoli cure di due assistant quali Stefano Oppido e Renato Sellaro coordinati e diretti da Ciccio Caruso, fra di loro e' stata anche reclutata la prima Achea donna felicissima di dare man forte ai suoi fratellini maschi che la considerano e la rispettano senza riserve.


Qualche nome fra i sicuri protagonisti di quest'anno?

"Il collettivo", i nostri ragazzi si considerano piu' che fratelli lo si percepisce nello spogliatoio e sul campo dove si sostengono nei momenti di frustrazione oppure esultando quando anche l'ultimo compagno supera la difficoltà o la fatica. Si comportano da veri agonisti chiedendo solo di acquisire il bagaglio tecnico necessario, è un onore per noi tutti guidarli.

Quali sono gli impegni che riguardano l'immediato futuro degli Achei?

Abbiamo ricevuto in gestione dalla nostra Città una bellissima struttura sportiva comunale segno che la nostra attività quasi trentennale portata avanti con serietà ed impegno ha superato innumerevoli altre avventure sportive. Tale struttura, finche' sarà affidata alla nostra società, diventerà un riferimento per la nostra realtà e per tutti quei cittadini o associazioni sportive che ci chiederanno di poterla utilizzare.

Si dibatte parecchio a proposito della suddivisione delle categorie in Italia. Football a 9, a 11, regionali nord sud ecc. tu come la pensi?

Se devo essere sincero non capisco perché si debba giocare a 9 e quale possa essere l'utilità quando ogni squadra organizza, equipaggia, allena e trasporta almeno 30 elementi sia che si giochi in 9 o11. Discorso a parte è la localizzazione geografica di cui si deve necessariamente tenere conto poi che si chiami A1 A2 B ecc. ha poca importanza, ricordo alcune trasferte a Cagliari ... Per quanto riguarda gli stranieri (americani bravi) ne consentirei uno solo e solo nelle serie maggiori. Per quanto riguarda gli allenatori invece preferisco quelli Italiani non troppo schiavi di freddi tecnicismi teorici, dotati di carisma e che abbiano necessariamente giocato, capaci di emozionarsi di fronte ad un progresso del proprio team o di una manifestazione di stima da parte dei propri ragazzi.

Ufficio Stampa Achei Crotone

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