Un ottimo allenamento, un'esperienza di vita, un'avventura indimenticabile. Questo e molto altro è stato il DODDS camp 2012 per i 60 ragazzi italiani che hanno partecipato alla “tre giorni” (che per l'Italia sono stati 4) organizzata nella base Nato di Ansbach, località della Baviera. Tra loro c'erano 40 ragazzi del “Blue Team Junior”, la Nazionale Under 19 che dal 7 al 9 settembre a Ostia affronterà le qualificazioni per i campionati europei di categoria. Sul totale di 256 ragazzi partecipanti, tra cui spiccavano i tanti tedeschi e gli americani in età da high school, il contingente italiano è stato il più numeroso. Ad accompagnarli c'era uno staff tecnico di 16 persone, che hanno programmato degli allenamenti aggiuntivi rispetto al già durissimo programma che è stato organizzato da coach George, il direttore del camp e Head Coach degli Ansbach Cougars. Ogni giornata prevedeva due allenamenti per un totale di 9 ore al giorno, cui s'aggiungeva una seduta serale dedicata a competizioni individuali e di squadra che hanno divertito i ragazzi, facendo sentir meno la stanchezza. Sfide di forza e resistenza e un torneo di “passing-game” 7 contro 7 (molto utile per migliorare nei lanci) dove i nostri ragazzi non hanno affatto sfigurato, anzi: i “line-man” portano a casa un primo e un terzo posto, mentre le 4 rappresentative del 7 contro 7 hanno raggiunto 2 i quarti di finale, una la semifinale e un'altra è stata sconfitta solo in finale. Di notte si dormiva dentro a delle palestre nei sacchi a pelo, per ricominciare il giorno dopo. Ma gli atleti italiani hanno avuto la loro razione supplementare di fatica: ogni mattina, infatti, si alzavano prima degli altri per due ore d'allenamento supplementari gestite dallo staff di coach Leone e ogni sera andavano a dormire più tardi degli altri per delle sedute teoriche. Come se non bastasse, il 15 agosto mentre tutti gli altri ragazzi ripartivano, il contingente italiano ha sfidato in amichevole i Bamberg Phantoms, vincendo per 6-0 e mettendo in mostra un'ottima difesa contro il velocissimo running-back americano che (e non solo lui) ha rinforzato la squadra tedesca. Adesso l'appuntamento è per il 4 settembre a Roma, dove inizierà l'avventura che dovrà portare il Blue Team Junior agli Europei.
Questo il commento del coach del Blue Team Junior Gianluca Leone: «Sono stati giorni di un'intensità incredibile. Avevo già visto dei camp negli Stati Uniti, conoscevo il metodo, ma esserne parte attiva è stato entusiasmante. Lo staff americano infatti ha dato la possibilità anche ai tecnici di altre nazioni di collaborare. Ma ciò che è più importante è quello che rimarrà ai ragazzi: un'esperienza di vita altamente formativa, che li farà crescere. Anzi, che già li ha fatti crescere, perché ognuno di loro è tornato diverso da quello che era. Migliore, sicuramente. Dal punto di vista fisico è stato uno shock che certamente tornerà utile in vista delle qualificazioni europee. Ma è stato molto utile anche poter vedere all'opera dei giovanissimi di 14 o 15 anni che hanno potuto capire qual è la strada da seguire: impegno, passione e dedizione. Sono cresciuti moltissimo e sono la base per il nostro futuro».
Luca Pelosi | US Fidaf
Questo il commento del coach del Blue Team Junior Gianluca Leone: «Sono stati giorni di un'intensità incredibile. Avevo già visto dei camp negli Stati Uniti, conoscevo il metodo, ma esserne parte attiva è stato entusiasmante. Lo staff americano infatti ha dato la possibilità anche ai tecnici di altre nazioni di collaborare. Ma ciò che è più importante è quello che rimarrà ai ragazzi: un'esperienza di vita altamente formativa, che li farà crescere. Anzi, che già li ha fatti crescere, perché ognuno di loro è tornato diverso da quello che era. Migliore, sicuramente. Dal punto di vista fisico è stato uno shock che certamente tornerà utile in vista delle qualificazioni europee. Ma è stato molto utile anche poter vedere all'opera dei giovanissimi di 14 o 15 anni che hanno potuto capire qual è la strada da seguire: impegno, passione e dedizione. Sono cresciuti moltissimo e sono la base per il nostro futuro».
Luca Pelosi | US Fidaf
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