Cavallermaggiore (CN) - 24 Luglio 2012. Ad un mese di distanza dalla Finale che ha decretato la vittoria dei bianco amaranto palermitani sui piemontesi Bills, dopo aver fatto visita a Manfredi Leone, tecnico dei Cardinals, ci concediamo quattro chiacchiere, a bocce ferme, anche con Paolo Bassi, coach dei ragazzi di Cavallermaggiore che hanno fatto benissimo in questo Campionato, riscuotendo ottimi consensi da parte di tantissimi "addetti ai lavori", ma anche appassionati e tifosi. Tra un'attenta analisi di quanto accaduto, ma anche tra opinioni, punti di vista, stati d'animo e retroscena, il tecnico dei bufali blu-arancio, ex Bergamo Lions, ci rende partecipi delle sue idee e anche di altre interessanti proposte riguardanti la collettività, il nostro Campionato, la Federazione. Godetevi le sue impressioni:
Ciao Paolo…e bentornato…per noi è un grande piacere riaverti qui dopo tutto questo tempo. Torniamo per qualche istante al match di tre settimane fa. Un inizio in sordina, che via ha scosso in modo non indifferente, poi il grande come-back nel terzo quarto fino al pareggio e dopo ancora si è nuovamente spenta la luce…cosa è accaduto?
E' stata una partita molto dura sia fisicamente che psicologicamente. Il caldo torrido del pomeriggio, al quale noi non siamo abituati giocando sempre alla sera (differentemente dai Cardinals) è stato un altro avversario duro da affrontare. Il nostro è un roster corto. Ho alcuni giocatori chiave in doppio ruolo e che non ho potuto sfruttare al meglio dovendo limitare la loro azione per non portarli troppo in fretta all'esaurimento. Facendone giocare altri in posizioni che non conoscevano al meglio. Credo anche che l'emozione abbia fatto si che ci mettessimo un attimo prima di iniziare a giocare. Palermo dal canto suo è stata brava a metterci in difficoltà. Non hanno mai mollato. Ci hanno sempre creduto. Hanno preparato la partita nei minimi particolari facendosi aiutare anche da un allenatore americano, presente a tutte le nostre partite casalinghe, così che ha potuto studiarci molto bene. Mesi di preparazione meticolosa li ha portati giustamente al successo. E' stato un piacere giocare con un team sopra le righe e preparato come il loro.
Credi che l'episodio che ha fatto pendere l'ago della bilancia dalla parte dei vostri avversari sia stato aver subìto l'uno-due iniziale? Oppure aver ceduto il passo ai Cardinals subito dopo il 19 pari?
Loro sono stati in grado di replicare immediatamente dopo il nostro pareggio, dando grande segno di carattere. Poi un malinteso tra me e il quarterback, che ha portato a un bell'intercetto, ha chiuso definitivamente la partita.
Quale è stata, in sostanza, l'arma vincente per i siciliani in questo match? Cosa ha permesso loro di battere una corazzata come quella che i Bills avevano dimostrato (a ragione e coi fatti) di essere?
Analizzando a fondo i filmati e le statistiche appare tutto più chiaro. Cinque palloni persi creano già sufficienti problemi a qualsiasi squadra granitica e anche corazzata. Inoltre i nostri special team, fino ad allora fiore all'occhiello, non sono stati all'altezza della situazione….e qualche chiamata discutibile da parte mia…tutto ciò ci ha portato al risultato che purtroppo ben conosciamo. Ma le squadre sono state in equilibrio, le statistiche parlano chiaro. Nelle yards totali siamo stati leggermente superiori (278-323), Sono stati tentati lo stesso numero di lanci (11su22 e 1 intercetti Palermo, 15 su 22 e 3 intercetti Cavallermaggiore) ma qualche corsa in più per noi (27-35). Segno che il nostro attacco è stato tanto vario quanto quello di Palermo. Anche il tempo di possesso ci dà favorevoli (14-25), segno però che le posizioni sul campo lasciate dagli special team e quelle cinque palle perse hanno fatto la differenza.
MVP della partita, a parte chiaramente il bravo e meritevole Nicolò D'Amico? Qualche prestazione da segnalare?
Peter Ferlemann, il nostro quarteback, ha fatto un'ottima partita. Ha chiamato gli audible al momento giusto, in maniera corretta nonostante la loro brava difesa continuasse ad aggiustarsi. Un giocatore ultra trentenne che dopo aver giocato per anni in difesa, l'anno scorso è stato piazzato da me in cabina di regia offensiva. Ed ho avuto ragione. In difesa qualche giovane giocatore ha confermato di essere all'altezza della situazione. Capello e Rabbione freschi di maturità, nonchè rookies, hanno superato le aspettative giocando nella secondaria durante la finale. Come Saglia in attacco o il diciottenne Moumine autentica stella degli special team.
Come tutte le squadre dall'attitudine vincente, spesso siete calamita di numerose antipatie, ma anche di tanti estimatori. A prescindere dall'epilogo dello scorso mese…come giudichi complessivamente la vostra stagione ed il comportamento in campo dei tuoi ragazzi?
Chi vince è sempre antipatico ed è una vecchia storia che ho imparato molto bene in un'armata chiamata Lions. Esperienza dalla quale però ho cercato di trasferire mentalità, sacrificio e conoscenza in due stagioni a Cavallermaggiore. Sono soddisfatto del lavoro che sono riuscito a sviluppare in questo breve periodo. Il gruppo mi ha seguito attraverso le mie proposte metodologiche. Appena arrivato era improponibile un terzo allenamento e qualche seduta in più in sala pesi. Siamo passati attraverso allenamenti del sabato pomeriggio da brevi a lunghi….A ritrovarsi qualche volta in più in sala pesi e a lavorarci con metodi differenti. Alla televisione con telecamera in campo durante gli allenamenti che duravano un po' di più. Abbiamo concluso a quattro allenamenti a settimana con seduta video di football e due allenamenti in palestra. Mi hanno assecondato e seguito nelle mie farneticazioni di allenamenti strongmen-footballistici...urla comprese! Che cosa avrei potuto chiedere ancora?
In effetti, nulla. E' un grande gruppo il vostro….e lo avete ampiamente dimostrato. Comunque….La finale è stata un match combattuto, fra due squadre che fino a pochi giorni prima di quell'importante appuntamento si erano equivalse per i risultati ottenuti. Cardinals lucidi, convinti, con la giusta mentalità. Cosa è sfuggito, psicologicamente, ai tuoi ragazzi? Hanno vinto i più forti in campo a livello fisico? Oppure il team che ha sbagliato meno e che si è dimostrato più "squadra"?
Le squadre si sono equivalse a livello fisico. Non credo ci fosse una più squadra dell'altra, diversamente non saremmo riusciti a riportarci in parità. Hanno decisamente commesso meno errori e indotto noi a farne. Ci hanno creduto fino in fondo e ci conoscevano perfettamente. Sapevano che ci avrebbero affrontati e si sono preparati per mesi e mesi. Neanche noi eravamo così convinti di arrivare in finale. Segno di grande preparazione da parte dello staff tutto e della professionalità con la quale hanno affrontato il campionato, oltre che essere numerosi e preparati. Un team che sono sicuro farà bene anche in Lenaf e che ovviamente mi piacerebbe incontrare di nuovo. Un team “tondo” come si direbbe di una bella corsa nell'atletica leggera.
Hai pensato, soprattutto sul 19 pari, che i tuoi potessero farcela? Avete accarezzato concretamente il sogno per pochi istanti?
Il risultato finale ci ha sicuramente penalizzato...è stata una partita più equilibrata di quanto possa raccontare il solo punteggio finale. Ripeto è stata una partita entusiasmante per tutti ma anche dura fisicamente e mentalmente. Credo che il pubblico sia stato soddisfatto dello spettacolo offerto e del biglietto pagato. Era una partita alla nostra portata. Ci ho creduto e ancora ci credo non solo nel lavoro che sono riuscito a svolgere ma anche nel potenziale di questi ragazzi.
Da quali presupposti ricominciate il prossimo anno? Su quali terreni di gioco sarà possibile sfidare i valorosi bufali blu-arancio? Se lo chiedono tutti...Resterete in Cif9? Oppure andrete in Lenaf?
In questo momento tutte le attività sono sospese. Dobbiamo tutti riposarci. Poi bisognerà riunirsi a settembre e valutare attentamente le varie questioni. Questo è un team piccolo, di un paese ancora più piccolo. Al suo terzo campionato, non dimentichiamolo. Nessuno si aspettava una crescita esponenziale del genere. Entrambi i campionati sono impegnativi. Lenaf ci costringerebbe a un roster più ampio e in questo momento ci manca il personale. Alcuni giocatori sono in doppio ruolo. E' un po' troppo semplicistico affermare che bastano un paio di persone per giocare a undici. Ne servono due in attacco e due in difesa, più almeno qualche riserva. Per quello che riguarda il nostro team anche un altro allenatore, visto che sono solo, oltre a una dirigenza più articolata. Questo vorrebbe dire reclutare personale da altre parti. Oltre a suscitare antipatie perchè stai “rubando” qualcosa a qualcuno, bisogna anche dare un rimborso a chi si sposta. Quindi diventa un operazione complessa. Altre squadre sono in questa situazione. Pertanto non credo affatto che il Cif9 sia un campionato minore o come viene definito entry-level. E' un Campionato con una sua bella personalità. Forse sarebbe bene pensare di dividere in due categorie il campionato, se molti hanno questo problema. Si migliora se si gioca con i più forti, non livellando verso il basso. Ma bisogna dare la giusta importanza e il giusto peso, che merita, a questa lega. Deve godere di vita propria. Proprio come L'arena football in America o il calcio a 5 o il beach soccer o volley o ancora il rugby 7. Ci dovrebbe essere più collaborazione tra i team e godere di iniziative proprie come allstar-games e camp organizzati riservati Cif9.
Tutte ottime proposte, Paolo. Chissà se prima o poi troveranno riscontro nella realtà…noi ce lo auguriamo…Adesso però lasciaci con un tuo libero pensiero, giusto per chiudere questa piacevole chiacchierata.
Sono concorde con altri miei colleghi sul fatto che servono arbitri decisamente più preparati, non sul punto di vista della conoscenza del regolamento, ma nel senso più largo della definizione. L'escalation di episodi di intolleranza e di una certa entità nei loro confronti dovrebbe fare riflettere. Non basta un corso di un giorno e mezzo per poi giudicare in campo squadre e allenatori che si giocano magari tutta una stagione. Allenatori che lavorano giorni e giorni oltre che sul campo anche vedendo e rivedendo filmati di partite e allenamenti, a casa, magari di notte per non rubare ulteriore tempo alla propria famiglia. Rivedendo il video della finale si sono visti tutti i limiti di questa situazione. Trecento yds di penalità chiamate, e come sono state chiamate, sono un'assurdità per una partita giocata a quel livello anche se a 9. Il Cif9 è tanto importante quanto i campionati di Lenaf e Ifl. E non dimentichiamoci le 38 squadre iscritte. Finchè non ci si metterà tutti insieme ad un tavolo a parlare e discutere, visto che lavoriamo tutti allo stesso scopo, non si possono risolvere queste questioni. Bisogna pensare fuori dagli schemi, come hanno fatto altre federazioni che hanno utilizzato anche gli allenatori in qualità di arbitri. Questo scambio di informazioni e di collaborazione gioverebbe a tutti quanti se si vuole un football migliore. Diversamente da Manfredi, che saluto, essendo l'unico allenatore e preparatore atletico non posso ringraziare la schiera di allenatori che fortunatamente ha lui. Ma voglio ringraziare Max Annoni per il supporto datomi nel giorno della finale. Davide Donnini per i preziosi consigli dati in settimana. La mia famiglia che nelle settimane di play-off ha sopportato la mia assoluta assenza e scontrosità. Tutti quegli allenatori delle squadre avversarie che mi hanno dato preziosi riconoscimenti di stima e ovviamente i miei ragazzi per la bella stagione.
E noi ci accodiamo a questi meritati riconoscimenti, Paolo. Grazie per essere tornato sulle nostre pagine. I Bills hanno una grande attitudine ed un carattere vincente…quindi in bocca al lupo per ogni futura iniziativa e complimenti ancora per la stagione 2012 che via ha regalato grandi soddisfazioni. Alla prossima.
US Cif9.com
Ciao Paolo…e bentornato…per noi è un grande piacere riaverti qui dopo tutto questo tempo. Torniamo per qualche istante al match di tre settimane fa. Un inizio in sordina, che via ha scosso in modo non indifferente, poi il grande come-back nel terzo quarto fino al pareggio e dopo ancora si è nuovamente spenta la luce…cosa è accaduto?
E' stata una partita molto dura sia fisicamente che psicologicamente. Il caldo torrido del pomeriggio, al quale noi non siamo abituati giocando sempre alla sera (differentemente dai Cardinals) è stato un altro avversario duro da affrontare. Il nostro è un roster corto. Ho alcuni giocatori chiave in doppio ruolo e che non ho potuto sfruttare al meglio dovendo limitare la loro azione per non portarli troppo in fretta all'esaurimento. Facendone giocare altri in posizioni che non conoscevano al meglio. Credo anche che l'emozione abbia fatto si che ci mettessimo un attimo prima di iniziare a giocare. Palermo dal canto suo è stata brava a metterci in difficoltà. Non hanno mai mollato. Ci hanno sempre creduto. Hanno preparato la partita nei minimi particolari facendosi aiutare anche da un allenatore americano, presente a tutte le nostre partite casalinghe, così che ha potuto studiarci molto bene. Mesi di preparazione meticolosa li ha portati giustamente al successo. E' stato un piacere giocare con un team sopra le righe e preparato come il loro.
Credi che l'episodio che ha fatto pendere l'ago della bilancia dalla parte dei vostri avversari sia stato aver subìto l'uno-due iniziale? Oppure aver ceduto il passo ai Cardinals subito dopo il 19 pari?
Loro sono stati in grado di replicare immediatamente dopo il nostro pareggio, dando grande segno di carattere. Poi un malinteso tra me e il quarterback, che ha portato a un bell'intercetto, ha chiuso definitivamente la partita.
Quale è stata, in sostanza, l'arma vincente per i siciliani in questo match? Cosa ha permesso loro di battere una corazzata come quella che i Bills avevano dimostrato (a ragione e coi fatti) di essere?
Analizzando a fondo i filmati e le statistiche appare tutto più chiaro. Cinque palloni persi creano già sufficienti problemi a qualsiasi squadra granitica e anche corazzata. Inoltre i nostri special team, fino ad allora fiore all'occhiello, non sono stati all'altezza della situazione….e qualche chiamata discutibile da parte mia…tutto ciò ci ha portato al risultato che purtroppo ben conosciamo. Ma le squadre sono state in equilibrio, le statistiche parlano chiaro. Nelle yards totali siamo stati leggermente superiori (278-323), Sono stati tentati lo stesso numero di lanci (11su22 e 1 intercetti Palermo, 15 su 22 e 3 intercetti Cavallermaggiore) ma qualche corsa in più per noi (27-35). Segno che il nostro attacco è stato tanto vario quanto quello di Palermo. Anche il tempo di possesso ci dà favorevoli (14-25), segno però che le posizioni sul campo lasciate dagli special team e quelle cinque palle perse hanno fatto la differenza.
MVP della partita, a parte chiaramente il bravo e meritevole Nicolò D'Amico? Qualche prestazione da segnalare?
Peter Ferlemann, il nostro quarteback, ha fatto un'ottima partita. Ha chiamato gli audible al momento giusto, in maniera corretta nonostante la loro brava difesa continuasse ad aggiustarsi. Un giocatore ultra trentenne che dopo aver giocato per anni in difesa, l'anno scorso è stato piazzato da me in cabina di regia offensiva. Ed ho avuto ragione. In difesa qualche giovane giocatore ha confermato di essere all'altezza della situazione. Capello e Rabbione freschi di maturità, nonchè rookies, hanno superato le aspettative giocando nella secondaria durante la finale. Come Saglia in attacco o il diciottenne Moumine autentica stella degli special team.
Come tutte le squadre dall'attitudine vincente, spesso siete calamita di numerose antipatie, ma anche di tanti estimatori. A prescindere dall'epilogo dello scorso mese…come giudichi complessivamente la vostra stagione ed il comportamento in campo dei tuoi ragazzi?
Chi vince è sempre antipatico ed è una vecchia storia che ho imparato molto bene in un'armata chiamata Lions. Esperienza dalla quale però ho cercato di trasferire mentalità, sacrificio e conoscenza in due stagioni a Cavallermaggiore. Sono soddisfatto del lavoro che sono riuscito a sviluppare in questo breve periodo. Il gruppo mi ha seguito attraverso le mie proposte metodologiche. Appena arrivato era improponibile un terzo allenamento e qualche seduta in più in sala pesi. Siamo passati attraverso allenamenti del sabato pomeriggio da brevi a lunghi….A ritrovarsi qualche volta in più in sala pesi e a lavorarci con metodi differenti. Alla televisione con telecamera in campo durante gli allenamenti che duravano un po' di più. Abbiamo concluso a quattro allenamenti a settimana con seduta video di football e due allenamenti in palestra. Mi hanno assecondato e seguito nelle mie farneticazioni di allenamenti strongmen-footballistici...urla comprese! Che cosa avrei potuto chiedere ancora?
In effetti, nulla. E' un grande gruppo il vostro….e lo avete ampiamente dimostrato. Comunque….La finale è stata un match combattuto, fra due squadre che fino a pochi giorni prima di quell'importante appuntamento si erano equivalse per i risultati ottenuti. Cardinals lucidi, convinti, con la giusta mentalità. Cosa è sfuggito, psicologicamente, ai tuoi ragazzi? Hanno vinto i più forti in campo a livello fisico? Oppure il team che ha sbagliato meno e che si è dimostrato più "squadra"?
Le squadre si sono equivalse a livello fisico. Non credo ci fosse una più squadra dell'altra, diversamente non saremmo riusciti a riportarci in parità. Hanno decisamente commesso meno errori e indotto noi a farne. Ci hanno creduto fino in fondo e ci conoscevano perfettamente. Sapevano che ci avrebbero affrontati e si sono preparati per mesi e mesi. Neanche noi eravamo così convinti di arrivare in finale. Segno di grande preparazione da parte dello staff tutto e della professionalità con la quale hanno affrontato il campionato, oltre che essere numerosi e preparati. Un team che sono sicuro farà bene anche in Lenaf e che ovviamente mi piacerebbe incontrare di nuovo. Un team “tondo” come si direbbe di una bella corsa nell'atletica leggera.
Hai pensato, soprattutto sul 19 pari, che i tuoi potessero farcela? Avete accarezzato concretamente il sogno per pochi istanti?
Il risultato finale ci ha sicuramente penalizzato...è stata una partita più equilibrata di quanto possa raccontare il solo punteggio finale. Ripeto è stata una partita entusiasmante per tutti ma anche dura fisicamente e mentalmente. Credo che il pubblico sia stato soddisfatto dello spettacolo offerto e del biglietto pagato. Era una partita alla nostra portata. Ci ho creduto e ancora ci credo non solo nel lavoro che sono riuscito a svolgere ma anche nel potenziale di questi ragazzi.
Da quali presupposti ricominciate il prossimo anno? Su quali terreni di gioco sarà possibile sfidare i valorosi bufali blu-arancio? Se lo chiedono tutti...Resterete in Cif9? Oppure andrete in Lenaf?
In questo momento tutte le attività sono sospese. Dobbiamo tutti riposarci. Poi bisognerà riunirsi a settembre e valutare attentamente le varie questioni. Questo è un team piccolo, di un paese ancora più piccolo. Al suo terzo campionato, non dimentichiamolo. Nessuno si aspettava una crescita esponenziale del genere. Entrambi i campionati sono impegnativi. Lenaf ci costringerebbe a un roster più ampio e in questo momento ci manca il personale. Alcuni giocatori sono in doppio ruolo. E' un po' troppo semplicistico affermare che bastano un paio di persone per giocare a undici. Ne servono due in attacco e due in difesa, più almeno qualche riserva. Per quello che riguarda il nostro team anche un altro allenatore, visto che sono solo, oltre a una dirigenza più articolata. Questo vorrebbe dire reclutare personale da altre parti. Oltre a suscitare antipatie perchè stai “rubando” qualcosa a qualcuno, bisogna anche dare un rimborso a chi si sposta. Quindi diventa un operazione complessa. Altre squadre sono in questa situazione. Pertanto non credo affatto che il Cif9 sia un campionato minore o come viene definito entry-level. E' un Campionato con una sua bella personalità. Forse sarebbe bene pensare di dividere in due categorie il campionato, se molti hanno questo problema. Si migliora se si gioca con i più forti, non livellando verso il basso. Ma bisogna dare la giusta importanza e il giusto peso, che merita, a questa lega. Deve godere di vita propria. Proprio come L'arena football in America o il calcio a 5 o il beach soccer o volley o ancora il rugby 7. Ci dovrebbe essere più collaborazione tra i team e godere di iniziative proprie come allstar-games e camp organizzati riservati Cif9.
Tutte ottime proposte, Paolo. Chissà se prima o poi troveranno riscontro nella realtà…noi ce lo auguriamo…Adesso però lasciaci con un tuo libero pensiero, giusto per chiudere questa piacevole chiacchierata.
Sono concorde con altri miei colleghi sul fatto che servono arbitri decisamente più preparati, non sul punto di vista della conoscenza del regolamento, ma nel senso più largo della definizione. L'escalation di episodi di intolleranza e di una certa entità nei loro confronti dovrebbe fare riflettere. Non basta un corso di un giorno e mezzo per poi giudicare in campo squadre e allenatori che si giocano magari tutta una stagione. Allenatori che lavorano giorni e giorni oltre che sul campo anche vedendo e rivedendo filmati di partite e allenamenti, a casa, magari di notte per non rubare ulteriore tempo alla propria famiglia. Rivedendo il video della finale si sono visti tutti i limiti di questa situazione. Trecento yds di penalità chiamate, e come sono state chiamate, sono un'assurdità per una partita giocata a quel livello anche se a 9. Il Cif9 è tanto importante quanto i campionati di Lenaf e Ifl. E non dimentichiamoci le 38 squadre iscritte. Finchè non ci si metterà tutti insieme ad un tavolo a parlare e discutere, visto che lavoriamo tutti allo stesso scopo, non si possono risolvere queste questioni. Bisogna pensare fuori dagli schemi, come hanno fatto altre federazioni che hanno utilizzato anche gli allenatori in qualità di arbitri. Questo scambio di informazioni e di collaborazione gioverebbe a tutti quanti se si vuole un football migliore. Diversamente da Manfredi, che saluto, essendo l'unico allenatore e preparatore atletico non posso ringraziare la schiera di allenatori che fortunatamente ha lui. Ma voglio ringraziare Max Annoni per il supporto datomi nel giorno della finale. Davide Donnini per i preziosi consigli dati in settimana. La mia famiglia che nelle settimane di play-off ha sopportato la mia assoluta assenza e scontrosità. Tutti quegli allenatori delle squadre avversarie che mi hanno dato preziosi riconoscimenti di stima e ovviamente i miei ragazzi per la bella stagione.
E noi ci accodiamo a questi meritati riconoscimenti, Paolo. Grazie per essere tornato sulle nostre pagine. I Bills hanno una grande attitudine ed un carattere vincente…quindi in bocca al lupo per ogni futura iniziativa e complimenti ancora per la stagione 2012 che via ha regalato grandi soddisfazioni. Alla prossima.
US Cif9.com
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