Si giocherà sotto i riflettori e tutto sommato non dispiacerà a nessuno. Pure il club cagliaritano ha convenuto che era meglio anticipare al sabato notte piuttosto che sfidare una logorante calura estiva palermitana. La posta in palio è sostanziosa: chi vince volerà a Busto Arsizio dove, la sera del 25 giugno, presso lo stadio Carlo Speroni, si terrà il Nine Bowl, la finalissima che aggiudica lo scudetto 2011 nel campionato a nove di football americano. Lo scorso anno i campioni d’Italia in carica affrontarono la finale meridionale di Conference all’Eliseo Corona di Terramaini. Batterono i favoriti Sharks Palermo per 14 a 8. Fu una bella rivincita perché nella fase a gironi i siciliani si imposero due volte sui rosso argento. E che gli squali nutrissero speranze di primato assoluto lo confermarono assumendosi gli oneri organizzativi del Nine Bowl al velodromo Borsellino di Palermo. Ma al posto loro si presentarono i Crusaders che poi si imposero sugli Islanders Venezia conquistando il secondo titolo di una storia ventennale. Nella fase eliminatoria dello scorso anno, assieme agli Sharks e ai sardi, c’erano anche i Cardinals Palermo. Ma allora non incutevano paura: i gladiatori di Clarkson si imposero prima in casa per 48 a 20 e poi in trasferta per 36 a 16. Ma dai cagliaritani arrivarono solo parole di stima nei confronti dei volatili avversari, giovani e con tanti margini di miglioramento. A distanza di un anno, per l'appunto, sono stati fatti passi da gigante. Grazie anche al reclutamento di qualche elemento navigato, i Cardinals hanno impresso lo stesso ruolino di marcia degli scudettati con otto gare e altrettante vittorie. “Ci vorrà massima concentrazione – commenta il presidente Emanuele Garzia – giocare in trasferta non è mai facile e poi i nostri avversari non regaleranno niente”. I crociati si presenteranno in Sicilia a ranghi completi: 32 giocatori più cinque accompagnatori. E anche le stelle staranno a guardare. Spera di aver dato ai suoi giocatori le dritte necessarie per non ripetere gli sbagli di domenica scorsa. Il capo allenatore Giacomo Clarkson vorrebbe che si giocasse con la volontà di vincere, pur non avendo nessuna notizia concreta sulla squadra da affrontare: “Dovrebbero essere quelli dell'anno scorso, con innesti di esperienza provenienti dagli Sharks e dagli Elephants – dice il legale cagliaritano - il fatto è che anche domenica abbiamo commesso degli errori stupidi. E' chiaro che più si va avanti più è probabile che quegli errori ci verranno fatti pagare. In questo senso la prestazione di domenica è stata insufficiente”. Ma a parte queste considerazioni non ha apostrofato più di tanto i suoi atleti: “Ancora non è tempo di discorsi, in generale spero che non ci sia bisogno di fare chissà quali discorsi, ma temo che i Cardinals non siano molto d'accordo”. In una finale di Conference lo stato d’animo dei protagonisti potrebbe incidere: “La posta in palio è alta, quindi penso che un po' di tensione ci sarà. Però non è la prima volta che ci troviamo in una situazione del genere, per cui confido che i ragazzi sapranno gestire la situazione al meglio”. Sarebbe stato preferibile incontrare gli Eagles Salerno? “A questo punto della stagione penso che incontrare l'una o l'altra sia la stessa cosa – conclude Clarkson - in ambedue i casi si tratta, ritengo, di squadre forti e motivate”.
Gipi Puggioni | Ufficio Stampa Crusaders | Cagliari
Gipi Puggioni | Ufficio Stampa Crusaders | Cagliari
L'intervista a Federico Cabras sul sito ufficiale dei Crusaders.
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